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ITALIA. UN BUON SEGNALE. Veltroni licenzia il capo dei vigili della Capitale. Giovanni Catanzaro ha abusato di un permesso per disabili, perso da un’anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta - a cura di pfls

domenica 25 novembre 2007.
 
[...] La decisione, secondo quanto si apprende in Campidoglio, è stata presa dopo la denuncia pubblicata oggi da "Il Messaggero", secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un’anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in via della Croce, nel centro di Roma, nella serata di venerdì [...]


-  Revocato l’incarico al comandante Giovanni Catanzaro
-  Avrebbe utilizzato il documento perduto da un’anziana signora

-  Roma, Veltroni licenzia il capo dei vigili
-  Posteggio abusivo con permesso per disabili

La sua auto personale lasciata in zona rimozione forzata

ROMA - Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha deciso di revocare l’incarico al comandante dei vigili urbani della capitale Giovanni Catanzaro.

La decisione, secondo quanto si apprende in Campidoglio, è stata presa dopo la denuncia pubblicata oggi da "Il Messaggero", secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un’anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in via della Croce, nel centro di Roma, nella serata di venerdì.

* la Repubblica, 25 novembre 2007.


Sul tema e sulla logica generale del caso, nel sito, si cfr.:

La Repubblica della "penisola dei famosi" e un Parlamento che canta: "Forza Italia"!?


Ansa» 2007-11-25 18:11

VELTRONI RIMUOVE COMANDANTE DEI VIGILI URBANI

ROMA - Il sindaco di Roma Walter Veltroni ha deciso di revocare l’incarico al comandante dei vigili urbani della capitale Giovanni Catanzaro. La decisione, secondo quanto si apprende in Campidoglio, e’ stata presa dopo la denuncia pubblicata da ’’Il Messaggero’’, secondo cui Catanzaro ha usato un permesso per disabili, perso da un’anziana signora, per parcheggiare la sua autovettura personale in divieto di sosta con rimozione forzata in via della Croce, nel centro di Roma, nella serata di venerdi’.

A RISTORANTE CON PERMESSO DISABILI

Il rimosso comandante dei vigili urbani della della Capitale, Giovanni Catanzaro, secondo quanto riferisce oggi il quotidiano ’Il Messaggero’, la sera di venerdì scorso aveva parcheggiato la sua automobile, un’ Alfa Romeo, in via della Croce, vicino a piazza di Spagna, in una zona di rimozione forzata, per recarsi al ristorante. Sul cruscotto dell’autovettura, secondo quanto documentato anche con foto dal servizio giornalistico, era esposto un permesso di accesso per disabili che risulterebbe intestato ad una signora di 86 anni. Il permesso, sostiene il giornale, è stato rilasciato dal comune di Roma con n.69221R, ma non è valido perché ci sarebbe la denuncia di smarrimento della legittima intestataria e comunque non riporta la targa dell’auto di Catanzaro.

Catanzaro, da oltre un anno comandante del corpo di polizia municipale della Capitale, composto da circa 6.500 persone, era entrato nel Corpo nel 1975, comandando diversi Gruppi: il XII, XIII, XIV, il Gruppo intervento traffico (Git) e, per oltre vent’anni, ha guidato il Gruppo più importante di Roma, quello del centro storico. Prima di assumere l’incarico di comandante é stato per quattro anni vice comandante con delega ai grandi eventi. Catanzaro era subentrato al precedente comandante Aldo Zanetti nel maggio 2006.

COMANDANTE, E’STATA UNA LEGGEREZZA

ROMA - ’’Si e’ trattato di un atto di superficialita’, non mi sono reso conto che il permesso per disabili esposto era quello scaduto che per errore la mia compagna aveva utilizzato lo stesso giorno per accompagnare l’anziana madre, titolare regolare di tale permesso, a fare delle visite. Su questo e’ stata costruita una caccia alle streghe’’. Cosi’ si difende il comandante dei vigili urbani di Roma, Giovanni Catanzaro, che dice ’’ho agito in buona fede’’. Catanzaro si dice ’’sereno’’ perche’, spiega, ’’il permesso scaduto di validita’, che per errore era stato lasciato sul cruscotto dell’auto al posto di quello valido, anch’esso all’interno dell’auto, era facilmente riconoscibile dalla data. E io - aggiunge - non avevo alcun interesse a portarmi un permesso, che tra l’altro non mi serviva visto che dopo le 20 l’accesso a quella strada era libero’’. Per Catanzaro ’’la buona fede e’ evidente, perche’ chiunque si accorgerebbe, un vigile, un ausiliario del traffico, che il permesso aveva la data scaduta’’.


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