Già sul quotidiano Il Tempo , del 7 maggio 2007
Gentile direttore,
quando ho appreso dalla televisione la notizia della ragazza uccisa con la punta di un ombrello nella metro di Roma, la mia prima reazione è stata questa: "Sarà stata un disgrazia - ho detto a mia moglie - è difficile piantare un ombrello in un occhio con tanta precisione e tanta violenza da uccidere, anche perché istintivamente vien fatto di ripararsi e di tirarsi indietro; è più facile che nella colluttazione la punta dell’ombrello sia finita violentemente ed inaspettatamente nell’occhio della sventurata". E’ molto probabile che io mi sia sbagliato, però ho voluto descrivere questa mia reazione, per far riflettere tutti coloro che col pensiero hanno subito condannato al massimo della pena la sciagurata omicida.
Attilio Doni