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BANDIERE DELLA PACE alla Base Nato di Montevergine (Av). Un’azione simbolica del Centro sociale “Depistaggio” di Benevento, e un omaggio alla lezione evangélica di TOLSTOJ (con un saggio di Franco Toscani).

Insieme al deputato Francesco Caruso e a don Vitaliano Della Sala
mercoledì 19 luglio 2006.
 

Bandiere della pace sui radar della base nato di montevergine per protestare contro i finanziamenti alla guerra in afghanistan

-  Comunicato Stampa
-  del Centro sociale “Depistaggio” di Benevento *

Questa mattina, insieme al deputato Francesco Caruso e a don Vitaliano Della Sala, nella giornata in cui in Parlamento si discute sull’ennesimo finanziamento alle truppe militari italiane presenti in Afghanistan, siamo entrati, invadendola simbolicamente, nella base Nato di Montevergine (Av), per sottolineare la nostra contrarietà alla guerra.

Denunciamo la disumanità di quei politici sempre pronti a giustificare i conflitti. Soprattutto denunciamo l’ipocrisia di quei politici che fino a che erano all’opposizione gridavano contro le guerre di Berlusconi, mentre le giustificano ora che Berlusconi non è più al potere: come se una guerra è accettabile o meno, dipende da chi la combatte e da chi la dichiara e la porta avanti. Per quanto ci riguarda è squallido non dire che la guerra è una spaventosa aberrazione, sempre!

Nel riaffermare il nostro NO alla guerra “senza se e senza ma”, invitiamo i parlamentari di sinistra a votare contro il rifinanziamento delle truppe in Afghanistan, di votare contro la guerra.

Ai politici che voteranno si, facendo appello alla propria coscienza a ad un presunto impegno morale nei confronti della coalizione, dedichiamo le parole di Tolstoj in Promemoria del soldato: “Tu sei soldato, ti hanno insegnato a sparare, a trafiggere, a marciare (...); forse sei anche stato alla guerra e hai fatto la guerra contro i turchi e i cinesi, obbedendo a tutto quello che ti veniva comandato; non t’è nemmeno mai venuto in mente di chiederti se fosse giusto o sbagliato quel che facevi. (...) Ti hanno sempre fatto credere che tu non sei responsabile di quello che può avvenire in conseguenza del tuo sparo. Ma tu sai che quella persona che cadrà dopo il tuo sparo, inondandosi di sangue, sarà stata uccisa da te e da nessun altro, e sai che potresti non sparare, e che allora quella persona non verrebbe uccisa. (...) E perciò, se vuoi davvero agire da uomo, quel che devi fare è una cosa sola: gettar via da te il nome di soldato, che è vergognoso, e star pronto a sopportare tutte le sofferenze che poi ti faranno patire per questo”.

E chi arma la mano dei soldati, come faranno i parlamentari votando si, è ancora più responsabile di loro!

Montevergine, 19 luglio 2006

Centro sociale “Depistaggio” di Benevento


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www.ildialogo.org, Mercoledì, 19 luglio 2006


GANDHI di F.co Toscani
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