TEORIA E STORIA DELLA STORIOGRAFIA. IL PROBLEMA GIAMBATTISTA VICO E IL PROBLEMA DELLA COSTITUZIONE

CROCE “CRISTIANO” , VICO “ATEO”, E L’UOMO DELLA PROVVIDENZA. Una nota - di Federico La Sala

Come con Dante, l’abbaglio e la cecità di Croce è grande: incapace di essere pio, mostra di non essere affatto saggio e, al contempo, di non essere affatto giusto nei confronti né del cristiano né del filosofo Giambattista Vico (...)
martedì 11 marzo 2014.
 

Il testo, qui ripreso, senza le note, è il proseguimento di un lavoro su Vico: vedi (nel sito) IL PROBLEMA GIAMBATTISTA VICO. CROCE IN INGHILTERRA E SHAFTESBURY IN ITALIA. La punta di un iceberg.


PREMESSA. Il 14 febbraio 1929, Pio XI, per ringraziare pubblicamente Mussolini dopo la firma del Concordato e dei Patti Lateranensi, così pontifica felicemente:

TRONO E ALTARE. Nel 1911, nella prima appendice (un testo del 1909) al lavoro su “La filosofia di G. B. Vico”, Croce così scrive: “Alla trasfigurazione rettorico-leggendaria, che negli inizi e nel fervore del Risorgimento nazionale si compì dei poeti, dei filosofi, di quasi tutti gli uomini più o meno rappresentativi della storia italiana, atteggiandoli come patrioti, liberali, ribelli, o almeno frementi, contro il trono e l’altare, si tentò per un momento di sottomettere anche, con lieve tocco di bacchetta magica, Giambattista Vico. (...) questa leggenda, che corse soprattutto tra i patrioti napoletani dei primi dell’Ottocento, non poté reggere a lungo, nonché alla critica, al lume del buon senso”(2).

Nel 1946, nella postilla aggiunta alla quarta edizione, egli ritorna sul tema e così precisa: -***“dapprima anch’io (...) definii cotesta una “leggenda”, senza tener conto che quella tradizione, trasmessa oralmente agli studiosi napoletani del settecento, risaliva a uno scolaro del Vico, che non era uomo di poca autorità, Antonio Genovesi, e, inesatta che fosse, nei particolari, doveva pur contenere un nòcciolo di verità. Di quel che accadesse al Vico nelle sue lunghe pratiche con la censura e col canonico Torno, - feci osservare poi, ritornando sul primo detto, - noi non siamo informati.

Per Croce non ci sono dubbi: Vico è sì un “eroe della vita filosofica”(vale a dire: un “ateo”, uno “storicista”, un metafisico immanentistico moderno) ma è anche un cattolico tradizionalissimo “nella vita religiosa, sociale e politica”(4).

Come con Dante, l’abbaglio e la cecità di Croce è grande: incapace di essere pio, mostra di non essere affatto saggio(5) e, al contempo, di non essere affatto giusto nei confronti né del cristiano né del filosofo Giambattista Vico:

La TEORIA DELLA SCIENZA NUOVA. In una stringata sintesi, al di là di ogni decenza storiografica, questo è il “nòcciolo della verità” della filosofia di Giambattista Vico secondo Benedetto Croce, come dalla postilla del 1946):

GLI “ATEISTI” NAPOLETANI. Fausto Nicolini, l’anno dopo - nel 1947, nel recensire il libro di Carlo Cappello, G. B. Vico e il processo contro gli «ateisti» napoletani (1688-92), porta a sostegno ulteriori elementi:

VICO E DANTE. Che al di là di Lucrezio, Vico abbia potuto leggere e far tesoro della lezione di Virgilio e di Dante (9), per Croce, è impensabile; e che Vico, come Dante, potesse portare avanti da cristiano una feroce battaglia anticurialistica è assolutamente inimmaginabile! La denuncia da parte di Vico del “puttanesismo” dello spirito non è senza legame con la denuncia del “puttaneggiar” della Chiesa da parte di Dante (“Di voi pastor s’accorse il Vangelista, /quando colei che siede sopra l’acque /puttaneggiar coi regi a lui fu vista”: Inf. XIX, vv. 106-108)(10)! Per entrambi, senza la bussola "della carità [charitas]” non c’è né società né storia.

IL PROGRAMMA DI VICO: LA "BIBBIA CIVILE" RAGIONATA. Come sia nata l’idea e quale sia il “principio dello scrivere” della “scienza nuova”, Vico lo scrive con molta chiarezza nel “Proloquio” del “De universi iuris principio et fine uno”(1720):

Nova scientia tentatur”: questo è l’orizzonte da cui nasce e da “dove si tenta la nuova scienza” (12), non altro!

FEDERICO LA SALA


Sul tema, oggi, nel sito, si cfr.:

VIVA L’ITALIA!!! LA QUESTIONE "CATTOLICA" E LO SPIRITO DEI NOSTRI PADRI E E DELLE NOSTRE MADRI COSTITUENTI. Per un ri-orientamento antropologico e teologico-politico.

FLS


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