New York, Madrid, Londra, dove andate?

Una nota di Federico La Sala dopo l’attacco a Londra
venerdì 8 luglio 2005.
 

Dopo i terribili e devastanti attentati di Londra, cerchiamo di non ricadere nella trappola né delle emozioni, e né della rassegnazione e né della retorica: “È giusto essere arrabbiati in questo momento. Ma il nostro dovere - come ha subito dichiarato il ministro degli interni, Clarke - è di restare lucidi (“clearminded”) e di comportarci secondo logica e ragione”.

Al di là delle reazioni e degli attestati di solidarietà, questo è il problema all’ordine del giorno, che si pone in tutta la sua improcrastinabile urgenza: che fare?

Non basta più affatto e solo dirsi per un giorno - siamo tutti americani, tutti spagnoli, o tutti britannici... e domani, tutti italiani, tutti francesi, tutti russi, tutti polacchi, tutti ceceni, tutti israeliani, tutti palestinesi.... Tutti africani, Tutti asiatici. Tutti!!! Che cosa?!!! Il sindaco di Londra (benissimo ha fatto l’Unità a riprenderne le parole nella testata di oggi), Ken Livingstone, ha dichiarato: «Non è stato un attacco contro i potenti ma contro tutti i londinesi, bianchi e neri, musulmani e cristiani, hindu ed ebrei, giovani e vecchi, un tentativo indiscriminato di uccidere». Questo bisogna capire oggi, non domani!: tutti siamo dappertutto tutti. Tutti, esseri umani del pianeta Terra, un solo genere umano!

Ma dove è il dialogo e dove la volontà di dialogare? E dove la cultura all’altezza del nostro presente? I potenti continuano a fare i pre-potenti, e gli im-potenti a pagare in tutti i luoghi e in tutte le forme. Finito l’equilibrio del terrore, è iniziato ... l’equilibrio del terrorismo! Dove la volontà di pace e di giustizia? Dove è più l’O.N.U.? La lotta per il dominio è ripresa alla grande: Occidente contro Oriente, Oriente contro Occidente - questa è “la guerra dei mondi”!!! E anche le religioni, con la Chiesa Cattolico-Romana in prima linea, si stanno schierando e attrezzando!!! In Italia, la discussione sul tema, se “dio” esiste o non esiste e se dobbiamo agire “come se non ci fosse” o “come se ci fosse”, pende sempre più a ‘favore’ del “dio” c’è e, quindi, che cattolici o non cattolici, tutti e tutte devono prepararsi ad agire “come se ci fosse”. L’esercito dell’Occidente, compatto, si prepara alla mobilitazione: “Dio lo vuole”!!!

Nel suo editoriale (intitolato, appunto, “La guerra dei mondi”, L’Unità, 08.07.2005), Furio Colombo ha ben commentato: “Nella vita reale fa testo ciò che ha detto in queste ore il Primo ministro iracheno: «Quel che è accaduto a Londra dimostra che tutto il mondo può diventare come l’Iraq». Poiché la fonte è insospettabile la frase è terribile, perché descrive l’esito di una guerra, qualunque sia stata la sua ragione. Si direbbe che avevano visto giusto sia i giovani di tutto il mondo che avevano invaso le piazze con le loro bandiere di pace, sia i militari (certo quelli americani) che quella guerra non la volevano fare e non vorrebbero continuarla. Si direbbe che hanno avuto torto i politici che hanno usato tutta la loro forza di propaganda e di organizzazione per realizzare una impresa che adesso appare senza fine”.

Questo il problema! Spezzare la logica e la volontà di guerra .... E portare “il discorso al livello di una politica nuova, chiara, inequivocabile, al punto - come scrive ancora Colombo - da far alzare la testa al mondo” !!! Cari “potenti”, se non ora, quando?! (08.07.2005).

Federico La Sala


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