ANTROPOLOGIA, EVANGELO, E COSTITUZIONE. "CHARISSIMI, NOLITE OMNI SPIRITUI CREDERE... DEUS CHARITAS EST (1Gv., 4. 1-8). «Et nos credidimus Charitati...»!!!

CHIESA CATTOLICO-ROMANA, EMERGENZA EDUCATIVA E RIFLESSIONE TEOLOGICA E FILOSOFICA. Il prof. Giovanni Reale mette finalmente il dito nella piaga: è una crisi dei Padri, hanno perso la luce della Trinità evangelica!!! Un’intervista - a cura di Federico La Sala

"Io l’ho imparato bene da Giovanni Paolo II, che dice­va che la persona umana è un rispecchiamento della Trinità" (evangelica - non "mammonica"!!!).
giovedì 12 giugno 2008.
 

-  PER CARITA’!!! Prof. Giovanni Reale, si svegli dal sonno dogmatico!!! L’amore evangelico è "charitas", non "caritas"!!!

-  PER RATZINGER, PER IL PAPA E I CARDINALI, UNA LEZIONE DI GIANNI RODARI. L’Acca in fuga


I VESCOVI E IL PAESE

l’intervista

«Il Papa ha toccato il problema cruciale, che mette in gioco l’essere uomo nella società d’oggi» Il filosofo commenta le parole di Benedetto XVI all’Assemblea della Cei: «Di fronte al nichilismo attuale, i giovani chiedono agli adulti coerenza di vita, non solo di pensiero Scoprire Gesù Cristo è incontrare una persona non un’idea»

Reale: «Emergenza educativa, una crisi che inizia dai padri»

DI EDOARDO CASTAGNA (Avvenire, 30.05.2008)

«Non è un proble­ma. È il proble­ma». Il filosofo Giovanni Reale apprezza sen­za riserve l’intervento di Bene­detto XVI sull’emergenza edu­cativa, ritenendola «il proble­ma, in senso assoluto, che do­mina la situazione attuale». E ne indica immediatamente la radice: «Il relativismo pervasi­vo, e non di rado aggressivo, che mina alla base tutte le cer­tezze e tutti i valori - quindi, tutti i punti di riferimento per l’educazione. Così, il problema dell’educazione è in realtà il problema dell’essere uomo nella società di oggi. Perché la questione, a mio modo di ve­dere, è questa: è crisi tra i gio­vani perché è crisi tra i padri e le madri».

È in questo senso cha va com­preso l’appello agli educatori, affinché siano «testimoni cre­dibili di quei valori su cui è pos­sibile costruire sia l’esistenza personale sia progetti di vita comuni e condivisi»?

«Certo, è l’unica cosa da fare. Per i Greci, nostri maestri, la ve­rità di una filosofia si misurava non nella coerenza delle idee e delle dimostrazioni che il filo­sofo presentava, ma nella coe­renza con la sua vita: se è vero quello che dici io lo verifico nel­la vita che conduci. A maggior ragione questo vale oggi per i padri, le madri, gli educatori. Le chiacchiere non servono a nulla: del padre e della madre i figli colgono ciò che fanno prima di ciò che dicono, che è, se non secondario, perlomeno conseguente. Del resto, il pon­tefice fin dalla sua prima enci­clica ha detto chiaramente che l’incontro con Cristo non è un incontro con delle idee, ma con una persona. Così Kierkegaard, alla domanda se avrebbe volu­to aver visto Cristo in faccia, ri­spondeva: Cristo lo devi sem­pre vedere in faccia; essere cre­dente significa sentire Cristo come contemporaneo. Il cri­stianesimo finisce nel momen­to in cui cessa questa contem­poraneità, perché allora Cristo diventa una cosa immensa­mente lontana da noi».

Come è possibile far rinascere questa idea e metterla in atto? Il discorso di Benedetto XVI ri­chiama l’idea di persona.

«Purtroppo il concetto di per­sona oggi è stato completa­mente dimenticato a favore dell’individuo, dell’individua­lismo. Invece il concetto di per­sona, che non è greco ma e­sclusivamente cristiano, impli­ca un rapporto strutturale del­l’io con il tu. E non solo a livel­lo orizzontale, ma anche con il Tu maiuscolo; triangolare, quindi. Io l’ho imparato bene da Giovanni Paolo II, che dice­va che la persona umana è un rispecchiamento della Trinità. Recentemente sono stato mol­to colpito dalla lettura de L’e­poca delle passioni tristi, dove due psicoterapeuti francesi, Miguel Benasayag e Gérard Schmit, scrivono che non han­no mai avuto così tanti pazien­ti giovani da curare come a­desso. E trovano la ragione di fondo di questa crisi dei giova­ni: il caos, che trovano sia in ca­sa, sia fuori. Rieducarli è asso­lutamente fondamentale, e per farlo occorre superare quel re­lativismo - che è nichilismo - dilagante. Non con parole, ma con testimoni».

