Piedi puliti

Mafiopoli calcistica: Buffon in Procura

Il portiere azzurro ’’non è indagato’’, ha dichiarato l’avvocato. La Finanza nelle sedi di Bologna e Palermo nell’ambito dell’inchiesta sulle plusvalenze
giovedì 25 maggio 2006.
 

Bologna, 24 mag. (Adnkronos/Ign) - Dopo circa due ore si è concluso l’interrogatorio del portiere della Juventus e della Nazionale Gianluigi Buffon, in relazione al fascicolo aperto sullo scandalo che ha sconvolto il mondo del calcio. ’’Buffon non è indagato a Parma’’, ha chiarito il difensore del calciatore Marco Valerio Corini, sottolineando che non è stato individuato ’’nulla di rilevante a suo carico. Siamo tranquilli. La posizione è stata chiarita’’.

Il legale ha anche ricordato che attualmente Buffon - che si è limitato a dire: "Tutto bene, adesso penso ai mondiali" - è in silenzio stampa. Ad accompagnarlo anche Gigi Riva, il team manager della Nazionale e l’avvocato della Juventus Luigi Chiappero.

Durante il colloquio con il pm di Parma Pietro Errede, il portiere azzurro avrebbe dichiarato che i 10mila euro usciti dal suo conto lo scorso 16 gennaio, non hanno nulla a che vedere con le scommesse irregolari.

Intanto, su delega della Procura di Torino, nell’ambito delle indagini sulle plusvalenze nella compravendita dei giocatori, i militari della Guardia di Finanza del Nucleo provinciale di polizia tributaria di Bologna hanno perquisito la sede del Bologna Calcio.

Non solo. Poco prima delle undici, tre uomini della Finanza, in borghese, sono entrati nella sede del Palermo Calcio, all’interno dello stadio di viale Del Fante, e sono rimasti negli uffici per oltre un’ora. I finanzieri hanno controllato diversi documenti e sono usciti portando via gli incartamenti che riguarderebbero il contratto dell’ex giocatore del Palermo Andrea Gasbarroni, in comproprietà tra Palermo e Juventus, che l’anno scorso fu ’prestato’ alla Sampdoria.

E ancora, nell’ambito dell’inchiesta Gea, il pubblico ministero di Torino Bruno Pinti si è incontrato oggi a Roma con i colleghi Luca Palamara e Maria Cristina Palaia. L’incontro è stato deciso per uno scambio di informazioni e documenti che interessano le indagini dei due magistrati. Nel corso del colloquio si è parlato anche del cosiddetto doping amministrativo, si tratta di indagini e inchieste riguardanti irregolarità contabili per le quali a Torino è in corso un procedimento contro l’ex amministratore delegato della Juve Antonio Giraudo. A Roma invece l’indagine riguarda Franco Sensi, presidente della Roma e Sergio Cragnotti, già patron della Lazio. Gli atti di questa indagine romana sono stati depositati nei giorni scorsi e per i due indagati si profila una richiesta di rinvio a giudizio per falso bilancio.

I magistrati capitolini Palamara e Palaia hanno anche ascoltato l’ex procuratore sportivo del calciatore Giorgio Chiellini, Paolo Bordonaro, come persona informata sui fatti sempre nell’ambito dell’inchiesta sulla attività della Gea. Chiellini è in forza alla Juventus con il ruolo di terzino. Paolo Bordonaro viene ascoltato perché informi i giudici a proposito della sua sostituzione nella rappresentazione di Chiellini poi passato alla Gea.

Inoltre, sempre oggi, il ministro alle Politiche giovanili e attività sportive, Giovanna Melandri, ha incontrato il commissario straordinario della Figc Guido Rossi per fare il punto sullo scandalo che ha colpito il mondo del calcio.

’’Servono nuove regole e Rossi è l’uomo giusto perché è l’uomo delle regole - ha detto il ministro -. Sono sicura che lavorando insieme si possa restituire dignità al calcio che, comunque, ha le risorse interne per attuare la trasformazione’’. ’’Bisogna fare un tagliando alla normativa relativa ai club considerati come società a scopo di lucro’’, ha aggiunto. Il ministero si occuperà anche di altri 2 punti: i diritti tv, discussi già oggi con il ministro delle Comunicazioni Mario Gentiloni, e la situazione dell’impiantistica. Una battuta anche sugli imminenti Mondiali. ’’Siamo con gli azzurri, faremo il tifo per loro e siamo sicuri che si faranno valere sul campo’’.

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