Libertà d’informazione

San Giovanni in Fiore: la nota stampa del Consigliere Marco Militerno è stata censurata da Sila Tv per motivi di autotutela della medesima

E il comunicato a firma del Comitato per l’istituzione del difensore civico, della Voce di Fiore e di Emigrati.it mandato l’indomani alla stessa Sila tv è stato ritenuto non degno di lettura per gli stessi motivi
domenica 21 gennaio 2007.
 

Una nota stampa del consigliere Marco Militerno è stata censurata, in alcuni passaggi, dalla redazione di Sila tv per ragioni di autotutela della stessa, in quanto, a suo dire, conteneva elementi di possibile denuncia.

Di fronte all’accaduto, il Comitato per l’istituzione del difensore civico comunale, la Voce di Fiore e emigrati.it hanno mandato il comunicato seguente, che tuttavia non ha trovato fortuna presso Sila tv per gli stessi motivi (cioè autotutela). Lo pubblichiamo sulla Voce di Fiore, la quale per fortuna non ha di queste paure, e invitiamo i cittadini a esprimersi in proposito.

MITTENTE: Comitato per l’istituzione del Difensore civico comunale, la Voce di Fiore, emigrati.it

DESTINATARIO: Barbara Marrella

Responsabile Tg Sila

Via E-mail

Oggetto: nota stampa inviata dal dott. Marco Militerno a Sila tv, lo scorso 9 gennaio.

Gentile Responsabile,

Le si richiede di dare lettura del presente testo, nel corso del telegiornale odierno.

Il nostro Comitato ritiene non giusto l’atto da Lei compiuto in merito alla nota stampa trasmessa dal consigliere comunale Marco Militerno, del movimento politico “Vattimo per la città”, tagliato in modo forse troppo immediato. Non si possono operare, infatti, delle cesure circa opinioni politiche, pregiudicando il necessario pluralismo dell’informazione cui si informa la vigente legislazione di settore oltre che l’orientamento giurisprudenziale più recente. Il rischio è, in tali casi, quello di favorire, di fatto, rappresentanze di parte avversa. Con un generico riferimento a scritti, di autori non precisati, contenenti espressioni da Lei definite «scurrili», ha lasciato intendere, anche non volendo, che il consigliere Militerno avesse trasmesso alla televisione un testo con parole volgari e inopportune. La responsabilità dei direttori e dei redattori di ogni organo di stampa deve essere, quindi, integrale e non sostanziarsi solo in azioni di vigilanza atte ad evitare eventuali procedimenti penali, tralasciando il danno all’immagine di terzi che possa derivare dalla volontaria o involontaria specifica articolazione d’una premessa. Le dichiarazioni del dottor Militerno non presentavano elementi diffamatori e ingiuriosi nei confronti di alcuno: esse contenevano semplicemente opinioni aventi un rapporto di sostanziale dipendenza con le opinione espresse dal medesimo nell’esercizio delle sue funzioni. Vogliamo sottolineare che la suddetta nota era stata pubblicata integralmente da altri organi di stampa - tra tutti il Quotidiano della Calabria - a dimostrazione che non vi erano profili di rilevanza penale. Vogliamo, quindi, esplicitare il significato delle proposizioni non lette e fare in modo che siano gli spettatori a pronunciarsi sulla malafede o buona fede del consigliere Militerno. Sono state tagliate le parole che recitavano: “Il meccanismo di voto e la scarsa libertà dell’elettorato, testimoniata anche da una recente intervista di nostri concittadini su Sky Tg 24, favorirono il dottor Antonio Nicoletti, che assunse l’onere di amministrare San Giovanni in Fiore, continuando contemporaneamente a esercitare la professione di medico”. Con ciò si faceva riferimento al raggruppamento di partiti e al riempimento delle varie liste su cui si basa l’elezione del sindaco, che non avviene con l’espressione della mera preferenza verso il candidato preferito. Oltretutto, proprio dei nostri concittadini hanno pubblicamente dichiarato alla giornalista Paola Baruffi, di Sky, “d’aver dovuto votare, purtroppo, dei loro amici”. In merito all’esercizio contemporaneo, da parte del dott. Nicoletti, della professione di medico e dell’ufficio di sindaco, ciò è permesso dalla legge ed è quanto il sindaco ha scelto di fare sino ad oggi. Di seguito, è stato tagliato tale pezzo: “S’aggiungano dubbie e notorie operazioni nei seggi elettorali, durante le elezioni del 2005, sulle quali non vi fu alcun controllo, nonostante le segnalazioni del nostro movimento al Prefetto di Cosenza”. Non c’è, nel merito, alcuna accusa o calunnia, ma solo la constatazione che, in seguito alle ricordate segnalazioni, non vi furono controlli. Poi, ha scritto Militerno: “(il declassamento) finalizzato a corrispondere alleati per servigi già resi”. La proposizione è indicativa d’un fatto relativo a non sanzionabili, in senso penale, alleanze politiche. Ancora, ha scritto Militerno: «(Viale della Repubblica) abbandonato ai comodi di chi è pagato per lavorare». Ci si spieghino le ragioni del ritardo nell’esecuzione dei lavori e le eventuali sanzioni dell’amministrazione comunale, dal momento che non ci sono state avversità meteorologiche a rallentare la realizzazione delle opere. Per quanto abbiamo notato, alle 11 del mattino non c’erano operai, nei giorni scorsi, sulla strada in questione. Inoltre, ha precisato Militerno: “la compagine di maggioranza smembrata, assente e votata a logiche di tipo clientelare”. Il clientelismo si sanziona penalmente o moralmente? Quindi, ha proseguito Militerno: “Ciò che più emerge dal comportamento di chi ci governa è l’uso personale del potere, cui non si sottraggono questioni strettamente amministrative riferibili ai reparti amministrativi municipali, da valutare in sede di controllo”. Tali parole alludono all’attaccamento alle poltrone dimostrato da rappresentanti della maggioranza, che, ricordiamo, non si è ancora accordata per sostituire l’onorevole Franco Laratta come assessore alla Salute. Infine, ha scritto Militerno: “L’irresponsabilità della maggioranza e del sindaco, la dubbia regolarità di procedimenti amministrativi”. Queste frasi indicano, da un lato, l’irresponsabilità politica della maggioranza, che mostra solo, finora, litigiosità e sete di potere; dall’altro, allude a dubbi procedimenti, per esempio concessioni edilizie e sanatorie, da verificare, perché no?, a opera di chi è chiamato a garantire la regolarità dei medesimi.

Speriamo vivamente che il presente testo ottenga una lettura integrale, liberando il campo da equivoci di sorta. Ci auguriamo, poi, che da qui in avanti possa esserci in ogni dove una distinzione tra opinioni e dichiarazioni politiche da una parte e accuse penalmente rilevanti dall’altra.

Con viva cordialità.

Comitato per l’istituzione del Difensore civico comunale

Emigrati.it

La Voce di Fiore

Marco Militerno

Vincenzo Mauro

Vincenzo Tiano

Per leggere il testo integrale della nota stampa di Militerno clicca qui


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