Satira

Calabria, restauro dell’Abbazia florense: tra "Pinocchio" e il silenzio assordante

martedì 12 gennaio 2010.
 

Caso dell’Abbazia florense di San Giovanni in Fiore (Cosenza). L’Autorità di vigilanza sui Lavori pubblici significa, su atto pubblico, che in Comune sono state commesse gravissime irregolarità: direzione dei lavori affidata con delibera di giunta municipale a tre professionisti e senza una procedura di evidenza pubblica, restauro del monumento, finanziato con fondi europei, mancante a tempo debito dei pareri delle soprintendenze.

L’Abbazia florense, simbolo dell’"utopia della giustizia" in questo mondo, dell’abate Gioacchino da Fiore (1135-1202), è stata sequestrata, nella parte interessata dai lavori e da scavi archeologici, dalla Procura della Repubblica di Cosenza. Due interrogazioni parlamentari, di deputati del Pdl e del Pd, non sono valse a sbloccare la situazione. Direttori dei lavori e responsabile unico del procedimento sono indagati per danni dalla Procura di Cosenza. Il finanziamento europeo è stato sospeso dalla Regione Calabria. L’appaltatore ha investito il Tribunale civile di Cosenza, chiedendo al Comune un risarcimento milionario, e in Comune si nega tutto ciò.

Nella foto, col naso allungato il sindaco Antonio Nicoletti; da sinistra, in alto, gli assessori Giuseppe Lammirato (Bilancio), Tonino Candalise (Sanità), Pierino Lopez (Lavori pubblici), Aldo Orlando (vicesindaco, è quello su cui c’è scritto "NON PARLO") e Attilio Mascaro (Urbanistica, è l’ultimo in basso).


Rispondere all'articolo

Forum