Politica

Calabria: San Giovanni in Fiore, Marco Militerno, consigliere comunale che porta la voce degli emigrati, risponde al sindaco, che ha offeso il direttore di "la Voce di Fiore"

venerdì 14 marzo 2008.
 

Le parole di replica del sindaco Nicoletti, contro il Direttore della Voce di Fiore, ancora una volta mortificano, in modo vergognoso, gli emigranti della città.

La verità, a proposito di questo termine così abusato nella replica del sindaco, è che sono migliaia gli emigranti di San Giovanni in Fiore che ogni giorno devono lottare contro condizioni sociali ed economiche avverse e che devono rimboccarsi le maniche, quotidianamente, per integrarsi in un contesto sociale nuovo dove spesso ci si scontra anche con pregiudizi di tipo razziale; da me i calabresi vengono chiamati maruchein (marocchini), per non dire sottosviluppati e culturalmente inferiori!!

Tutto ciò grazie ad una pluriennale politica di immobilismo ed inefficienza amministrativa che il sindaco, oggi, ben rappresenta.

Accusare Morrone come un perditempo che ...”da fuori pontifica su tutto, senza mai essersi impegnato concretamente per dare segnali di cambiamento” e via sproloquiando, è atto vile ed esecrabile, oltre che assurdo ed inverosimile.

Occorre ricordare a chi getta tanta infamia su gente come Morrone, che così si offende la vasta diaspora di sangiovannesi sparsa per il mondo che, anziché interessarsi di tanti altri argomenti o passatempi molto più frivoli e leggeri, scrivono e denunciano ciò che non va nella propria terra d’origine, spesso anche proponendo idee per cambiare e migliorare.

L’emigrazione è la vergogna che pesa sulle coscienze di tanti politici di questo mondo, specie di quelli calabresi, che per decenni non hanno fatto nulla per arrestare un incessante esodo di braccia e di intelligenze.

Si vergogni e faccia ammenda chi non perde occasione di offendere l’emigrante che vuole partecipare, da ogni angolo del mondo, al riscatto della terra natìa.

Marco Militerno (Vattimo per la città)


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