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Ndrangheta e dintorni: a San Giovanni in Fiore (Cosenza) saltata la lettura di "Gomorra"

Sullo sfondo, una lettera di Emiliano Morrone a Roberto Saviano e una richiesta al presidente della Provincia di Cosenza Mario Oliverio, assieme allo scrittore Francesco Saverio Alessio, per le dimissioni del consigliere provinciale Luigi Garofalo, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa
lunedì 3 novembre 2008.
 

Da quanto apprende "la Voce di Fiore", la lettura del libro "Gomorra", di Roberto Saviano, prevista a San Giovanni in Fiore (Cosenza) nella sala convegni dell’Hotel Dino’s alle ore 17 di oggi, è stata rinviata per indisponibilità dell’attore incaricato, Francesco Reda. Avrebbero partecipato Franco Tonnara, ex sindaco di Amantea, l’organizzatore, cioè il deputato della Commissione parlamentare Antimafia Franco Laratta (Pd), Mario Oliverio, presidente della Provincia di Cosenza, e Roberto Perrotta, sindaco di Paola (Cosenza).

Nei giorni scorsi, avevamo scritto una lettera all’amico Saviano, informandolo di questa lettura e chiedendogli un intervento, in quanto il presidente della Provincia di Cosenza non ci sembra che abbia adottato scelte politiche funzionali a far dimettere Luigi Garofalo, membro del Consiglio provinciale di Cosenza e indagato per concorso esterno in associazione mafiosa, con richiesta di condanna da parte del titolare delle indagini, il pm Vincenzo Luberto.

In proposito, sul silenzio politico di Oliverio avevamo soltanto ribadito più volte la nostra richiesta, allo stesso presidente della Provincia di Cosenza, di imporre le dimissioni di Garofalo; sembrandoci non coerente la sua - per noi - mancanza di fermezza politica sul caso Garofalo e la contestuale partecipazione a iniziative di sensibilizzazione circa i temi dell’antimafia.

Salvatore Borsellino non aveva partecipato lo scorso 22 ottobre a un convegno organizzato dalla Provincia di Cosenza, dal titolo "Per un ambiente libero da tutte le mafie". Ufficialmente per motivi di famiglia, pur avendo espresso sul suo sito (www.19luglio1992.com) la propria inquietudine per un articolo a firma di Francesco Saverio Alessio e del sottoscritto, riguardante omissioni politiche - dal nostro punto di vista - dello stesso Oliverio.

Anche il movimento antimafie Ammazzatecitutti , giunta la notizia della richiesta di condanna da parte del pm Luberto per il consigliere Garofalo, aveva espresso la nostra medesima posizione sul comportamento politico di Mario Oliverio.

Per ultimo, in una nostra intervista a Radio Vaticana, nel corso della trasmissione Stop!, precedenza a chi pensa (2 novembre 2008), avevamo ribadito le stesse considerazioni in merito, aggiungendo che l’anno scorso non eravamo riusciti a presentare "La società sparente" - libro su ’ndrangheta e politica in Calabria - nella sala convegni dell’Hotel Dino’s; ufficialmente perché i servizi igienici erano stati messi fuori uso da ragazzini a una precedente festa in maschera. Solo per mero dovere di cronaca, fummo avvisati per telefono il 1 novembre 2007 e la presentazione doveva tenersi giorno 11. La sala ci era stata data con viva disponibilità.

All’intervistatore, il giornalista Federico Piana di Radio Vaticana, avevamo anche ricordato l’ostilità della politica locale rispetto a una nostra presentazione, nell’autunno del 2007, nell’ambito della settimana di lettura organizzata dalla biblioteca comunale di San Giovanni in Fiore. A riguardo, Roberto Galullo fece una puntata di Un abuso al giorno, toglie il codice d’intorno , andata in onda il 6 dicembre 2007. Il dirigente dei serivizi culturali del Comune di San Giovanni in Fiore aveva proposto di presentare nell’occasione "La società sparente". Ma pare che la politica si sia imposta perché ciò non avvenisse.

Del resto, quasi tutti i politici intervistati dal giornale "Il Quindicinale", stampato e diffuso nel centro silano, hanno detto male di "La società sparente", parlandone come di un libro fazioso, gratuito e basato sul sentito dire. Qualche politico lo ha anche definito "il niente", malgrado Saviano ne abbia scritto in termini decisamente positivi su "L’Espresso" del 22 febbraio 2008 e nonostante le pretese di altri politici, di vederne alla gogna gli autori, siano cadute con l’archiviazione di tutte le querele contro i medesimi.

Accettiamo il rinvio della lettura di "Gomorra" per le motivazioni che abbiamo appreso. Ci auguriamo, quindi, che l’iniziativa vedrà, quando sarà, anche la partecipazione di figure che scrivono contro la ’ndrangheta, con un dibattito etico che interessi pure la zona del cosentino e il caso del concittadino Antonio Silletta, giovane di San Giovanni in Fiore barbaramente ucciso dalla criminalità organizzata.


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