Elezioni comunali

San Giovanni in Fiore sceglie il cambiamento. Un plebiscito contro la classe dirigente tradizionale

Che inizi una nuova epoca in cui non dobbiamo più partire per necessità; una città diversa dove gli uomini e le pietre possano trovare armonia e prendere forma i linguaggi, le funzioni e gli interessi di tutti!
giovedì 15 aprile 2010.
 

San Giovanni in Fiore cambia classe politica. Dopo sessant’anni. Antonio Barile vince le elezioni comunali col 64,48% dei consensi. Sostenuto all’inizio dalla sola lista del Pdl, è stato appoggiato al ballottaggio da Udc, Rinnovamento Democratico e Idv. Un vero e proprio plebiscito. Una vittoria che ricorda l’episodio biblico di Davide e Golia. L’avversario Pino Belcastro del Pd, appoggiato sin dall’inizio da ben sei liste, si è fermato al 35,51%. Bocciato dal popolo che ha visto in lui la continuazione di un’amministrazione fallimentare. Un fatto che avrà ripercussioni nella politica nazionale, essendo San Giovanni in Fiore la città natale del presidente della provicia di Cosenza, on. Mario Oliverio e del deputato della Repubblica, Franco Laratta - i quali hanno sponsorizzato lo sconfitto Pino Belcastro. La città è da oggi pomeriggio in subbuglio. Un corteo a piedi di alcune migliaia di persone per le strade principali fino al palazzo comunale ove il neoeletto sindaco ha parlato da una finestra. La folla è in delirio. Un sindaco voluto dalla gente. Amato. Carismatico. Barile è un politico che fa emozionare, che ha riportato nella politica sangiovannese passione e partecipazione. Da domani la città di Gioacchino volta pagina. Che inizi una nuova epoca in cui non dobbiamo più partire per necessità; una città diversa dove gli uomini e le pietre possano trovare armonia e prendere forma i linguaggi, le funzioni e gli interessi di tutti. Auguri!

Vincenzo Tiano


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