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Roma: Celio. Il restauro della "CAPPELLA SISTINA DEL DUECENTO", nel Monastero dei Santi Quattro Coronati, è finito. Grande la sua importanza culturale ed artistica. Un risultato eccezionale: una meraviglia !!!

martedì 5 dicembre 2006.
 


AL CELIO LA SISTINA DEL DUECENTO*

ROMA - Un ritrovamento eccezionale, una lacuna che finalmente si colma nello studio della pittura medioevale italiana, in un secolo che per tradizione ha sempre parlato toscano. Ora, il restauro del ciclo di affreschi dell’Aula Gotica nel Monastero dei Santi Quattro Coronati del Celio, definita ’la Cappella Sistina del Duecento’, getta nuova luce sul ruolo giocato da Roma nella rivoluzione artistica del XIII secolo, culminata nello splendore di Assisi.

Presentato alla stampa dal ministro dei Beni-attività culturali Francesco Rutelli, l’intervento di restauro è iniziato nel 1997. C’é voluto infatti un duro, attento lavoro di bisturi per descialbare 830 metri quadrati di tempera azzurro-lilla e far ricomparire un magnifico ciclo di affreschi che testimonia la grandezza della pittura romana nella prima metà del ’200. Tempi resi ancora piu’ lunghi dagli impicci amministrativi e dai ritmi lenti del monastero di clausura, che ospita questo nuovo capolavoro dell’arte, rimasto sconosciuto per ottocento anni.

"Un itinerario dello spirito, che passa dalla meraviglia dei colori per arrivare alla bellezza dello spirito", ha detto Madre Rita Mancini, priora del monastero eccezionalmente intervenuta alla presentazione, che, nel chiuso del convento, lontano da occhi indiscreti e dalla stampa, ha donato al ministro le arance dell’orto e offerto un coro di musiche duecentesche eseguito dalle sue consorelle.

Eppure, nonostante tanta semplicità e secolare riservatezza, il parterre di questo evento era di tutto rispetto, con il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi seduto in prima fila ad applaudire la sorella Andreina ("una rivincita in casa Draghi", ha chiosato Rutelli), la direttrice dei lavori di restauro, che per prima ha intuito cosa nascondesse l’intonaco e in dieci anni non ha mai mollato la presa. Fino alla conclusione del restauro e alla pubblicazione del bellissimo catalogo sponsorizzato da Dexia-Crediop.

Il restauro del ciclo di affreschi è stato invece finanziato interamente dal ministero dei Beni culturali, per restituire "uno dei luoghi più belli del mondo - ha detto Rutelli - per stratificazione storica, artistica, architettonica".

Andreina Draghi ha ricordato invece la grande emozione provata quando sotto i primi tasselli di pulitura sono emersi immediatamente i meravigliosi colori e il perfetto stato di conservazione delle pitture. Eseguite, ha aggiunto lo storico dell’arte Francesco Gandolfo, intorno al quarto o quinto decennio del XIII secolo, tanto da "costituire il riscontro romano del grande ciclo di affreschi di Anagni". Gli studiosi, ha spiegato, si erano sempre chiesti perché Roma non conservasse tali testimonianze. Ora nel monastero del Celio c’è una risposta cercata da secoli, capace di documentare la presenza di importanti commesse e artisti eccelsi anche nella città eterna.

Ma il rilievo degli affreschi dei Santi Quattro Incoronati è dovuto soprattutto alla loro dimensione iconografica, ha sottolineato Gandolfo, che è di tipo intellettualistico, enciclopedico, allegorico, essenzialmente laico. Ad essere esaltate sono le virtù e in particolare la Giustizia, quella papale, in una sorta di risposta agli affreschi della Porta di Capua, commissionata dall’antagonista per eccellenza, l’imperatore Federico II.

Dalla finitezza dell’uomo all’ordine divino che governa l’universo, i dipinti si sviluppano in un susseguirsi di bellissime scene, eseguite, ha detto Draghi, dal Terzo Maestro di Anagni, pittore di grande forza espressiva, dal linguaggio complesso e stratificato, ricco di suggestioni nordiche e di punti di riflessioni sull’arte classica. Forse Cimabue, nella sua visita romana, era venuto ad ammirare proprio questo suo capolavoro.

SISTINA DEL DUECENTO - 34.3 Kb

SISTINA DEL DUECENTO


* ANSA » 2006-12-05 18:21

-  Per aggiornamenti, vedi:www.aulagoticasantiquattrocoronati.it.


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