Primo maggio

"Viva l’Italia", da Locri al Concertone per la pace e la legalità - selezione dell’atomico san Federico La Sala

domenica 30 aprile 2006.
 

"Viva l’Italia", da Locri al Concertone per la pace e la legalità

di r. g. (www.unita.it, 30.04.2006)

Un primomaggio di festa, di testimonianza e di lotta?. Ma sì, sarà così quest’anno, anche con le parole. Con la musica, naturalmente, con fave-e-pecorino, e i discorsi che l’anno scorso erano stati "vietati". E con le bandiere. «Anche quelle dell’Italia», ha detto Claudio Bisio, conduttore del Concertone. «Portatele, mi raccomando». Bisio è Bisio - ha iniziato con Dario Fo per approdare sui teleschermi nel più popolare programma di satira non censurato nell’era berlusconiana - come il primomaggio è il primomaggio. E quest’anno oltre ad onorare i tre soldati morti a Nassiriya, sarà anche una piazza nel nome e nei colori della pace, quella di San Giovanni, per il più grande concerto gratuito d’Europa, offerto dai sindacati. E probabilmente anche un po’ la prima grande festa pubblica per chi vuole festeggiare la vittoria del voto, dopo l’amaro della sera del 10 aprile. Ma sarà anche un primo maggio per il lavoro, lo sviluppo, la libertà e la legalità. Sono queste le parole d’ordine che scandiranno la Festa del Lavoro organizzata dai sindacati a Locri, al mattino, con una manifestazione alla quale sono attese 30mila persone. Ci sarà anche una finestra "politica" quest’anno, su Rai tre grazie a una troupe di "PrimoPiano", il programma condotto da Maurizio Mannoni. I tre segretario generali Epifani, Bonanni e Angeletti torneranno sul palco della grande piazza romana e con la tv sarà possibile che i giovani di San Giovanni dialoghino con "i ragazzi di Locri", simbolo della lotta alle mafie e della battaglia per la legalità nel Sud. Cgil Cisl e Uil hanno scelto Locri come città simbolo della battaglia per la legalità: con i comizi dei tre segretari generali, Guglielmo Epifani, Raffaele Bonanni, fresco di nomina dopo le dimissioni di Savino Pezzotta, e Luigi Angeletti. «Dedichiamo il primo maggio a una realtà colpita da un assassinio barbaro - ha spiegato il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, in riferimento all’omicidio del vicepresidente del consiglio regionale della Calabria, Francesco Fortugno nell’ottobre scorso - Non intendiamo lasciare il territorio nelle mani di nessuno». Il primo maggio sarà anche un momento di cordoglio e insieme di impegno per la pace dopo l’ attentato di Nassirya. A questi contenuti si lega soprattutto la festa di San Giovanni a Roma, il “concertone” in diretta Rai, con la conduzione di Claudio Bisio. Tanti i cantanti che si daranno il cambio sul palco girevole di fianco alla Basilica, quasi tutti italiani, tranne Skin, l’ex solista degli Skunk Anansie, che si esibirà insieme ai cuneesi Marlene Kuntz e i britannici Hard Fi. Il conduttore di Zelig, per il terzo anno consecutivo nei panni di gran cerimoniere della kermesse, ha detto che il tema del Concertone 2006 sarà “Viva l’Italia” e c’è da attendersi, dunque che Francesco De Gregori intoni almeno l’omonima canzone. La lunga scaletta che partirà dalle 15 e 15 fino a notte inoltrata prevede buona parte della migliore tradizione canora, compreso Ligabue, il Liga, ospite che doveva rimanere segreto fino all’ultimo, anche perché incerta fino all’ultimo era stata la sua presenza. Mancheranno invece sicuramente sia Ivano Fossati, che si è defilato all\’ultimo momento, sia Jovanotti, impegnato nel suo nuovo video in Cina. Da Zelig Bisio porta due personaggi: Marco Mazzocca, alias il “filippino lavoratore”, e Luca Medici, noto ai più come il cantante melodico napoletano Checco Zalone. Ci sarà Alex Britti, a duettare con Eugenio Bennato. Insieme in anteprima presenteranno il brano scritto a quattro mani, “Notte di mezza estate”. Piero Pelù canterà “Amara terra mia” di Modugno, oltre a “Tribù”, il nuovo singolo non ancora trasmesso in radio. I Baustelle faranno invece un omaggio a Sergio Endrigo, mentre per l\’anniversario della morte di Pierangelo Bertoli (28 aprile), I ladri di carrozzelle(gruppo composto da giovani malati di distrofia muscolare) canteranno “A Muso Duro”. Max Gazzè, che sarà accompagnato dalla band toscana La Camera Migliore dovrebbe cimentarsi con i testi di Battiato. Vinicio Capossela come al solito ha voluto strafare con la complessità delle note e così, insieme ai suoi “polimusicisti” ha voluto anche il sardo Gavino Murgia. Della sua performance, il momento clou sarà la canzone “L’uomo vivo” in cui Capossela racconta a modo suo la processione del Cristo Risorto di Scicli, un brano che eseguirà insieme ad alcuni membri degli Aretuska di Roy Paci e della Banda della Scuola Popolare di Musica di Testaccio. Ma ci saranno anche Caparezza - reduce da un bellissimo e affollatissimo concerto per la “festa del non lavoro” nel ventennale del Forte Prenestino di Roma - Negramaro, Enzo Avitabile, Bandabardò, i Nomadi, Enrico Capuano, Teresa De Sio & Raiz, l’attore Ascanio Celestini, i Modena City Ramblers, Andrea Rivera, gli storici Sud Sound System e i due esordienti, vincitori della rassegna “Primo Maggio tutto l\’anno”, Biogora e Cappello a cilindro. Pino Daniele, da solo con chitarra, monterà sul palco alle 16. Ma i primi saranno l\’ex artista di strada Andrea Rivera che ha vinto quest’anno il premio Giorgio Gaber e a seguire Enrico Capuano, con le sue "tammurriate rock". Per il programma nel dettaglio: vedere il sito www.primomaggio.com.


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