Calabria

Grave denuncia di Giacomo Mancini, che riterrà responsabili morali per eventuali danni da minacce mafiose i politici Adamo, Bruno, Perugini, Ambrogio, Guccione e Covelli.

giovedì 11 ottobre 2007.
 
(ANSA) - ROMA, 10 OTT - «Considererò responsabili morali delle conseguenze negative per la mia persona chi, a cominciare dai signori Adamo, Bruno, Perugini, Ambrogio, Guccione e Covelli, quotidianamente innesca un clima infame contro chi si impegna a far prevalere la legge dello Stato in Calabria». Lo ha detto nell’Aula della Camera il deputato della Rosa nel pugno Giacomo Mancini denunciando di essere oggetto, con altri esponenti del suo partito, di minacce mafiose. Intervenendo in coda al question time, Mancini ha denunciato la «campagna di odio» di cui si ritiene vittima con altri esponenti del suo partito. «Ho subito intimidazioni e minacce - spiega - perchè colpevole di combattere una battaglia politica e parlamentare contro l’illegalità. Sono stato avvicinato da un direttore di giornale calabrese che mi ha detto di parlare a nome di un uomo di governo che, a sua detta, mi avrebbe fatto pagare le mie battaglie contro il malaffare e l’antipolitica. Mi raggela il fatto che il viceministro degli Interni Marco Minniti non abbia ancora preso le distanze dal clima infame orientato dai Ds». Mancini ha ricordato di aver rinunciato alla vigilanza dinamica cui era stato sottoposto dal questore e dal prefetto di Cosenza. «Continuo a non chiedere nulla - ha detto - a tutela della persona mia e dei miei familiari; chiedo solo di poter continuare a lottare contro il crimine ed alla collusione istituzionale che in Calabria lo alimenta». «Se cadrò vittima della violenza delle cosche o di macchinazioni di settori dello Stato ad esso contigui - ha ammonito - considererò responsabili morali delle conseguenze negative per la mia persona chi, a cominciare dai signori Adamo, Bruno, Perugini, Ambrogio, Guccione e Covelli, quotidianamente innesca un clima infame contro chi si impegna a far prevalere la legge dello Stato in Calabria». Il presidente della Camera Fausto Bertinotti ha detto di «non essere in grado di valutare nè di intervenire» sulle «affermazioni politiche» di Mancini, e di aver chiesto al ministro dell’Interno «un supplemento di indagine e assicurazioni sulla incolumità personale e psicologica» del parlamentare della Rnp. Le persone cui ha fatto riferimento Mancini nel suo intervento alla Camera sono Nicola Adamo, vicepresidente della Regione Calabria e leader dei Ds cosentini; Franco Bruno, senatore e coordinatore regionale della Calabria della Margherita; Salvatore Perugini, sindaco di Cosenza, della Margherita; Franco Ambrogio, assessore comunale di Cosenza, ex deputato ed ex segretario regionale dell’allora Pci; Carlo Guccione, segretario regionale dei Ds, e Damiano Covelli, capogruppo dei Ds nel Consiglio comunale di Cosenza. FLB 10-OTT-07 17:21 NNN

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