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GOVERNO E DELEGHE. BERLUSCONI SILVIO E BRAMBILLA MICHELA VITTORIA. Un faccia a faccia tempestoso tra il premier e l’animatrice dei circoli

Mussolini presenta il governo "penombra", Ne fanno parte Monti, Pecorella, Versace e il generale Roberto Speciale. C’è posto anche per la Brambilla.
sabato 10 maggio 2008.
 
[...] pare proprio impossibile lasciare a bocca asciutta la rossa Michela, che dal suo esordio è stata sistemata un po’ in tutte le caselle, da quella di leader del Pdl a quella di possibile premier, più seriamente poi in quelle di ministro dell’Ambiente, dell’Attuazione del programma e infine di vice ministro della Salute [...]

-  Il caso

-  «Rivolta» nel governo contro di lei. «Persa» la delega alla salute, otterrà il Turismo
-  Silvio, match di 40 minuti con la Brambilla
-  Faccia a faccia tempestoso tra il premier e l’animatrice dei circoli

ROMA - L’hanno vista arrivare in mattinata col solito piglio di chi sa quello che vuole e ha tutte le intenzioni di andare a prenderselo. Ma dopo 40 minuti di colloquio con il presidente a Palazzo Grazioli, è uscita con la faccia scura, con pochissima voglia di parlare - «Com’è andata? Chiedetelo al premier» - e con una minaccia: «Tanto oggi pomeriggio ritorno... ». Perché Michela Vittoria Brambilla, si sa, è una che non si arrende facilmente. Ed è quella che più di tutti sta facendo impazzire il Cavaliere. Nel colloquio - che raccontano tempestoso visto che lei non è tipo da farsi dire no senza che il no sia pienamente, ma proprio pienamente motivato - Berlusconi ha usato ogni tono, dal suadente al freddo, per spiegarle che quel ruolo che le aveva promesso nei giorni scorsi di vice ministro alla salute, non era più a disposizione.

Troppe le pressioni, che chiamare rivolta non è eccessivo, da parte degli uomini forti del partito, che non tollerano che una «inesperta», che ha «non si sa quali meriti abbia », possa rivestire una carica così importante, che peraltro «lascia senza parole» il mondo della sanità, al quale sembra destinato il «tecnico» Ferruccio Fazio. Ma pare proprio impossibile lasciare a bocca asciutta la rossa Michela, che dal suo esordio è stata sistemata un po’ in tutte le caselle, da quella di leader del Pdl a quella di possibile premier, più seriamente poi in quelle di ministro dell’Ambiente, dell’Attuazione del programma e infine di vice ministro della Salute.

Così, nel tira e molla della lamentela e della recriminazione (lungo, tanto che il premier si è presentato trafelato all’appuntamento con Napolitano perché, ha spiegato ai suoi interlocutori, aveva appunto avuto molto a che fare con lei...), nonostante i mugugni di big del partito quali Bondi, Cicchitto, Tremonti che non hanno mai gradito il suo attivismo disinvolto, alla fine una soluzione si sarebbe trovata. Scajola, ministro per le Attività produttive, potrebbe finire per cederle la delega al Turismo (da vice ministro o, più probabilmente da sottosegretario), un impegno che suona ben più di un contentino, un incarico che si porta con sé, dicono da FI «un bel portafoglio pieno zeppo...».

Oppure, la soluzione è ancora allo studio, la Brambilla potrebbe anche ottenere la delega al Turismo ma da sottosegretario alla presidenza del Consiglio, se dalle verifiche tecniche in corso emergerà la fattibilità della mossa. Ma ogni decisione sarà presa solo lunedì. E c’è da scommetterci, Michela Vittoria Brambilla nei prossimi giorni si farà ancora sentire dal premier, eccome se si farà sentire.

Paola Di Caro

* Corriere della Sera, 10 maggio 2008


dopo l’iniziativa di Veltroni, «espressione del solo Partito Democratico»

Mussolini presenta il governo "penombra"

Ne fanno parte Monti, Pecorella, Versace e il generale Roberto Speciale. C’è posto anche per la Brambilla *

ROMA - Dopo il governo ombra, arriva il governo penombra. L’idea è di Alessandra Mussolini, autocandidatasi premier dell’esecutivo "virtuale". Presentando la formazione, il segretario nazionale di Azione Sociale ha spiegato che ne fanno parte anche esponenti esterni al partito. «Dopo la presentazione da parte dell’onorevole Veltroni del governo ombra, espressione non di tutta l’opposizione ma del solo Partito Democratico, appare legittimata - afferma Mussolini - anche la presentazione dei ministri del governo penombra di Azione Sociale».

I NOMI - Nella formazione compaiono anche "pezzi grossi" come Mario Monti, Gaetano Pecorella, Santo Versace e Roberto Speciale. E guarda un po’, compare anche il nome di Michela Vittoria Brambilla, il cui ruolo - non ancora definito - ha messo in crisi il delicato puzzle dei viceministri e sottosegretari (del governo vero). Ecco dunque l’elenco dei ministri del governo penombra: premier Alessandra Mussolini (PdL); ministro dell’Ambiente Guido Dussin (Lega Nord); all’Interno Alfredo Mantovano (PdL); all’Economia Mario Monti; agli Affari esteri Margherita Boniver (PdL); alla Difesa Roberto Speciale (PdL); allo Sviluppo economico Santo Versace (PdL); alle Riforme Angela Maraventano (Lega Nord); alle Infrastrutture e trasporti Pietro Lunardi (PdL); ai Beni culturali Gennaro Malgieri (PdL); alla Semplificazione Francesca Martini (Lega Nord); alle Politiche giovanili Barbara Saltamartini (PdL); alla Giustizia Gaetano Pecorella (PdL); alle Politiche comunitarie Viviana Beccalossi (PdL); al Welfare Renata Polverini (Segr. Gen. UGL); alle Pari opportunità Enrico Oliari (Gay Liberali di Centro Destra); all’Innovazione Lucio Stanca; all’Istruzione Valentina Aprea (PdL); agli Affari regionali Angela Napoli (PdL); alle Politiche agricole Adriana Poli Bortone (PdL); all’Attuazione del programma di governo Stefano Caldoro; ai Rapporti con il Parlamento Michela Vittoria Brambilla (PdL).

* Corriere della sera, 10 maggio 2008


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