Editorialazzo

San Giovanni in Fiore: Pinuzzu, Maruzzu e lu vullu ra sanità

Belcastro, ’u spitale e il Matrix casalingo dopo il 92%
mercoledì 13 luglio 2016.
 

La sanità è il primo, enorme problema di cui deve occuparsi l’esecutivo del Comune di San Giovanni in Fiore e l’intera assemblea dei consiglieri. La ragione è una: il municipio può essere il solo baluardo a difesa dell’ospedale e della medicina del territorio. Infatti il governatore regionale Mario Oliverio, originario del luogo, vuole mantenere il silenzio e non disturbare i due commissari per il rientro dal disavanzo sanitario della Calabria, Massimo Scura e Andrea Urbani.

Ciò è vero e certo: il governatore non ha mai impugnato presso il Tar i provvedimenti commissariali che ha definito clientelari, né, soprattutto, i decreti sulla rete dell’assistenza ospedaliera, per il penultimo dei quali, il numero 30 del 2016, in «zona Cesarini» ha presentato ricorso straordinario al capo dello Stato, che per statuto non è sovrapponibile alla giustizia amministrativa.

Oliverio ha interrotto l’immobilismo annuale perché colpito dalla piazza che il Movimento 5 stelle ha riempito a Lamezia Terme lo scorso 26 giugno. Sono un segnale limpido le cinquemila persone che per ore hanno seguito gli interventi sulla sanità calabrese di Luigi Di Maio e colleghi sotto il palco della manifestazione, unite da un entusiasmo palpabile, forte e rumoroso.

Il governatore ha perciò compreso che il lungo equilibrismo in materia sanitaria non gli è valso a nulla, se non a garantirsi una tolleranza della struttura commissariale per talune nomine illegittime e per le leggi regionali dell’ultimo aprile sui commissari delle aziende sanitarie e sugli studi dentistici, che il governo centrale ha impugnato per manifesta incostituzionalità.

Atteso che Oliverio ha badato alla poltrona evitando di fronteggiare il premier Renzi e le relative conseguenze, se il municipio di San Giovanni in Fiore non lotta per i servizi sanitari significa che ne accetta lo smantellamento, in atto col federalismo del 2001.

Per anni la politica nostrana si è divisa sulla ragione di partito, obbedendo d’ufficio alla logica del divide et impera , con cui i proprietari della moneta (europea) hanno ottenuto la frammentazione culturale, civile e sociale per ingabbiare il popolo, levargli diritto, sovranità, diritti e speranze.

Abbiamo assistito, terzi, alle scaramucce perpetue tra guelfi e ghibellini 2.0 della provincia dell’Impero, ai loro rigurgiti su Facebook e insieme alla pubblicazione compulsiva di link a pezzi di parte, mentre da Roma si disponevano tagli diretti, micidiali e indiscussi ai servizi sanitari, motivati col «ce lo chiede l’Europa».

Questa visione d’insieme non l’accetta la maggioranza consiliare, passiva rispetto alle iniziative del sindaco Belcastro, né la giunta comunale, che gli ha delegato ogni attività.

Così è accaduto che l’assessore al Turismo, Antonio Nicoletti, sia scomparso nel buio per l’assegnazione della raccolta differenziata, muto consegnando la delega all’Ambiente. Ed è successo che all’assessore alla Cultura, Milena Lopez, sia bastato incensare come il presidente del Consiglio comunale, Domenico Lacava, l’inefficace diplomazia del sindaco in fatto di sanità: gli incontri a catena col dg dell’Asp di Cosenza, col delegato governativo Scura, col dg del dipartimento regionale di competenza, Riccardo Fatarella, e le telefonate coi vari dirigenti cosentini, da cui non è uscito nulla. Per il resto Lopez e Lacava hanno atteso Godot, nello specifico. Al pari degli altri sodali.

Davanti all’amputazione finale delle membra dell’ospedale, compresa la ginecologia col trasferimento d’imperio delle ostetriche, i successi irreali che il sindaco si attribuisce e l’appoggio interessato dei suoi offendono la comunità tutta.

Dopo un anno Belcastro e soci hanno dimenticato la responsabilità correlata al risultato elettorale del 92%. Il sindaco si è chiuso nella sua dimensione virtuale, alla ricerca di «mi piace» sul «libro faccia». Come in un Matrix casalingo.

Emiliano Morrone

emilianomorrone@gmail.com


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