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L’ONU E LA PRIMA GIORNATA MONDIALE DELLA NONVIOLENZA. OMAGGIO AL MAHATMA GANDHI. Messaggio del Segretario Generale - a cura di pfls

martedì 2 ottobre 2007.
 

MESSAGGIO DEL SEGRETARIO GENERALE DELL’ONU PER LA PRIMA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA NONVIOLENZA, 2 OTTOBRE 2007 *

Le Nazioni Unite sono state create nella speranza che l’umanita’ non solo mettesse fine alle guerre, ma potesse un giorno renderle inutili. I fondatori speravano che l’Organizzazione potesse fermare la violenza, diffondendo la cultura della pace, promuovendo la tolleranza e migliorando la dignita’ umana.

Gli stessi ideali si riassumono nell’eredita’ lasciataci dal Mahatma Gandhi, il cui compleanno celebriamo oggi. Il suo impegno pacifico contro gli ingiusti regimi dell’India e del Sudafrica ha conquistato l’immaginazione mondiale. Personificando la nonviolenza nella vita di tutti i giorni, ha ispirato innumerevoli persone a condurre un’esistenza migliore e piu’ significativa.

"La nonviolenza e’ il primo articolo della mia fede. E’ anche l’ultimo articolo del mio credo", fu la risposta che diede il Mahatma quando accusato di fomentare agitazioni contro lo Stato.

L’ispirazione che ci viene dal Mahatma e’ oggi necessaria piu’ che mai.

Tutto attorno a noi vediamo comunita’ sempre piu’ invischiate nell’intolleranza e nelle tensioni tra culture. Vediamo il dogma dell’estremismo e delle ideologie violente guadagnare terreno, mentre le forze moderate indietreggiano. Di recente, siamo stati testimoni della forza letale usata contro manifestanti disarmati e nonviolenti, i quali erano un esempio degli insegnamenti del Mahatma.

Oggi, vi e’ un gran bisogno di contrastare queste tendenze e promuovere una reale tolleranza e nonviolenza ad ogni livello, dal singolo individuo fino agli Stati nazionali.

La Giornata internazionale della nonviolenza puo’ servire a questo sforzo.

Che possa dunque essere d’aiuto nel diffondere il messaggio di nonviolenza del Mahatma Gandhi ad un pubblico sempre maggiore, per giungere rapidamente al giorno in cui ogni giorno sara’ quello della nonviolenza.

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[Dall’Ufficio delle Nazioni Unite per l’Italia (sito: www.unric.org) riceviamo e diffondiamo. Sono evidenti i limiti di questo testo; stara’ all’impegno di tutte le persone di volonta’ buona nel corso del tempo qualificare sempre di piu’ la ricorrenza del 2 ottobre, farne occasione di accostamento alla nonviolenza cosi’ come Gandhi l’ha pensata e vissuta: la nonviolenza che e’ lotta la piu’ nitida e la piu’ intransigente contro tutte le menzogne e le oppressioni.

Mohandas K. Gandhi e’ stato della nonviolenza il piu’ grande e profondo pensatore e operatore, cercatore e scopritore; e il fondatore della nonviolenza come proposta d’intervento politico e sociale e principio d’organizzazione sociale e politica, come progetto di liberazione e di convivenza. Nato a Portbandar in India nel 1869, studi legali a Londra, avvocato, nel 1893 in Sud Africa, qui divenne il leader della lotta contro la discriminazione degli immigrati indiani ed elaboro’ le tecniche della nonviolenza. Nel 1915 torno’ in India e divenne uno dei leader del Partito del Congresso che si batteva per la liberazione dal colonialismo britannico. Guido’ grandi lotte politiche e sociali affinando sempre piu’ la teoria-prassi nonviolenta e sviluppando precise proposte di organizzazione economica e sociale in direzione solidale ed egualitaria. Fu assassinato il 30 gennaio del 1948. Sono tanti i meriti ed e’ tale la grandezza di quest’uomo che una volta di piu’ occorre ricordare che non va mitizzato, e che quindi non vanno occultati limiti, contraddizioni, ed alcuni aspetti discutibili - che pure vi sono - della sua figura, della sua riflessione, della sua opera.

