Vita

Andrea Parodi non muore

giovedì 19 ottobre 2006.
 

La morte rimane un mistero, se la guardiamo da umani. Apprendo adesso della morte di Andrea Parodi, cui mi lega un sentimento di immensa ammirazione. Ieri sera, cantavo per strada "Deo ti gheria". Ogni giorno Andrea è nei miei pensieri. Certo, sapere che ci ha lasciato mi addolora molto. Posso scrivere, però, che vedendo il mondo cogli occhi della fede, le cose m’arrivano diverse. E vorrei brevemente dirne. Non c’è fine. Vorrei comunicarlo anzitutto alla famiglia di Andrea, ai figli, alla moglie, a chi lo conosce. Non c’è fine. E anche se la logica sembra indicarci che per tutto esiste un termine, io credo che non c’è fine. Andrea non se n’è andato per sempre, non è scomparso né ci consegna unicamente memoria di bellezza. Andrea resta. Resta la sua anima, il suo coraggio, la sua capacità e voglia di amare, la sua testimonianza di vita. Andrea è probabilmente la più grande voce italiana, e non solo, di fine Novecento. Ma lui sarà con noi non solo con la musica. Sarà con noi con la Voce che ha saputo e sa essere, sarà con noi perché non è morto, sarà con noi per continuare a cantarci che è giusto vivere, sperare e amare.

Roma, 17 ottobre 2006

Tuo affezionatissimo Emiliano Morrone


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