Attualità

Bush, il male, Cogne, Rignano, la Chiesa e la ragione: le ultime lettere proibite di Renato Pierri, il teologo dinamitardo

giovedì 24 maggio 2007.
 

Affari Italiani 14 maggio 2007; L’Unità 16 maggio

La Chiesa sbaglia dicendo che il mondo va in rovina là dove non c’è fede in Dio. Basta guardare Bush

Da Benedetto a Bush passando per i Testimoni di Geova

Gentile direttore,

Benedetto XVI in Brasile ha denunciato il fallimento del marxismo e del capitalismo: «Il sistema marxista ha lasciato una triste eredità di distruzioni economiche ed ecologiche e una dolorosa distruzione degli spiriti. Lo stesso all’Ovest, dove cresce costantemente la distanza tra poveri e ricchi e si produce un’inquietante degradazione della dignità personale con ingannevoli miraggi della felicità». Ed ha aggiunto che "chi esclude Dio dal suo orizzonte, falsifica il concetto di ’realtà’ e, in conseguenza, può finire solo in strade sbagliate e con ricette distruttive", e che nei "sistemi che mettono Dio tra parentesi c’è solo il fallimento". Questo concetto che, per chi non lo avesse notato, si ripete come un ritornello nel recente libro "Gesù di Nazaret", fa passare il messaggio che il mondo va in rovina là dove non c’è fede in Dio, e va invece bene dove c’è la fede. Le cose però non stanno così. Moltissime bravissime persone, pur non avendo fede, si adoperano per il bene della società, per la giustizia, per la libertà, e in qualche modo fanno la "volontà di Dio". Per contro esistono persone che credono in Dio, e fanno ciò che gli pare, e mandano il mondo in rovina, e non fanno la volontà di Dio. Un esempio dei nostri giorni è il presidente degli Stati Uniti, George Bush. Sembra che tutti i mali del mondo attuale siano da attribuire alla mancanza della fede. Viene fatto di pensare che in realtà, magari inconsapevolmente, il Papa identificando Dio con la Chiesa cattolica (che spesso non fa la volontà di Dio), lanci il monito: state attenti, ché se vi allontanate da noi, il mondo va in rovina; se state con noi avrete pace e serenità. E’ il preciso atteggiamento dei Testimoni di Geova.

Renato Pierri

Affari Italiani 16 maggio 2007; La Stampa 17 maggio

In carcere anche gli esorcisti che la Chiesa continua a difendere

Chi crede al diavolo

Gentile direttore,

la seconda corte d’Assise di Milano ha confermato e anzi inasprite le condanne inflitte in primo grado alle Bestie di Satana. Ovviamente la mia vuole essere una provocazione, però penso che qualche annetto di reclusione andrebbe dato anche a tutti coloro che continuano a far credere che il diavoletto possa intervenire nelle sedute spiritiche. Sedute proibite dalla Chiesa non perché escluda si possa parlare con gli spiriti, ma perché teme seriamente che, pur non invitato, possa appunto presentarsi in persona quello screanzato del demonio. Qualche annetto a quegli ecclesiastici che fanno credere a tanti sprovveduti che il diavoletto accorra obbediente qualora maghi e fattucchiere lo invochino; che possa entrare, magari col permesso del buon Dio (cf Gabriele Amorth, Un esorcista racconta EDB), nel corpo degli uomini ed impossessarsi del loro cuore e della loro mente; e che possa però essere allontanato grazie a crocifissi, medagliette, acqua santa, e sale esorcizzato. Sciocchezze avallate dalla Chiesa che continua a nominare esorcisti.

Francesca Ribeiro

L’Unità; Il Tempo 23 maggio 2007

Cogne, Rignano & co: cari telegiornalisti un pudore... Cronaca nera. Come una torta in tv

Gentile direttore,

voi giornalisti della carta stampata, non potreste dire una parola amichevole a certi colleghi della televisione, affinché non si tuffino con tanto ardore su vicende di cronaca come se fossero squisite torte al cioccolato? Un po’ di pudore, e forse qualche scrupolo in più, e un po’ di moderazione, non guasterebbero davvero. Esaurite le trasmissioni di approfondimento (o di sprofondamento...nella melma?) sulla vicenda del bimbo massacrato a Cogne, ora stanno nutrendo pinguamente i loro programmi, della vicenda sui bimbetti di Rignano Flaminio. E tra una chiacchiera e l’altra di accusati e accusatori, avvocati, pisicologi (vanno di moda in TV), e persino di giudici (ma partecipano gratuitamente o sono pagati?), meravigliose tenerissime riprese di bimbetti (scrupolosa censura sul volto ovviamente) con grembiulino e zainetto, tenuti per mano dai genitori, che si avviano fiduciosi verso la scuola, oppure escono dalla scuola, oppure giocano nella scuola. Bravi giornalisti senza dubbio. E se qualcuno passa da Rignano, e vede un bimbetto, non può fare a meno di chiedersi: uno degli abusati? E se vede una signora: una delle maestre indagate? Un bel servizio al paese e...al Paese. Grazie.[1]

Renato Pierri


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