Calabria

Emiliano Morrone è un parlamentare, di fatto

Commento di Vincenzo Tiano sul risultato elettorale di Emiliano Morrone, candidato al consiglio regionale
mercoledì 31 marzo 2010.
 

Emiliano Morrone ha preso ottocentotrentatre voti in tutta la circoscrizione provinciale di Cosenza in cui s’era candidato al consiglio regionale calabrese. Il più votato candidato sangiovannese nella provincia. Cinquecentosessantaquattro solo nella città di Gioacchino. Piuttosto che voti sarebbe più appropriato chiamarli preferenze. Le ha prese da indipendente, cioè da candidato "non portato” da chicchessia. Io, testimone oculare della sua campagna elettorale, di sicuro non favorita dai vertici di partito, posso dire che Emiliano ha preso voti veri, liberi, autentici. Voti non condizionati da altri fattori che non siano gli argomenti. Non ha chiesto nelle case della gente, non ha promesso posti di lavoro o inaugurato palazzetti dello sport. Ha unicamente e solamente utilizzato la parola, il linguaggio, le idee. Non sono mancate critiche accese da parte mia, dovute anche ad un mancato riscontro palpabile durante la propaganda. La chiusura della campagna elettorale infatti era stata deludente per la scarsa partecipazione. Invece debbo prendere atto che in Calabria sono cambiate molte cose in politica. Si apre un sottile ma appagante spiraglio per l’ingresso del merito nelle competizioni elettorali e quindi nelle cariche istituzionali. Sono stati bocciati dall’elettorato persone incapaci persino di esprimersi, candidati solo perchè figli o nipoti di politici navigati. Emiliano invece sa parlare e ragionare. Ha preso voti di persone che stimano il suo essere completamente sganciato da tutto e da tutti. Persone che l’hanno votato perché già lo conoscevano per le sue iniziative culturali e le sue inchieste giornalistiche e che non hanno bisogno di essere convinte da argomenti dell’ultima ora. Nessun panegirico da parte mia. Dico soltanto che Emiliano ha conseguito un buon risultato solo con le sue forze, tolto il sostegno di pochissimi amici, senza voti di partito, clientelari (nel senso buono) e parentali. Senza strutture e rettori universitari di supporto. Voti suoi e soltanto suoi. Non ha varcato gli usci delle case ma ha tenuto comizi nelle pubbliche piazze con i suoi discorsi logici eppure passionali, polemici eppure propositivi, lineari eppure straripanti come fiumi in piena. Con facilità di parola e ricchezza di contenuti. Emiliano è un parlamentare, di fatto.

Vincenzo Tiano


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