Mafiopoli calcistica

Clamoroso: indagini Figc, è Francesco Saverio Borrelli il capo dell’ufficio preposto. Comincia per il calcio l’era di "Piedipuliti"

L’ex procuratore generale di Milano prende il posto del Generale Italo Pappa: ’’Troppo presto per poter esprimere giudizi’’
martedì 23 maggio 2006.
 

Roma, 23 mag. (Adnkronos/Ign) - Il nuovo capo dell’Ufficio Indagini della Figc è Francesco Saverio Borrelli. ’’Il prof. Guido Rossi, nella sua qualità di Commissario Straordinario della Figc - si legge in una nota della Federcalcio - ha nominato il dott. Francesco Saverio Borrelli Capo Ufficio indagini della Federcalcio. Il prof. Rossi ringrazia personalmente e a nome della Figc il dott. Borrelli per aver accettato l’incarico’’. Borrelli, ex procuratore generale di Milano ed ex capo del pool di milanese Mani Pulite, prende il posto del Generale Italo Pappa.

Dopo 14 anni, quindi, da Mani pulite a ’piedi puliti’. Ora, con una risata, il neo-capo Ufficio Indagini della Figc all’ADNKRONOS confessa che ’’sì, forse si può anche parlare di ’piedi puliti’. In ogni caso - aggiunge Francesco Saverio Borrelli - è per me, in questo momento, ancora troppo presto per poter esprimere giudizi’’. Certo, prosegue l’ex procuratore capo, ’’per me è stata una vera sorpresa l’affidamento di questo incarico. Non mi aspettavo certo una cosa del genere: vediamo ora come devo muovermi. Prima di tutto dovrò prendere contatti con il mio nuovo ufficio, conoscere la realtà, esaminare le carte, andare a Roma ma, ripeto, per ora non posso ancora dire nulla in proposito’’.

Intanto, per quanto riguarda il lavoro dei magistrati, la Procura di Torino indaga su 41 contratti di giocatori nell’ambito dell’inchiesta sul falso in bilancio aperta nei confronti dei manager juventini Antonio Giraudo e Luciano Moggi.

Non solo. La documentazione amministrativa relativa ad alcuni calciatori che in passato hanno militato nella Torres e già di proprietà della Juventus F.C. Spa è stata acquisita questa mattina dai finanzieri del Comando Nucleo Provinciale di Polizia Tributaria di Sassari che, su disposizione del procuratore aggiunto di Torino Bruno Tinti, che coordina una delle inchieste in corso sul mondo del calcio, hanno eseguito un’ispezione nei confronti della Polisportiva Sassari Torres Spa. La documentazione acquisita, che sarà posta al vaglio dell’Autorità Giudiziaria inquirente, riguarda i giocatori Marco Gorzegno, Rudy Nicoletto e Luigi Lavecchia.

Complessivamente le società professionistiche e dilettantistiche alle quali le Fiamme gialle stanno chiedendo documentazione sono 71.

Sul fronte del presunto giro di scommesse irregolari, poi, i pm torinesi prevedono nuovi interrogatori. L’inchiesta vede coinvolti 4 calciatori, tra cui il portiere della Nazionale Gianluigi Buffon. I pm Giancarlo Avenati Baffi e Marco Gianoglio sentiranno 2 dei 4 indagati dalla Procura di Parma accusati di aver svolto l’attività di allibratori non autorizzati. Già ieri i magistrati avevano interrogato gli altri due indagati nell’inchiesta di Parma, Alessandro Brignoli, amico di Buffon, e Paolo Pelizzoni, titolare di un Internet Point che, secondo le accuse, avrebbe agito da bookmaker senza autorizzazione. Accusa che Pelizzoni ieri ha respinto dichiarando di non avere mai organizzato o raccolto scommesse ed escludendo anche che Buffon avesse mai puntato su partite del campionato di calcio italiano. I pm torinesi intendono sentire anche un legale rappresentante del sito Internet di scommesse, in questo caso autorizzato, utilizzato dagli indagati.

Mentre la Procura di Napoli sta per inviare alla Procura della Repubblica di Roma i risultati di un lavoro investigativo che farà luce sugli autori della violazione del segreto investigativo in merito alle indagini relative al condizionamento del campionato di Serie A. Dal canto suo, la Procura di Roma, da qualche giorno, ha già avviato un procedimento contro ignoti avendo competenza in relazione al luogo della consumazione del reato.

Per quanto riguarda la posizione del Milan, ’’non ci sono elementi particolari o nuovi rispetto a quanto già riferito nei giorni scorsi. Nella migliore delle ipotesi il coinvolgimento formale del Milan è frutto quanto meno di un equivoco. Dico formale, e lo sottolineo, perché dal punto di vista sostanziale al Milan oggi niente può essere imputato’’. E’ quanto sottolinea l’avvocato della società Leandro Cantamessa, ribadendo la posizione del club.

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