Gesù, da cui tutti abbiamo ancora tanto da imparare, sottolineava quanto siano importanti e necessari gli scandali (Luigi Cancrini).

MESSO IN ONDA DA "ANNOZERO" IL VIDEO DELLA BBC "SEX CRIMES AND THE VATICAN". NIENTE PIU’ PUO’ ESSERE COME PRIMA!!! VARI INTERVENTI, COMPRESO QUELLO DELLA CEI, HANNO TENTATO DI BLOCCARLO E GRIDATO ALLO "SCIACALLAGGIO MEDIATICO". A DIFESA DELLA RAGIONE DELLO STATO E DELLE ISTITUZIONI DEL VATICANO. MA NON DEGLI OFFESI, DEI BAMBINI, E DELLA VERITA’ CHE RENDE LIBERI. HANNO CHIESTO SOLO DI OSCURARE IL CIELO E FERMARE LA STORIA!!! - a cura di pfls

venerdì 1 giugno 2007.
 

-  IL CASO

-  I vescovi attaccano Santoro:
-  "Quel video è sciacallaggio"

Stasera da Santoro video sui pedofili

Il Sir: una mossa mediatica, il video della Bbc non è un’inchiesta ma un servizio pretestuoso e inutile

ROMA. Un’operazione di«sciacallaggio» così il Servizio di informazione religiosa definisce la decisione della Rai di trasmettere questa sera, nella trasmissione «Annozero» condotta da Michele Santoro, il documentario della Bbc «Sex crime and Vatican».

«Il battage pubblicitario che ha preceduto la messa in onda, questa sera su Rai Due, del video Sex crimes and the Vatican ha già fatto chiarezza sulle reali intenzioni della trasmissione: fare sciacallaggio mediatico contro la Chiesa e il Papa». Lo scrive il Servizio Informazione Religiosa in una nota a firma di Franco Mugerli, presidente del Copercom, il coordinamento di 23 associazioni per la comunicazione con oltre due milioni di iscritti. Secondo il Sir, «questo filmato della Bbc, più che un’inchiesta, in realtà è un video a tesi, non credibile, con grandi falsità, pretestuoso e pregiudizialmente ostile. È troppo - si domanda la nota - chiedere al servizio pubblico di aiutare a ristabilire la verità?».

«Noi - spiega Mugerli - non abbiamo paura della verità. Riteniamo la pedofilia un grave crimine contro l’umanità e la Chiesa. Ma facciamo nostro quanto richiamato da papa Giovanni Paolo II ai vescovi americani: pur riconoscendo il diritto alla dovuta libertà d’informazione, non bisogna consentire che il male morale divenga occasione di sensazionalismo. In questo modo non si aiuta la ricerca della verità, ma al contrario si contribuisce alla perdita del senso morale della società». Il Copercom, ricorda il Sir, ha contribuito alla legge contro la pedopornografia anche a mezzo Internet

Guarda il video

* LA STAMPA, 31/5/2007 (14:7)


* IL DIALOGO, Mercoledì, 30 maggio 2007


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  MESSAGGIO EU-ANGELICO E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. Benedetto XVI ai vescovi d’Irlanda, sulla pedofilia: gli abusi sessuali sui minori sono "crimini abnormi"!!!

-  PEDOFILIA E POLITICA DELLA MENZOGNA. CHE BELLA "DOVEROSA OBIEZIONE DI COSCIENZA"!!! LA PERDITA TOTALE DI CREDIBILITA’ E LA CATASTROFE DEL VATICANO. "Come se Dio non ci fosse"!!! Gesù!!! Nel maggio del 2001, il Cardinale Joseph Ratzinger, l’attuale SANTO PADRE, inviò una lettera confidenziale a tutti i vescovi cattolici per proteggere la Chiesa nascondendo gli abusi sessuali sui bambini !!! Un articolo di Jamie Doward, dal "Guardian".

-  VANGELO, INFANZIA, E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA !!! “Deliver Us from Evil” (Liberaci dal male): uscito, negli U.S.A., il film-documentario di Amy Berg, sul prete pedofilo che ’imbarazza’ la gerarchia della Chiesa cattolico-romana.

-  V come VERGOGNA!!! VATICANO: CHIESA, FAMIGLIA, INFANZIA, E TRADIMENTO STRUTTURALE DELLA FIDUCIA. Il commento del prof. Luigi Cancrini sul video della Bbc sui preti pedofili. Per chi si preoccupa più o meno strumentalmente o scioccamente per l’immagine della Chiesa invece che dei bambini!!!

-  VATICANO E PEDOFILIA: IL PAPA "EDIPO RE" E LA "PESTE" (un omaggio ai "fratelli maggiori" e a Sigmund Freud)!!! Documento: LETTERA inviata dalla Congregazione per la dottrina della fede ai vescovi di tutta la Chiesa cattolica e agli altri ordinari e prelati interessati, circa I DELITTI PIU’ GRAVI riservati alla medesima Congregazione per la dottrina della fede, 18 maggio 2001


Preti pedofili

LA CATHOLIC ANTI-DEFAMATION LEAGUE SCRIVE ALLA RAI PER BLOCCARE ANNOZERO

da IMGPRESS

Riprendiamo da

http://www.imgpress.it/notizia.asp?idnotizia=25684&idsezione=1

il testo di questa lettera della Catholic Anti-Defamation League alla RAI per bloccare la trasmissione Anno Zero sul documentario della BBC relativo ai preti pedofili. Ched dire? Crediamo che QUESTO E’ IL MASSIMO DELLA MINACCIA AL SILENZIO!!! Ma questa lettera ci è stata utile anche per sapere che la persona del Papa, secondo il concordato vigente, è "sacra e inviolabile". E noi che, secondo gli insegnamenti del Vangelo, lo credevamo una persona come tutte le altre. *

