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NUOVA TEOLOGIA E BUONA NOVELLA. PER UNA BUONA TEOLOGIA OCCORRE LA LIBERTA’ DEL CRISTIANO E L’USO DELLA SUA PROPRIA FACOLTA’ DI GIUDIZIO.

"IO E DIO". VITO MANCUSO, DA CATTOLICO, CREDE ANCORA CHE IL DIO (CHE SALVA) DELL’ ALLEANZA CHIESE AD ABRAMO DI SACRIFICARE ISACCO (...E A GIUSEPPE DI SACRIFICARE GESU’!) E CERCA DI PRENDERNE LE DISTANZE. Una recensione di Gustavo Zagrebelsky del suo lavoro - a c. di Federico La Sala

Nella "vita buona" di Mancuso, il primato è della coscienza; nella "vita buona" della Chiesa il primato è dell’ubbidienza. Libertà contro autorità: una dialettica vecchia come il mondo. Scambiare la libertà di coscienza con la gnosi è un artificio retorico.
lunedì 26 settembre 2011 di Federico La Sala
[...] Il passo decisivo è forse il rigetto dell’idea di un dio come "persona": un Dio che comanda, giudica,
condanna, cioè esercita un potere esterno, assoluto e irresistibile. Il sacrificio di Isacco (Dio ordina
ad Abramo di sgozzare il figlio, vittima sacrificale; Abramo non obbietta; Dio all’ultimo ferma il
coltello) è di solito presentato come esempio di fede perfetta, ma Mancuso ne prova disgusto, sia
per l’immagine d’un dio spietato (la mano omicida, comunque, viene trattenuta in (...)

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