Ndranghetuzza

http://www.ndrangheta.it: lezione numero 1: "Tempo e usura"

martedì 6 marzo 2007.
 

Lezione della prof.ssa Cornelia Spaparanzata, ordinario di Ndranghetologia comparata nell’Università della Sialvezza.

Premessa

Per essere un degno esponente della Ndrangheta, bisogna necessariamente rapportarsi con l’antico istituto dell’usura. Esso qualifica la personalità del soggetto ndranghetoso e deve caratterizzarne l’azione. In termini più chiari, non si può appartenere alla Ndrangheta se non si è, in primo luogo, usurai. Occorrerà procedere progressivamente, cominciando con tassi fuori legge relativamente bassi e, via via, aumentarli spropositatamente. I tempi di restituzione delle sommette anticipate saranno inversamente proporzionali agli interessi illegali applicati sulle medesime.

Che cosa è la legge? Essa non può che considerarsi un errore dell’uomo, da che nulla di ciò che pretende di disciplinare può essere regolato coi meccanismi irreali concepiti da organi democratici dello Stato. Esso stesso, lo Stato, deve necessariamente, e non v’è ragione per ritenere il contrario, risultare subordinato alla Ndrangheta, la quale oggi si può pregiare di eccellentissimi risultati, ottenuti con la rigida osservanza dei princìpi su cui si fonda la scienza ndranghetosa. Dal freno alle istitituzioni alla paralisi totale della politica, a partire dalla Calabria. Se non avessimo fatto fuori Francesco Fortugno, non avremmo potuto proseguire la nostra azione di purificazione dell’ambiente, in cui non debbono rimanere potenziali disturbatori.

Principio di tutta l’opera d’uno ndranghetoso tipo deve essre l’usura. Essa deve per forza sostanziarsi nella violenza psicologica verso i debitori e, ordinariamente, deve prevedere sanzioni inevitabilmente fisiche verso quanti non intendono collaborare col piano finanziario generale stabilito per le attività splendidamente illecite di tutta l’organizzazione.

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