Serie A 2011: quali i temi del campionato di calcio?

sabato 11 settembre 2010.
 

di Federico Succi

Finalmente ci risiamo..... Dopo le sofferenze patite in un mondiale che sembra caduto ormai nel dimenticatoio ma che è terminato appena due mesi fa... (non avrebbe dovuto insegnarci qualcosa???) dove la Nazionale ha mostrato tutti i suoi limiti, e dopo le varie amichevoli estive, terminate in risse e scazzottate tali, da far sembrare quasi di essere tornati nel far west, dove i cowboy si ritrovavano nei saloon e dopo vari giri di whisky si picchiavano amabilmente, finalmente riparte il campionato di calcio 2010/2011.

In una Serie A sempre piena di problemi, sembra essersi creato un serio distacco con la realtà quotidiana. Qualche giorno fa Pantaleo Corvino parlava tranquillamente di distanza tra domanda e offerta, a proposito di una trattativa con un giocatore, di 100 mila euro. Sicuramente il valore dei soldi nel mondo del calcio non rispecchia quello reale, ma non credo sia utile andare in sala stampa e parlare di certe cifre, in un periodo in cui molte famiglie italiane non arrivano nemmeno a fine mese. Nessuno ha detto a Corvino che oggi giorno non si parla più di cifre ma si cita metaforicamente il “grano”. Qualcuno dovrebbe informarlo.

Giusto per essere chiari il calcio nazionale è uno sport che muove ben 2.604 milioni di euro di scommesse sportive dall’inizio dell’ anno, secondo una statistica dell’ Agipronews.

Ma nonostante questo la serie A offre notevoli spunti di interesse, ultimo, ma sicuramente più rumoroso è il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, approdato sull’altra sponda di Milano. Con il suo arrivo e quello di Robinho, secondo i maggiori esperti, i rossoneri hanno colmato il gap con i cugini, anche se come ci insegna Sacchi “una squadra di calcio è come un orchestra, se non funzionano tutti insieme non si può avere una buona melodia”. Staremo a vedere.

Per la prima volta nella storia ai nastri di partenza non si presenta nessun tecnico scudettato, nessuna squadra ha in panchina un tecnico che abbia già vinto lo scudetto. Chi sarà il prossimo? L’Inter, che è l’unica squadra sempre presente in serie A con 80 partecipazioni dal primo anno a girone unico, riparte con tutti i favori del pronostico essendo la squadra detentrice del titolo.

Moratti pare abbia dichiarato che quest’anno sembri esserci finalmente una “vera” concorrenza. I nerazzurri hanno venduto il loro maggior talento, ma anche il loro maggior problema, ossia Balotelli. Un ragazzo di prospettiva ma con seri problemi nello spogliatoio neroazzurro, venendo anche picchiato in un paio di occasioni. Si vocifera di quella volta che si è dovuto rinchiudere nel bagno dello spogliatoio dove ad aspettarlo fuori c’era un infuriato Ibrahimovic, placcato da Materazzi, lo stesso che, tempo dopo, è intervenuto in prima persona per “correggere” il ragazzo.

Da qui forse, è nata la decisione di vendere Balotelli al City. Chissà se Adebayor o Tevez finiranno per chiuderlo nel bagno...Questo sarà anche il primo anno senza Mou, senza la sua “strategia della tensione” che lo ha portato a vincere e tanto, e chissà se i suoi ex ragazzi non siano ormai logori da due anni di battaglie contro i mulini a vento.

L’altra grande italiana, la Juve, pare attraversare un altro periodo di rivoluzione, ricorda l’Inter di qualche anno fa quando non vinceva ed ogni estate comprava almeno dieci giocatori ed altrettanti ne vendeva. Ricordate tutti come andava a finire: che l’interista sognava sotto l’ombrellone e a Novembre era già fuori da tutte le competizioni.

Questa Juve non mi sembra in grado di far sognare troppo i propri tifosi, tantomeno dopo la cessione di Diego, unico uomo in grado di inventare qualcosa. La squadra dal punto di vista della fantasia sembra più piatta dell’anno scorso, ad eccezione di Del Piero ormai sul viale del tramonto. Ai nastri di partenza si chiacchiera sempre sui vari record da battere.

Riuscirà Totti a diventare il giocatore che ha segnato il maggior numero di gol in serie A con la stessa maglia?. Con 191 reti è a soli 19 gol dal detentore Gunnar Nordhal. Javier Zanetti è a sole 21 presenze di distanza dallo “Zio” Bergomi per diventare il giocatore con più presenze in campionato. Riuscirà a superarlo? Come vediamo nonostante tutti i problemi abbiamo tantissimi spunti per immergerci nello sport più amato, praticato e discusso d’Italia. Per le queste risposte ai quesiti, non c’è niente di meglio che mettersi in poltrona ed aspettare maggio.

Buon campionato a tutti.


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