Il mio amico Salvatore Borsellino - che, nella seconda edizione di "La società sparente" (Neftasia, Pesaro 2007), ho definito quale punto di riferimento per i giovani dell’antimafia - ha creato una bellissima comunità virtuale ma concreta sul suo sito, "19 luglio 1992".
Ogni giorno, in questo suo spazio di democrazia, impegno civile e informazione autentica, tanti, soprattutto ragazzi, dicono la propria e testimoniano una grande partecipazione rispetto a quanto in Italia avviene sul fronte della giustizia.
Si tratta di coscienze animate dalla voglia di cambiare. Salvatore ci ha uniti: ognuno con una situazione, un peso, una storia, una speranza, un talento.
La rete è per davvero il luogo dove i confini si abbattono e si superano le barriere di identità convenzionali e inutili; è il luogo del confronto, della denuncia, della proposta e dell’incontro. Della solidarietà e del sostegno reciproco.
Ho deciso quindi di pubblicare su "la Voce di Fiore" una notizia data recentemente da Salvatore. Spero che serva anche ai nostri lettori a meditare sulla forza di Internet e sulla sua capacità di favorire preziose relazioni umane.
Emiliano Morrone, 15 marzo 2008
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Stamattina alle 6 (13 marzo, ndr) il papà di Desiree ha smesso di lottare contro il male che lo aveva aggredito ed è andato a riposare. Prima che se ne andasse Desiree gli ha chiesto di salutargli Paolo quando lo avrebbe incontrato e di sicuro adesso saranno insieme e insieme potranno vegliare sulla sua bambina che ora dovrà diventare grande più in fretta e dovrà mantenere la sua promessa di studiare per diventare Magistrato e sconfiggere quell’altro male che ha aggredito e sta tentando di distruggere il nostro paese. Forza Desiree, tira fuori le unghia e dimostra al tuo papà cosa sai fare. Lui sarà orgoglioso di te e riderà felice insieme a Paolo il giorno che quest’altro cancro, al contrario di quello che ha portato via il tuo papà, sarà finalmente sconfitto.
Salvatore Borsellino, su "19 luglio 1992"