Fedeltà

Ulteriore appello di Emiliano Morrone e della Voce di Fiore in difesa di Padre Fedele Bisceglia

martedì 24 gennaio 2006.
 

Cari lettori,

stiamo seguendo l’evoluzione delle vicende legate all’accusa di violenza sessuale che grava sul cappuccino padre Fedele Bisceglia e sul suo collaboratore laico, Antonio Gadio. Secondo il questore di Cosenza, Guido Marino, ci sono elementi schiaccianti contro il missionario e fondatore dell’Oasi francescana a Cosenza. Oggi, 24 gennaio, il questore ha rilasciato un’intervista alla collega Annarosa Macrì, esprimendosi in termini perentori. Sul manifesto, s’è ricordato il bel libro del collega Paride Leporace, intitolato "La sciarpa sul saio", dedicato alla figura e all’opera di padre Fedele. Umilmente, e senza accusare nessuno, vorrei solo rimembrare che il sacerdote è stato, tra l’altro, Provinciale dei frati della provincia di Cosenza per ben due volte, scampato alla morte, in Africa, per assistere i poveri. Non so se padre Fedele abbia effettivamente commesso il reato di cui è accusato. A riguardo, vorrei invitarvi, però, a una semplice riflessione cristiana e a una laica. "Chi è senza peccato, scagli la prima pietra", disse Gesù, il Cristo. Appresso, non capisco come mai l’atteggiamento della Chiesa verso il monaco sembra essere, ora, di distacco. Lo sta forse scaricando? Se era, eventualmente, al corrente di suoi eventuali comportamenti fuori delle regole, come mai non ha agito preventivamente? Questa domanda la pongo al vescovo di Cosenza, monsignor Nunnari, di cui ho profonda stima e rispetto, nonostante certe nostre discussioni pubbliche legate alla candidatura di Vattimo a San Giovanni in Fiore. Ringrazio quanti stanno partecipando al forum su padre Fedele e vi invito ancora a sostenerlo, con la presenza e la preghiera.

Emiliano Morrone


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