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Mutamenti climatici

SUL NORD EUROPA INFURIA L’ URAGANO "KYRILL". Gran Bretagna, Olanda, Belgio, Francia, Polonia, Germania, Repubblica Ceca, Austria, sono stati sconvolti. Pesante il bilancio: oltre 40 morti e danni ingentissimi.

venerdì 19 gennaio 2007 di Maria Paola Falchinelli
[...] Kyrill, la violentissima tempesta di acqua e vento che ha spazzato per 48 ore tutto il nord Europa, si allontana lentamente, ma lascia dietro di sé un pesante bilancio di morti e di ingentissimi danni. Gran Bretagna, Francia, Germania, Olanda, Belgio, Polonia, Austria, Repubblica Ceca sono state sconvolte da uno degli uragani più violenti degli ultimi decenni, con venti che hanno infuriato fino a 225 km all’ora distruggendo e sradicando, e causando oltre 40 morti e danni gravissimi (...)

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> SUL NORD EUROPA INFURIA L’ URAGANO "KYRILL". ---- Per la violenta tempesta Xynthia, 52 morti in Europa. Venti fino a 150 chilometri orari e inondazioni hanno provocato il disastro in Bretagna e nel centro della Francia. Altre vittime in Spagna, Belgio e Germania.

domenica 28 febbraio 2010


-  Venti fino a 150 chilometri orari e inondazioni hanno provocato il disastro
-  in Bretagna e nel centro della Francia. Altre vittime in Spagna, Belgio e Germania

-  Maltempo, 52 morti in Europa
-  per la violenta tempesta Xynthia
*

ROMA - Lo tsunami francese si chiama Xynthia. Il paese, colto forse impreparato e nel cuore della mobilitazione per le vacanze scolastiche d’inverno, è stato travolto in pieno dalla tempesta che ha investito l’Europa. Le conseguenze sono state devastanti: 45 morti (52 in tutta Europa), la Vandea spazzata dal mare, case allagate in pochi minuti. La Protezione civile procede con i soccorsi e teme che il bilancio si aggravi.

Da venerdì sera era scattato lo stato di allerta, da giorni si sapeva che Xynthia si stava avvicinando, ma intanto tutti sono andati a dormire come sempre sulla costa atlantica francese, nei piccoli comuni sul mare come La Faute o L’Aguillon. E molti altri stavano arrivando, per le vacanze d’inverno con i bambini.

Sono stati i rumori a svegliare quelli che si sono salvati dall’invasione delle acque spinte dalla forza del mare in Vandea e nella Charente Maritime, le due regioni più esposte alla furia dell’Atlantico. Le piccole, tipiche case a due piani, sono state invase d’acqua in pochi minuti. Mezz’ora, hanno riferito testimoni, "e l’acqua era arrivata al primo piano". Qualcuno si è rifugiato addirittura sul tetto, dove ha aspettato ore l’intervento dei pompieri, a volte in elicottero. Subissati dalle chiamate, i vigili del fuoco hanno contato 25.000 interventi dall’inizio della tempesta.

Trenta morti, il tributo più pesante all’ondata di maltempo, è stato pagato dalla Vandea, dove la gente è morta annegata. Impressionante l’operazione di ricognizione su alcune spiagge dove, con il ritirarsi delle acque, apparivano i cadaveri. Tanti, anche in Charente Maritime o nei Pirenei, i decessi causati dalla caduta di alberi, dal crollo di tetti, dagli oggetti che le raffiche di vento hanno trasformato in proiettili. I trasporti sono nel caos, molti i voli annullati, i treni soppressi, le strade interrotte. I disagi sono ancora per la prossima notte estremi per il milione di case che è rimasto senza elettricità, anche se la tempesta, ha annunciato Meteo France a fine pomeriggio, si sta spostando verso il centro Europa.

Il presidente, Nicolas Sarkozy, sarà domani mattina in Vandea, dopo aver spedito subito il ministro dei Trasporti, Dominique Bussereau, ed aver esortato il governo ad "agire subito". Per Francois Fillon, primo ministro che ha convocato una riunione domenicale d’emergenza a Matignon, si tratta per la Francia di una "catastrofe nazionale". Xynthia, annunciata da impressionanti raffiche a 150 km orari, è la tempesta più grave in Francia dopo quella della fine di dicembre del 1999, quando si contarono alla fine 92 vittime. Prima di investire il territorio francese, Xynthia ha seminato vittime in Spagna (tre nel nord) e in Portogallo (un bambino annegato sul litorale). In serata si sposta verso Belgio, Olanda e Germania, dove già si contano le prime vittime: due tedeschi (un automobilista e una ragazza che faceva jogging, entrambi colpiti dalla caduta di alberi). Identica dinamica per la prima vittima in Belgio, un uomo che si trovava nel suo giardino a una quarantina di chilometri da Bruxelles.

La profonda depressione sub-tropicale è partita sabato da Madeira, in Portogallo, puntando verso il Nord; in serata è entrata nel Golfo di Biscaglia, passando poi in Bretagna da dove partirà lentamente verso il Mare del Nord. La tempesta ha raffiche di vento tra i 130 e i 150 chilometri orari, ma raffiche più violente (fino a 150 km/h) sono state registrate nell’estuario della Loira, nella Gironda e sui Pirenei.

* la Repubblica, 28 febbraio 2010


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