Opere di Gandhi: essendo Gandhi un organizzatore, un giornalista, un politico, un avvocato, un uomo d’azione, oltre che una natura profondamente religiosa, i suoi scritti devono sempre essere contestualizzati per non fraintenderli; Gandhi considerava la sua riflessione in continuo sviluppo, e alla sua autobiografia diede significativamente il titolo Storia dei miei esperimenti con la verita’. In italiano l’antologia migliore e’ Teoria e pratica della nonviolenza, Einaudi; si vedano anche: La forza della verita’, vol. I, Sonda; Villaggio e autonomia, Lef; l’autobiografia tradotta col titolo La mia vita per la liberta’, Newton Compton; La resistenza nonviolenta, Newton Compton; Civilta’ occidentale e rinascita dell’India, Movimento Nonviolento; La cura della natura, Lef; Una guerra senza violenza, Lef (traduzione del primo, e fondamentale, libro di Gandhi: Satyagraha in South Africa).

Altri volumi sono stati pubblicati da Comunita’: la nota e discutibile raccolta di frammenti Antiche come le montagne; da Sellerio: Tempio di verita’; da Newton Compton: e tra essi segnaliamo particolarmente Il mio credo, il mio pensiero, e La voce della verita’; Feltrinelli ha recentemente pubblicato l’antologia Per la pace, curata e introdotta da Thomas Merton. Altri volumi ancora sono stati pubblicati dagli stessi e da altri editori. I materiali della drammatica polemica tra Gandhi, Martin Buber e Judah L. Magnes sono stati pubblicati sotto il titolo complessivo Devono gli ebrei farsi massacrare?, in "Micromega" n. 2 del 1991 (e per un acuto commento si veda il saggio in proposito nel libro di Giuliano Pontara, Guerre, disobbedienza civile, nonviolenza, Edizioni Gruppo Abele, Torino 1996).

Opere su Gandhi: tra le biografie cfr. B. R. Nanda, Gandhi il mahatma, Mondadori; il recente accurato lavoro di Judith M. Brown, Gandhi, Il Mulino; il recentissimo libro di Yogesh Chadha, Gandhi, Mondadori. Tra gli studi cfr. Johan Galtung, Gandhi oggi, Edizioni Gruppo Abele; Icilio Vecchiotti, Che cosa ha veramente detto Gandhi, Ubaldini; ed i volumi di Gianni Sofri: Gandhi e Tolstoj, Il Mulino (in collaborazione con Pier Cesare Bori); Gandhi in Italia, Il Mulino; Gandhi e l’India, Giunti. Cfr. inoltre: Dennis Dalton, Gandhi, il Mahatma. Il potere della nonviolenza, Ecig. Una importante testimonianza e’ quella di Vinoba, Gandhi, la via del maestro, Paoline. Per la bibliografia cfr. anche Gabriele Rossi (a cura di), Mahatma Gandhi; materiali esistenti nelle biblioteche di Bologna, Comune di Bologna. Altri libri particolarmente utili disponibili in italiano sono quelli di Lanza del Vasto, William L. Shirer, Ignatius Jesudasan, George Woodcock, Giorgio Borsa, Enrica Collotti Pischel, Louis Fischer. Un’agile introduzione e’ quella di Ernesto Balducci, Gandhi, Edizioni cultura della pace. Una interessante sintesi e’ quella di Giulio Girardi, Riscoprire Gandhi, Anterem, Roma 1999; tra le piu’ recenti pubblicazioni segnaliamo le seguenti: Antonio Vigilante, Il pensiero nonviolento. Una introduzione, Edizioni del Rosone, Foggia 2004; Mark Juergensmeyer, Come Gandhi, Laterza, Roma-Bari 2004; Roberto Mancini, L’amore politico, Cittadella, Assisi 2005; Enrico Peyretti, Esperimenti con la verita’. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (Rimini) 2005; Fulvio Cesare Manara, Una forza che da’ vita. Ricominciare con Gandhi in un’eta’ di terrorismi, Unicopli, Milano 2006; Giuliano Pontara, L’antibarbarie. La concezione etico-politica di Gandhi e il XXI secolo, Ega, Torino 2006]

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NOTIZIE MINIME DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO Numero 230 del 2 ottobre 2007


FOTOGALLERY NEL MONDO (La Stampa, 2/10/2007) 2/10: giornata mondiale della non violenza


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