Sono d’accordo con Gughi, anche a me è piaciuto il pezzo di Galimberti, al quale farei solo un’aggiunta. Le sue riflessioni sono a mio avviso valide per ciò che riguarda la linea cattolica ufficiale e dominante di Wojtyla e Ratzinger, ma Galimberti poi non fa i conti con quella che chiamerei "l’altra linea" del cristianesimo, quella rappresentata dagli Ernesto Balducci e dai Tonino Bello, una linea anti-integralistica e anti-fondamentalistica che ritengo molto fruttuosa e davvero dialogante. Anche il nostro caro Lessing (penso soprattutto al nesso cristianesimo-ragione e alle tematiche di Nathan il saggio) può e deve oggi esser ripreso per favorire una cultura del dialogo e della convivenza tra i popoli e le culture. Non dimentichiamo però il nucleo profondo di verità del discorso di Galimberti, che ha il merito di puntare l’attenzione lucidamente su ciò che oggi impedisce la pratica reale di un effettivo dialogo interreligioso.
Franco Toscani