Appello

BASTA MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO! LA NOSTRA NON E’ UNA REPUBBLICA FONDATA SUL MASSACRO!!! UNA LETTERA DI OTTO ASSESSORI REGIONALI A PRODI E UNA PETIZIONE ON LINE - a cura di pfls

martedì 4 marzo 2008.
 
[...] Crediamo infatti che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro investa, in termini di responsabilità dirette e no, un’ampia pluralità di soggetti, e che per questo motivo sia necessario affrontarlo affiancando all’azione dello Stato la crescita della consapevolezza sociale attraverso il coinvolgimento e l’ascolto delle istanze espresse dalla base popolare che a migliaia si stanno esprimendo sottoscrivendo la petizione. E se l’approvazione del nuovo testo unico sulla sicurezza del lavoro è un’urgenza assoluta, è ora necessaria anche una mobilitazione della coscienza generale del Paese, alla quale siamo impegnati a contribuire [...]

Morti bianche, il sud: «Assumete 1000 ispettori» *

In un altro venerdì nero per gli incidenti sul lavoro (due morti a Brescia, uno nel trevigiano, e un’altro a Taranto), dal sud arriva l’appello per l’assunzione di «mille nuovi ispettori» del lavoro. È questo l’appello contenuto nella lettera-petizione che otto assessori al lavoro delle regioni meridionali, hanno sottoscritto e inviato al Presidente del Consiglio, Romano Prodi. Solo così si potranno ottenere maggiori controlli sui luoghi di lavoro e limitare il numero degli incidenti. «Chiediamo al governo nazionale - ha spiegato l’assessore pugliese, Marco Barbieri - di provvedere all’assunzione di nuovi 1000 ispettori del lavoro, per garantire che la normativa di tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro sia effettivamente rispettata».

All’iniziativa hanno aderito gli assessori al lavoro di Campania (Corrado Gabriele), Lazio (Alessandra Tibaldi), Sardegna (Maddalena Salerno), Calabria (Nino De Gaetano), Puglia (Marco Barbieri), Basilicata (Carlo Chiurazzi, Sicilia (Santi Formica) e Abruzzo (Fernando Fabbiani). La richiesta è fatta dopo la drammatica serie di morti sul lavoro, e dal fatto che la distribuzione degli ispettori del lavoro assunti con il concorso bandito nel 2003 ha visto penalizzate le Regioni meridionali. Gli assessori regionali chiedono anche l’approvazione con la massima urgenza del nuovo testo unico delle norme sulla sicurezza del lavoro, e assicurano l’impegno delle regioni per contribuire alla mobilitazione della coscienza generale del Paese.

C’è anche una petizione online, che si può sottoscrivere sul sito www.obbligoinformativo.it, a sostegno delle richieste degli assessori ha raccolto in tre giorni quasi duemila firme, fra cui quelle del premio Nobel, Dario Fo, della senatrice Franca Rame, dei segretari generali della Cgil, Domenico Pantaleo, della Cisl, Mary Rina, e della Uil, Aldo Pugliese. Si è unito, poi, anche il quotidiano Il Manifesto con Valentino Parlato ed Elio Barba. L’assessore Marco Barbieri, ha espresso fiducia nell’accoglimento della richiesta da parte del governo nazionale, ricordando che «per la Puglia esiste una graduatoria che vede ben cinquantuno idonei che potrebbero essere assunti immediatamente, contribuendo anche alla lotta contro la piaga del lavoro nero».

Dalla Campania giunge il sostegno di Margherita Dini Ciacci, Presidente Unicef così come si schierano a favore dell’assunzione dei mille ispettori anche le piccole e medie imprese con Dario Scalella, presidente di Confapi Campania insieme ad Emilio Alfano, presidente dell’Associazione Piccole Imprese e a Domenico Marzaioli, dirigente di Assoturismo. Anche l’editore e gallerista Franco Riccardo appoggia l’iniziativa insieme all’ex presidente della camera penale di Napoli Domenico Ciruzzi. Completano l’appoggio istituzionale all’iniziativa gli assessori regionali della Campania, Teresa Armato, Ennio Cascetta, Andrea Cozzolino, Marco Di Lello, Luigi Nocera.

