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Editoriale

In memoria di Peppino Impastato, morto il 9 maggio. E a San Giovanni in Fiore si mobilitano le "Brigate rotte"

mercoledì 9 maggio 2007 di Emiliano Morrone
Peppino Impastato era un ribelle. Come Luigi Tenco. Morì ucciso in modo brutale dalla mafia. Tenco si suicidò. E tanto bastò a chiudere la vicenda. Peppino fu dimenticato dallo Stato italiano. Nello stesso giorno, l’omicidio di Aldo Moro, a opera di illusi, folli, fanatici.
Peppino lottò contro l’illegalità in un posto, Cinisi, simile a San Giovanni in Fiore.
Tutto, lì, era controllato dall’altro Stato: pensieri, parole, azioni.
Tutto era deciso dall’altro Stato.
Peppino si oppose con (...)

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