(28/05/2007) - Ill.mo Signor Direttore Generale, Signor Presidente, Signori Consiglieri, la Presidenza della Catholic Anti-Defamation League si fa interprete delle richieste di numerose associazioni cattoliche - rappresentative di alcune decine di migliaia di cittadini - per chiederVi di voler riconsiderare la prospettata programmazione del controverso documentario "Sex crimes and the Vatican" nel corso della prossima puntata di Annozero condotta da Michele Santoro. Al di là delle valutazioni di merito del documentario in oggetto - giudicato da autorevoli esperti della comunicazione come tendenzioso, fuorviante, gravemente pregiudizievole per l’immagine della Chiesa e offensivo nei confronti del Sommo Pontefice - la cui persona è riconosciuta dal vigente Concordato come "sacra e inviolabile" -, si ritiene che il format Annozero e il suo conduttore non diano sufficienti garanzie di imparzialità e di oggettività, anche in considerazione dell’estrema complessità dell’argomento trattato.

I tecnicismi giuridico-canonici, i riferimenti ad un presunto documento "segreto" - il Crimen sollicitationis, così segreto da esser pubblicato negli Acta Apostolicæ Sedis - ed i giudizi di parte espressi nel corso del filmato costituiscono un elemento ampiamente sufficiente per evitare che la RAI dia l’impressione di volersi nascondere dietro un presunto diritto di cronaca o la libertà di informazione per calunniare il Papa e offendere milioni di Cattolici italiani.

Questa Presidenza ritiene quindi opportuno sottoporre alla Vostra attenzione, affinché sia portata in Consiglio d’Amministrazione, un’istanza urgente di rinvio della trasmissione del documentario, trasferendolo a un format meno ideologizzato, sotto la conduzione di un giornalista di riconosciuta imparzialità e dando modo alle parti di spiegare compiutamente in cosa detto documentario sia attendibile e in cosa viceversa sia da ritenersi alterato e falsato.

La funzione pubblica della televisione di Stato, non disgiunta dal fatto che i suoi servizi siano pagati dai contribuenti, impone di considerare con la massima serietà la richiesta della Catholic Anti-Defamation League, che si permette sommessamente di far notare che con ogni probabilità ben altra attenzione sarebbe stata dedicata al documentario, qualora avesse riguardato altre religioni, non ultimo quell’Islam che pure non pare esente da crimini di pedofilia e violenza sessuale perpetrati nelle Madrasse, a giudicare da quanto riporta la stampa estera, nell’assoluto silenzio dei media italiani.

La Catholic Anti-Defamation League non intende in alcun modo nascondere la verità su fatti accertati e condanna senza esitazione i reati di pedofilia - specialmente laddove essi coinvolgano membri del Clero. Nondimeno non si può tollerare in alcun modo che il servizio pubblico divenga occasione per mettere alla gogna mediatica un’intera Istituzione ecclesiastica, in spregio ai più elementari principi del diritto moderno e della correttezza dell’informazione.

Facendo nostre le parole dell’appello lanciato dal prof. Introvigne, non siamo affatto contrari a una franca discussione del problema della pedofilia e dei tragici casi di sacerdoti cattolici colpevoli di abusi su minori, che - sulla scorta dell’ampia letteratura scientifica oggi disponibile - miri, secondo le parole di Benedetto XVI ai vescovi dell’Irlanda, del 28 ottobre 2006, a "stabilire la verità di ciò che è accaduto in passato, prendere tutte le misure atte ad evitare che si ripeta in futuro, assicurare che i principi di giustizia vengano pienamente rispettati e, soprattutto, guarire le vittime e tutti coloro che sono colpiti da questi crimini abnormi". Siamo però contrari alla proiezione dello specifico documentario "Sex Crimes and the Vatican", che - ben lungi dall’affrontare il tema in modo corretto - è una semplice requisitoria anticlericale contro il regnante Pontefice, punteggiata da affermazioni clamorosamente false o fondate sull’ignoranza dei più elementari principi del diritto canonico.

Il clima in cui si trova attualmente il Paese, dopo i numerosi e violentissimi attacchi alla Chiesa Cattolica e ai vertici della Sacra Gerarchia, dovrebbe persuaderVi circa la necessità di evitare di dare argomenti - o pretesti - a qualche fanatico: farsi alibi della libertà di informazione, o anche solo non tenere nel debito conto le circostanze attuali, autorizzerebbe a ritenere la RAI corresponsabile dell’aggravarsi della situazione: tra gli insulti contro gli ecclesiastici da parte dei manifestanti dello scorso 17 Maggio a Bologna si poteva leggere anche: "Vergogna pedofili", che faceva seguito alla scritta dell’11 Aprile, "Preti vescovi cardinali i veri pedofili". Non riteniamo che la televisione di Stato possa unire la propria voce a quella di frange violente ed estremiste.

Per queste ragioni Vi invitiamo a voler accogliere la nostra istanza, in difetto della quale questa Presidenza si vedrà costretta a ricorrere all’Autorità Garante per le Comunicazioni, chiedendo il sequestro preventivo del documentario. Vogliate parimenti considerare che, in forza dello proprio Statuto, la Catholic Anti-Defamation League potrà adire le vie legali anche contro la RAI, laddove si possa ravvisare una qualsiasi forma di diffamazione o di discriminazione dei Cattolici. Siamo certi che sia opportuno scongiurare queste eventualità, spostando la trasmissione in un format alternativo, affidando la conduzione del programma ad una figura imparziale e garantendo un serio contradittorio.

Con i più distinti saluti,

Pietro Siffi, Presidente


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