Io penso che ora si stia veramente esagerando.
Caro Prof., che qualcuno abbia ancora il senso dell’umorismo, dell’ironia e dell’autoironia, come il nostro Direttore, è cosa straordinaria e molto bella.
In questa testata abbiamo spesso scherzato sulle nostre teste, e nessuno ha mai accennato a un minimo gesto di stizza. Se il Congi pensa d’appartenere anche a questa testata, come "corrispondente libero", che ha l’opportunità di far sentire la sua voce anche in questo contesto, allora si armi pure di quell’humor che caratterizza voi della Redazione e qualche lettore come me.
Altrimenti, se il suo orgoglio (perchè alla fin fine di questo si tratta), non glielo permette, allora lo dica apertamente e il nostro Direttore cancelli finalmente tutto ciò che lo riguarda.
Tutto questo onore stima e rispetto nei confronti del Congi, che lei sinceramete esprime, potrebbero essere interpretati, dalle malelingue, come autoaccusa e colpevolezza della Redazione nei confronti dell’ Ispettore.
Qualunque atteggiamento assumiate, in questa situazione, sarete sempre dalla parte del torto.
Consoliamoci almeno con un vecchio proverbio : RAGLIO D’ASINO NON ARRIVO’ MAI IN CIELO !
Cordiali saluti a lei e all’Ispettore Congi . Biagio allevato