San Giovanni in Fiore

Il Comune di San Giovanni in Fiore decide, dopo i nostri rilievi al dirigente dell’ufficio tecnico, di riformulare il bando per la realizzazione di un documentario da 109 mila euro

La decisione arriva dalla componente politica e rappresenta un atto importante verso la trasparenza amministrativa. Sul Quotidiano della Calabria del 14 luglio, un articolo su anomalie dell’ufficio tecnico
venerdì 14 luglio 2006.
 

Che a San Giovanni in Fiore ci sia uno scollamento fra componente politica e amministrativa è un fatto arcinoto. Che reparti amministrativi non seguano le linee tracciate dall’esecutivo e procedano per conto proprio, spesso in modo anomalo e con ritardo, è cosa pubblica. Che l’ufficio tecnico e, in particolare, il suo dirigente, Pasquale Tiano, causino problemi - e non di poco conto - al sindaco, ai collaboratori e, anzitutto, alla comunità locale è acclarato e tangibile. Molta impressione ci ha fatto, così, la decisione del sindaco Antonio Nicoletti e della sua giunta di procedere a una revisione d’un bando di gara, dichiarataci dallo stesso primo cittadino per telefono qualche ora fa, con una diversa scadenza e la possibilità di assicurare pluralismo nell’offerta e qualità del prodotto da realizzare. Proprio noi della Voce, avevamo obiettato per iscritto, giusto al Tiano, anomalie sull’obbligo, per il regista del documentario da realizzare, d’essere iscritto in un inesistente albo professionale tenuto dalla Siae. Proprio noi della Voce, avevamo respinto la pretesa d’un formato per il master, l’Hdv, che richiede particolari accorgimenti tecnici, piuttosto dispendiosi in termini di risorse hardware e tempo, per la conversione in broadcast. Riguardo a detto bando di gara comunale, proprio noi della Voce avevamo segnalato con sospetto l’esistenza d’un criterio vaghissimo, circa l’assegnazione dei punteggi, con piena discrezionalità per la commissione di valutazione, che all’interno ha un membro assai vicino a un consigliere comunale. Proprio noi della Voce avevamo e abbiamo segnalato la scarsa pubblicità del bando in parola, finito tardi sul sito internet comunale, da poco allestito e funzionante. Sul Quotidiano del 14 luglio, molte di queste notizie vengono date in un articolo che raccoglie dichiarazioni personali con particolari sulla vicenda. Speriamo di non essere maledettamente fraintesi. A scanso di equivoci, vogliamo, in questo nostro spazio, precisare quanto segue. Non ci piacciono i metodi di Pasquale Tiano, dirigente dell’ufficio tecnico, che non accusiamo di qualcosa pur domandando una verifica del suo operato, sulla base dei fatti, strani, anomali, sorprendentemente anomali. Apprezziamo la scelta - unicamente della componente politica - di una riproposizione del bando di gara, secondo criteri razionali e ragionevoli, quelli, appunto da noi suggeriti, tesi a ottenere un risultato finale migliore e più giusto. Siamo convinti d’aver reso, anzitutto, un servizio alla nostra comunità evidenziando dei punti altamente critici nel bando di cui si tratta. E siamo certi che, in questo caso, l’interessamento del sindaco Nicoletti sia da sottolineare positivamente così come la coraggiosa decisione di far prevalere l’interesse pubblico, nel caso specifico, al solo sospetto che qualcuno potesse venire avvantaggiato dal bando così come partorito dal Tiano. In questa circostanza, dunque, non contestiamo l’esecutivo comunale e, anzi, ne elogiamo la determinazione. Siamo anche certi che Antonio Nicoletti manterrà quanto dichiaratoci con anticipo e vogliamo sperare che questo sforzo verso la trasparenza e la legalità prosegua arginando l’eccessiva libertà del dirigente Tiano e assecondando proposte di concreta vigilanza - come quella del difensore civico, di Vincenzo Tiano e Marco Militerno - sull’operato amministrativo.

Emiliano Morrone

nichilismopuro@libero.it


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