Politica

Sic transit gloria: il giardino dei porci. Storiella misera d’una normale miseria mentale, d’una politica immisericordiosa e di politici miserabili. Follie dell’imbecille Emiliano Morrone, al solito, su casi nazionali e florensi. La morte della Voce di Fiore come inizio del trionfante idiotismo postmoderno

venerdì 7 aprile 2006.
 

Datemi dell’idiota, così mi sentirò più vicino a Prodi. Datemelo forte, in coro, come siete soliti. Così mi sentirò berlusconiano e potrò accusare complotti e mistificazioni. Ora che sono idiota e protagonista, non mi resta che dire. Tutti lì, in attesa della fine della Voce, dell’ultima esalazione, un universo, piccolo, di sostenitori autentici e nemici mascherati. Ne abbiamo aperto di pagine e ne abbiamo lanciato appelli, campagne, iniziative. Lo abbiamo fatto consapevoli dei nostri limiti, limiti pazzeschi. Ma non abbiamo ceduto a tentazioni e corteggiamenti. Siamo davvero dei coglioni, in piena regola. Non tanto perché abbiamo espresso, come i nostri sinceri paradigmi, Mieli su tutti, la nostra preferenza per la coalizione delle tasse, della confusione e della trasgressione. Siamo quel che siamo perché non abbiamo chiesto i conti.

Continua nel pomeriggio, cogli ultimi aggiornamenti lasaliani e la benedizione alla città e al mondo (di Internet).

E M


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