La sua lunga esperienza di in­segnamento glielo conferma?

« Io, che sono nella scuola da sempre, capisco e soffro mol­tissimo nel vederla corrotta e decadente, nel senso che si è dato un peso determinante al­la preparazione per l’utile, per ciò che concretamente è utile, scacciando tutto ciò che è ’i­nutile’. Per fortuna non siamo noi al vertice di questa sciagu­ra; ha iniziato la Germania, poi in Francia hanno tolto la filo­sofia dai licei... che però è quel­lo che insegna a pensare. A es­sere uomini».

Eppure anche nei nostri licei si sentono gli studenti dire: perché devo studiare latino, a che mi serve?

«È quello il problema! Ma chi lo dice davvero? Prima degli studenti, lo dicono i padri e le madri. Ricordo una lettera: ’A mio figlio fanno studiare Man­zoni, ma a che cosa gli serve, vi­sto che farà l’ingegnere...’. Ma scriveva il pensatore cinese T­chouang Tse: ’Tutti conoscono l’utilità dell’utile. Ma pochi co­noscono l’utilità dell’inutile’. E aggiungeva: ’L’inutile produce talvolta ciò che è più utile di ciò che tu ritieni inutile’. Sono queste le cose che dovremmo far capire. Anche a qualche pro­fessore, perché molti sono an­cora figli del Sessantotto e non hanno recuperato i valori che e­rano stati contestati».


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  PER CARITA’!!! Prof. Giovanni Reale, si svegli dal sonno dogmatico!!! L’amore evangelico è "charitas", non "caritas"!!!

-  CONTRO LA FEDE CRITICA DELL’ILLUMINISMO, A DIFESA DELLA PIRAMIDE DEI FARAONI, SCATENATA LA MALAFEDE ’CATTOLICA’ . Una ’sconcertante’ intervista del prof Giovanni Reale a cura di Armando Torno

-  CONTRO LA CIVILTA’ DELL’AMORE ("CHARITAS") DELL’EVANGELO, DI GIOVANNI XXIII, E DI GIOVANNI PAOLO II (Assisi, 1986) ....
-  LA TEOLOGIA DEL "LATINORUM" DELLA CHIESA CATTOLICO-ROMANA DI BENEDETTO XVI. CON QUESTO "LOGO" VINCERAI: DIO "LA ROBA" E’ ("Deus caritas est", 2006)!!! Una breve nota sulla catastrofe "unitaria" del Vaticano e dell’Italia

RIFLESSIONI DEL CARDINALE MARTINI SUL "DEUS CHARITAS EST" DELL’EVANGELISTA GIOVANNI, NON SULLA "DEUS CARITAS EST" DI PAPA BENEDETTO XVI.

MEMORIA DI FRANCESCO D’ASSISI. "VA’, RIPARA LA MIA CASA"!!! Benedetto XVI ha ricordato la conversione di Francesco: «l’ex play boy convertito dalla voce di Dio»... ma ha "dimenticato" la denuncia sul "ritardo dei lavori", fatta da Pirandello già a Benedetto XV. Che disastro!!!

DIO ("caritas") E’ CON NOI. "L’unica chiesa di Cristo è quella cattolica". ABBIAMO IL MONOPOLIO!!!TRIONFALI TITOLI DELL’"AVVENIRE": AL SERVIZIO DEL MONDO!!! In attivo i conti del Vaticano!!! Obolo di san Pietro: anno record!!!

-  Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico ....
-  25 Giugno: salviamo la Costituzione e la Repubblica che è in noi

PIRANDELLO E LA BUONA-NOVELLA. DALL’ITALIA, DALLA SICILIA, DA AGRIGENTO, DA BONN, DA ROMA, DA MILANO, DA NAPOLI, DA SAN GIOVANNI IN FIORE, E DA GERUSALEMME: UN "URLO" MAGISTRALE PER BENEDETTO XV ... E BENEDETTO XVI. Basta con la vecchia, zoppa e cieca famiglia cattolico-romana, camuffata da "sacra famiglia"!!!

-  DOPO ANNI DI DELIRIO MAMMONICO ("CARITAS") E BERLUSCONICO ("Forza Italia"), ARRIVA (come se Dio non esistesse) il «Rapporto-proposta sull’educazione» della Cei, di Bagnasco e di Ruini

-  ITALIA. Memoria della Liberazione e Legge dei nostri Padri e delle Madri Costituenti....
-  PACIFICAZIONE, COSTITUZIONE E NUOVO GOVERNO: RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, E ALL’INTERO PARLAMENTO. Forza! VIVA, VIVA L’ITALIA


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