Politica

Governo, Marini e Bertinotti da Napolitano

I leader delle due coalizioni e dei partiti maggiori saranno ricevuti dal capo dello Stato nella giornata di domani
giovedì 22 febbraio 2007.
 

Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Al via questa mattina in forma ufficiale le consultazioni (il calendario) del capo dello Stato per la soluzione alla crisi di governo, apertasi ieri con la sconfitta dell’esecutivo in aula al Senato e le conseguenti dimissioni di Prodi.

In mattinata al Quirinale soltanto i presidenti di Senato e Camera Franco Marini e Fausto Bertinotti. Marini è giunto intorno alle 10.30 e al termine dell’incontro ha augurato "buon lavoro a tutti". Lo stesso augurio fatto da Bertinotti poco dopo.

Le consultazioni riprenderanno nel pomeriggio, con i colloqui con i presidenti dei gruppi parlamentari misti del Senato e della Camera e con le rappresentanze dei gruppi numericamente minori, mentrei leader delle due coalizioni e dei partiti maggiori saranno ricevuti sul Colle dal capo dello Stato soltanto nella giornata di domani, prima dei tre ex presidenti della Repubblica, che chiuderanno ufficialmente le consultazioni. Un giorno in più, quindi, rispetto al previsto per mettere a fuoco possibili soluzioni per la crisi di governo.

Le consultazioni riapriranno alle 9 con il gruppo della Dc-Ps e Dc-Pri-Mpa. A partire dalle 10 sarà la volta delle quattro formazioni del centrodestra: prima la Lega Nord, quindi l’Udc, An e Forza Italia, a distanza di mezz’ora l’uno dall’altro. A mezzogiorno salirà sul colle la Rosa nel Pugno e poi l’Udeur

I colloqui con il presidente Napolitano proseguiranno quindi a partire dalle 16 con, nell’ordine, Italia dei Valori, Pdci, Verdi, Rifondazione Comunista e l’Ulivo: i rappresentanti Ds e Margherita saranno dunque ricevuti congiuntamente facendo parte di un unico gruppo parlamentare. A chiudere la tornata delle consultazioni, dalle 19 alle 20, saranno i tre ex capi dello Stato Francesco Cossiga, Oscar Luigi Scalfaro e Carlo Azeglio Ciampi.

Intanto si registra lo ’strappo’ tra Verdi e Pci. Domani i due partiti andranno dal Capo dello Stato separatamente, nonostante la loro rappresentanza parlamentare al Senato sia unica. Una richiesta, a quanto si apprende, fatta esplicitamente dal Sole che ride che intende così offrire al Quirinale una valutazione più chiara della sua posizione, diversa da quella dei Comunsti italiani anche nella articolazione del voto.

’’C’è una esigenza di smarcamento dei Verdi - dice un autorevole esponente del partito di Alfonso Pecoraro Scanio - Certo, il gruppo al Senato resta unico, è prematuro parlare di cose diverse, ma noi vogliamo marcare la differenza dalla sinistra radicale e una maggiore autonomia ambientalista rispetto ai partiti comunisti. Questo è un primo passaggio importante’’.

Al Quirinale, quindi, dovrebbero salire il capogruppo alla Camera Angelo Bonelli e il senatore Natale Ripamonti. Forse accompagnati dal segretario Alfonso Pecoraro Scanio. Non a caso, ieri, tra gli esponenti verdi c’era chi teneva precisare che il Sole che ride era riuscito a far rientrare tutti i dissidenti, mentre il gruppo aveva da fare i conti con l’irriducibile Fernando Rossi.

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