Civitas

Ogni riferimento è puramente casuale

sabato 7 ottobre 2006.
 

Siamo qui - diceva Cesare. Ci siamo per quanto gli altri forse se ne siano dimenticati. Ma non siamo diversi: anche noi lontani per motivi vari. E non avremmo motivo di tornare se non per i nostri cari, i luoghi, le strade bucate, i marciapiedi sbilenchi, gli amici pazienti e uguali, l’acqua della maronnella, il vino della frasca annacquato, i vicoli del club a candele esaurite, la vurghicella che porta al liceo, i campetti da basket polifunzionali, il piazzale del pedagogico costruito per le fughe, le strutture sfregiate e i binari in disuso. Vecchi stanchi di normalità e giovani conservatori. Ottimisti patentati e pessimisti collaudati. Tetti pericolanti e case vuote di sogni interrotti. Depuratori puzzolenti e profumi di ginestre e pino. Notti sempre deserte e giorni arrovellati di traffico. Ragazzi che si preparano a succedere e potere logorato da se medesimo. Vedove bianche e uomini senza scarpe. Cimiteri di frigoriferi e abitazioni senza servizi. Immunità comunali e inviolabilità partitiche. Porcherie consentite e bordelli legalizzati. Gente emarginata e gente in carriera. Politici ingenui e cavalli di razza dell’intrallazzo. Geni derisi e amministratori vitalizi. Anfiteatrini per pacchiane e concorsi truccati. Produzioni inesistenti (eccetto bare) e autosaloni a iosa. Lavori socialmente inutili e consiglieri sempre consigliati. Pizzerie che fanno la fortuna e pizzerie che fanno la fame. Saloni di bellezza e brutture certificate. Abusi e usi. Prassi e assi. Assi di cuori e donne di fiori.

Vincenzo Tiano


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