CuChina

CuChina? No, preferisco vivere. Una riflessione del markettiano Cosmo de La Fuente, polivalente, uomo di spirito e pizzetato mento, biro di Tormento

Di Cosmo de La Fuente
venerdì 13 aprile 2007.
 

Cucina cinese? No grazie, preferisco vivere. La cucina cinese è una vera porcheria, almeno quella che viene proposta in Italia dai vari ristoratori cinesi. Non parlo soltanto della risaputa scarsissima igiene che regna nella quasi totalità dei ristoranti, tranne alcune eccezioni il lavoranti non rispettano la minima regola d’igiene e sovente vi sono parassiti, scarafoni e topolini che si rincorrono felici e indisturbati tra i piedi di cucinieri e cuciniere sdentanti e maleodoranti. La cucina di questo tipo, oltre ad essere fritta e rifritta in olio stantio, contiene quantità industriali di glutammato di sodio, un esaltatore di sapidità, di gusto, che poco per volta distrugge le viscere dei consumatori abituali. E’ vero, costa un po’ di meno, ma ne vale la pena? Io ci penserei due volte prima di portare i miei bambini a mangiare cibo cinese. Lasciamo il discorso dei loro gelati fritti e del riso conservato in frigorifero per intere settimane e passiamo al discorso sui recenti fatti di Milano che hanno risvegliato in me il naturale fastidio che provo per quelle persone, tra cui molti cinesi, che pensano esclusivamente a far soldi e commercio senza curarsi minimamente di qualsiasi regola. La paura del mondo arabo ci ha distratti dalla vera calamità dell’occidente, la Cina, che, poco per volta, si spartirà il resto del mondo. Non dovrebbero esistere delle China Town italiane, questa non è una succursale della Cina e non vedo perché debbano commerciare, spesso illegalmente, sul territorio italiano arrogandosi il diritto di contestare la nostra legge. Avete mai visto un lavoratore non cinese all’interno dei negozi e dei ristoranti da loro gestiti? C’è addirittura chi sostiene che i morti li facciano sparire per evitare di spendere soldi per i funerali e per riutilizzare i documenti, ma, per non generalizzare, vorrei dire che la maggior parte dei cinesi che vivono in Italia non si fermano di fronte a nulla pur di far soldi. Credo che non si debba accettare tutto questo e che occorra tenere alta la guardia.

Cosmo de La Fuente

www.familiafutura.blogspot.com


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