Mafiopoli calcistica

La Guardia di Finanza perquisisce le sedi di Milan e Inter

Cannavaro si corregge: ’’Voglio un calcio pulito’’. Ho fiducia nella giustizia ordinaria e nella giustizia sportiva’’
giovedì 25 maggio 2006.
 

Milano, 25 mag. - (Adnkronos/Ign) - Nuovi sviluppi sul cosidetto ’doping amministrativo’. I militari del Nucleo provinciale della Guardia di Finanza di Milano hanno perquisito oggi le sedi di Milan e Inter. L’intervento è stato disposto nell’ambito dell’inchiesta avviata a Torino sui presunti falsi in bilancio della Juventus nell’ambito della quale gli inquirenti stanno ’analizzando’ tutti gli scambi di giocatori avenuti tra il 2000 e il 2005 tra i bianconeri e le altre squadre. Per questo oggi i finanzieri milanesi si sono presentati alle società di Milan e Inter esibendo un decreto di perquisizione previsa consegna dei contratti di quattro giocatori in particolare: Carini e D’Amato per l’Inter e Gingolani e Beretta per il Milan. Controlli anche a Trieste con la Guardia di finanza ha perquisito oggi la sede della società Triestina calcio, ospitata presso lo stadio Nereo Rocco.

Nel corso dell’operazione sono stati acquisiti i contratti relativi ai trasferimenti di tre ex giocatori della squadra alabardata: Max Vieri (fratello del più celebre Christian), Matteo Beretta e Andrea Gentile. Le Fiamme gialle hanno acquisito anche la documentazione contabile relativa, che sarà inviata, presumibilmente entro fine settimana, a Torino, dove sarà esaminata.

Intanto Fabio Cannavaro da Coverciano, dove è in ritiro con gli azzurri corregge il tiro dopo le dichiarazioni di ieri: ’’Non sono riuscito a trasmettere il mio pensiero. Chi ha sbagliato, deve pagare. Voglio un calcio giusto, pulito, serio’’. Dopo la conferenza stampa di ieri, con le considerazioni sullo scandalo delle intercettazioni che ha investito la Juventus, Cannavaro si è ripresentato davanti ai giornalisti. ’’Ho fiducia nella giustizia ordinaria e nella giustizia sportiva. Voglio ringraziare il commissario Rossi che ha dimostrato di essere molto vicino a questa squadra. Noi abbiamo un compito difficilissimo e lo sappiamo’’.

Ieri il capitano della nazionale, aveva espresso la convinzione che lo scandalo del calcio italiano non riguardasse solo la Juve, ma tutto il sistema. ’’Leggendo stamattina i giornali -spiega Cannavaro - mi sono reso conto che ieri non sono riuscito a trasmettere il mio pensiero nel modo giusto’’.

Sul caso, questa mattina, era intervenuto anche il capo della delegazione azzurra ai Mondiali di Germania 2006, Giancarlo Abete, che ha chiesto un chiarimento. ’’Per come la comunicazione è apparsa -ha detto Abete-, c’è necessità di effettuare chiarimenti per dare il senso di ciò che Cannavaro voleva dire. La nazionale ha necessità di lavorare per i Mondiali e di essere un punto di riferimento, dal punto di vista morale, nel panorama del calcio che vive un momento di difficoltà’’.

Intanto interrogatorio-fiume a Napoli per l’ex designatore arbitrale Paolo Bergamo, indagato nella città partenopea nell’ambito dell’inchiesta sul calcio. Ascoltato dai pm Giuseppe Narducci e Filippo Beatrice, uscendo dal Palazzo di Giustizia l’ex fischietto accompagnato dal suo avvocato Giuseppe Scalise ha detto: ’’Per me è stato un grande sollievo parlare’’.

Nell’ambito dell’inchiesta sulla Gea è invece sotto interrogatorio, come persona informata sui fatti, Giorgio Perinetti, direttore sportivo del Siena. Al Palazzo di Giustizia di Roma lo ascolta il pubblico ministero Luca Palamara. Interrogato anche il presidente del Livorno Aldo Spinelli, e il presidente del Siena Paolo De Luca.

Perinetti era già stato ascoltato qualche giorno fa ed oggi è tornato per dare alcune spiegazioni riguardanti i fatti che sono indicati nel carteggio che la Procura di Roma ha ricevuto da quella di Napoli dove è in corso un’altra inchiesta sul calcio. Sul contenuto delle sue dichiarazioni non ha voluto dire nulla adducendo di esser obbligato al segreto istruttorio. Quanto alla sua attività ha ricordato di aver lavorato con diverse persone come Viola, Sensi e Baldini per quanto riguarda la Roma, di essere stato in rapporti con Moggi e di essere stato lui a portare Zeman alla Roma come allenatore e di averlo sempre stimato in questa sua veste.

’’Adesso mi sento veramente libero di concentrarmi sul Mondiale, senza altri pensieri per la testa’’, ha fatto sapere Gianluigi Buffon, ieri interrogato per due ore dal pm di Parma, Pietro Errede, nell’ambito dell’inchiesta sulle scommesse clandestine. ’’Ho chiarito quello che dovevo chiarire e sto molto meglio, è come se mi fossi tolto un peso’’, ha scritto il portiere azzurro sulle pagine del suo blog personale. ’’Buffon non è indagato a Parma’’, aveva detto il difensore del calciatore Marco Valerio Corini, sottolineando che non è stato individuato ’’nulla di rilevante a suo carico. Siamo tranquilli. La posizione è stata chiarita’’. Durante il colloquio con il pm Errede, il portiere azzurro avrebbe dichiarato che i 10mila euro usciti dal suo conto lo scorso 16 gennaio, non hanno nulla a che vedere con le scommesse irregolari.

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