Compatta l’adesione di Rifondazione Comunista, con Gennaro Migliore e Giovanni Russo Spena, capigruppo di Camera e Senato, Maurizio Zipponi della segreteria nazionale, Sergio Bellucci presidente cda del quotidiano Liberazione, i consiglieri regionali Antonella Cammardella, Vito Nocera e Gerardo Rosania insieme al senatore Raffaele Tecce, l’assessore al lavoro della Provincia di Napoli Bernardo Tuccillo con il capogruppo Mario Guida e quello del Comune di Napoli Giulio Riccio con il capogruppo Raffaele Carotenuto.

Continuano inoltre a sostenere l’iniziativa docenti e rettori universitari da tutta Italia: Nicola Sannolo, docente di Medicina del Lavoro, Giuseppe Foscari, Anna Maria Valentino, Antonio Acampora. Anche il mondo sindacale non fa mancare il proprio appoggio: da Bari Domenico Pantaleo, segretario generale Cgil Puglia, insieme a Giovanni Sannino, segretario regionale Fillea-Cgil Campania, Pasquale Scuotto, coordinatore patronato Ital-Uil Campania e Gerardo Santoli, segretario provinciale Ugl Costruzioni, Avellino. La società civile, infine, continua a far giungere attestati di grande interesse. Hanno aderito PierGiorgio Taneburgo, frate cappuccino, Bari, Emilio Ferraro, 32 anni, operatore call center, da Roma, Mario Murella, militare, di Ferrara e Giuseppe Faraone, informatico, di Napoli.

Il messaggio arriva anche all’estero. Firmano infatti la petizione anche Valeria Puddu, studentessa a Nottingham e Jacklyn Hicks, artista americana di Palm Harbor in Florida.

* l’Unità, Pubblicato il: 20.04.07, Modificato il: 20.04.07 alle ore 21.03


-  GLI 8 ASSESSORI INVIANO LETTERA A PRODI
-  Gentile Presidente Prodi,

siamo purtroppo di fronte ad una nuova serie di morti sul lavoro.

Sappiamo bene che il Governo sta lavorando alacremente per strutturare un nuovo quadro normativo, capace di affrontare in modo più incisivo il problema degli incidenti sui luoghi di lavoro.

Intanto, però, continua la sequenza di morti bianche, e noi amministratori siamo convinti con Lei che sia necessario affiancare all’azione del Governo un’iniziativa che garantisca l’effettivo rispetto delle norme, infatti la maggior parte degli infortuni si verificano sempre in violazione di legge già esistente.

È dunque necessario potenziare i controlli.

L’ultimo concorso indetto nel 2003 ha portato all’assunzione di 795 nuovi ispettori, con una distribuzione territoriale che ha visto le Regioni del Sud fortemente penalizzate, con soltanto il 10% di posti assegnati e tra l’altro in Campania, dove a gennaio si è svolta la Conferenza Nazionale sulla Sicurezza, non ha avuto nessun ispettore.

Sappiamo quanto occorrano alle nostre terre maggiori controlli, quanto sia necessaria la presenza degli ispettori sul territorio al fine di edificare una diversa cultura del lavoro, che parta dal rispetto delle norme per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. Individuiamo come opportuna, ad esempio, la riapertura dei termini nel concorso, partendo dalla necessità di riequilibrare la distribuzione geografica che nel 2003 ha visto penalizzato il Mezzogiorno.

1000 nuovi ispettori del lavoro. È questa la richiesta che Le rivolgono i sette assessori regionali con delega al lavoro che hanno aderito all’iniziativa.

Una petizione on-line su questa proposta ha già raccolto oltre 1500 firme nelle prime 48 ore.

Crediamo infatti che il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro investa, in termini di responsabilità dirette e no, un’ampia pluralità di soggetti, e che per questo motivo sia necessario affrontarlo affiancando all’azione dello Stato la crescita della consapevolezza sociale attraverso il coinvolgimento e l’ascolto delle istanze espresse dalla base popolare che a migliaia si stanno esprimendo sottoscrivendo la petizione. E se l’approvazione del nuovo testo unico sulla sicurezza del lavoro è un’urgenza assoluta, è ora necessaria anche una mobilitazione della coscienza generale del Paese, alla quale siamo impegnati a contribuire.

-  Alessandra Tibaldi (Lazio),
-  Maddalena Salerno (Sardegna),
-  Marco Barbieri (Puglia),
-  Carlo Chiurazzi (Basilicata),
-  Nino De Gaetano (Calabria),
-  Santi Formica (Sicilia),
-  Corrado Gabriele (Campania).


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