di Maria Mantello *
Il laico si confronta sui contenuti. Analizza dati e fatti. Non ha professioni pregiudiziali. Il laico non accende roghi e non mette mordacchie. Non ha bisogno di ricorrere a minacce e tanto meno alla violenza. Pertanto, chi ha prodotto le scritte contro il presidente della Cei, Bagnasco, sappia che non appartiene all’universo laico e alla sua storia. Ma sappia anche che sta trasformando il cardinale in un personaggio incontestabile.
Come chiunque altro, così anche le gerarchie cattoliche vanno giudicate per quello che dicono e fanno. E di argomenti su cui discutere ce ne sono tanti. A partire dalla pretesa di spacciare la propria ideologia per Verità unica eterna e rivelata, così da giustificare l’identificazione totalitaria tra catechismo e legge dello Stato.
La strada, allora, è quella del confronto. E perchè questo avvenga in una situazione di pari opportunità, semmai, il laico si deve preoccupare di chiedere con forza che nessuna Chiesa goda di privilegi e finanziamenti statali che la avvantaggino nell’imporre la propria personale visione del mondo. Complici tanti politici genuflessi al Cupolone da sempre. O Vogliosi di essere accreditati come tali.
*saggista
Il presidente della Repubblica invia un messaggio al segretario di Stato Bertone
Invito a garantire un dialogo costruttivo tra la Chiesa Cattolica e lo Stato
Napolitano: l’Italia non lascerà solo Bagnasco
Il Papa telefona al cardinale *
ROMA - "L’Italia non lascerà solo monsignor Angelo Bagnasco". Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio al cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato Vaticano, per esprimere la propria solidarietà al presidente della Cei bersaglio da un mese di una serie di intimidazioni culminate nei giorni scorsi con l’invio di un bossolo accompagnato da parole minacciose. E poco dopo dal Vaticano è stata data notizia di una telefonata di solidarietà del Papa al cardinale.
Il presidente della Repubblica, nel suo messaggio, dicer tra l’altro: "Raccolgo le parole da lei pronunciate in relazione a recenti e gravi episodi di intolleranza nei confronti della Chiesa Cattolica", ha scritto Napolitano al cardinale Bertone. "Desidero assicurarle che l’Italia non lascerà solo monsignor Angelo Bagnasco di fronte alle inammissibili, vili minacce di oscura provenienza di cui è stato fatto oggetto".
Il presidente Napolitano lancia un appello affinchè sia garantito "il più sereno esercizio della missione pastorale del presidente della Conferenza Episcopale Italiana", ed invita al "più pacato, responsabile e costruttivo dialogo tra la Chiesa Cattolica, la politica e la società civile, in linea con gli ottimi rapporti che intercorrono tra la Santa Sede e lo Stato italiano".
Anche il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha chiesto uno "scatto etico e politico" per fermare "questo clima pericoloso". "La mia solidarietà e la mia condanna sono scontate. Il fatto è che a questo punto non bastano più". Conversando sulle minacce ricevute dal monsignor Angelo Bagnasco, Bertinotti ha chiesto di fare argine al degrado, che impoverisce e imbarbarisce il discorso pubblico sul quale finiscono per lasciare un segno le "schegge impazzite" di qualunque colore.
* la Repubblica, 30 aprile 2007