Riflessioni

Ritorna la scuola teologica di Renato Pierri, con una lettera sottile di Elisa Merlo

giovedì 7 giugno 2007.
 

Gentile direttore:

"Sì tu hai plasmato i miei reni, mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Ti rendo grazie perché sono formato in modo stupendo: stupende sono le tue opere!" (Salmo 139, 13 -14); "Luomo, fin dal grembo materno, appartiene a Dio che tutto scruta e conosce, che lo forma e lo plasma con le sue mani, che lo vede mentre è ancora un piccolo embrione informe e che in lui intravede l’adulto di domani..." (Evangelium vitae, n. 61); "Questa vita mortale è, nonostante i suoi travagli, i suoi oscuri misteri...un fatto bellissimo, un prodigio sempre originale e commovente..." (Paolo VI). E il bellissimo prodigio nasce, caro direttore, nell’isola di Manggarai Orientale, nell’arcipelago della Sonda, a circa 1500 chilometri da Giacarta. Lo chiamano Mansur, e cresce bellissimo fino ad otto anni, e mentre passeggia fiducioso nel bosco, un altro prodigio, pure bellissimo nel suo genere, il "drago di Komodo", la più grande lucertola esistente, lunga due metri e mezzo, del peso di un quintale (La Repubblica del 4 giugno), lo azzanna. Mansur, l’adulto di domani intravisto da Dio, muore dissanguato.

Elisa Merlo


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