VIAGGIO IN ISRAELE. Il presidente Napolitano accolto da Shimon Peres

CURARE LA DEMOCRAZIA: NAPOLITANO IN ISRAELE, ALL’UNIVERSITA’ DI TEL AVIV. "E’ per me di grande significato che sia una istituzione israeliana a riconoscere e premiare il mio impegno" - a c. di Federico La Sala

PREMIO "DAN DAVID". Il capo dello Stato insignito dell’onorificenza all’Università di Tel Aviv, presente Shimon Peres. "La democrazia non può considerarsi compiuta e vitale una volta per tutte, neppure in Italia. Richiede cure, verifiche critiche, riforme. Responsabilità a cui non mi sottraggo"
domenica 22 maggio 2011.
 

[...] "Il rafforzamento dei valori e delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa è stato l’impegno di una vita - ha ricordato il capo dello Stato -, avendo io speso 43 anni come membro del Parlamento italiano, per dieci legislature, e come membro del Parlamento europeo, in due legislature". Una responsabilità "che ancora mi spetta esercitare e a cui non mi sottraggo - ha aggiunto Napolitano - operando e pensando per l’ulteriore marcia della democrazia" [...]


-  ISRAELE

-  A Napolitano il premio "Dan David"
-  "Mi compete la cura della democrazia"

Il capo dello Stato insignito dell’onorificenza all’Università di Tel Aviv, presente Shimon Peres. "La democrazia non può considerarsi compiuta e vitale una volta per tutte, neppure in Italia. Richiede cure, verifiche critiche, riforme. Responsabilità a cui non mi sottraggo" *

TEL AVIV - "Mi compete di certo la responsabilità di operare come presidente della Repubblica per il consolidamento della democrazia in Italia, rinata grazie alla lotta contro il fascismo e alla Resistenza". Lo ha detto Giorgio Napolitano ricevendo questa sera all’università di Tel Aviv il Premio internazionale "Dan David". "E’ per me di grande significato che sia una istituzione israeliana a riconoscere e premiare il mio impegno".

Presente alla cerimonia il presidente israeliano Shimon Peres, che ha lodato "l’autorità morale di Napolitano che non può essere scalfita". Il premio Dan David, che prevede una borsa da un milione di dollari, è stato conferito a Napolitano in segno di riconoscimento per la sua storica iniziativa politica e parlamentare, all’interno del Partito comunista italiano, per il distacco del Pci dall’influenza di Mosca, l’accettazione dell’Alleanza Atlantica e l’avvicinamento alle posizioni europeiste, per il suo coraggio e la sua integrità intellettuale che hanno contribuito a guarire le ferite della Guerra Fredda in Europa. Nella motivazione si legge che "nel clima attuale un po’ caotico della politica italiana, egli si erge come un faro di ragionevolezza, moderazione, difesa dei valori democratici e di tolleranza, come una figura ammirata e rispettata dai membri di tutte le parti".

"La democrazia non può considerarsi compiuta e vitale una volta per tutte, neppure in Italia - ha dichiarato il presidente della Repubblica -, richiede attente cure, verifiche critiche, riforme se necessario. E comunque nuovi sviluppi in rapporto al mutare dei tempi e delle esigenze. E’ mio dovere adoperarmi perché in questo senso si esprima in Italia uno sforzo condiviso".

"Il rafforzamento dei valori e delle istituzioni democratiche in Italia e in Europa è stato l’impegno di una vita - ha ricordato il capo dello Stato -, avendo io speso 43 anni come membro del Parlamento italiano, per dieci legislature, e come membro del Parlamento europeo, in due legislature". Una responsabilità "che ancora mi spetta esercitare e a cui non mi sottraggo - ha aggiunto Napolitano - operando e pensando per l’ulteriore marcia della democrazia".

Napolitano ha quindi espresso "sincera emozione" e riconoscenza alla Fondazione che gli ha assegnato il premio con una motivazione così nobile. Il Capo dello Stato ha ricordato che nel 1977, in Germania, ad Hannover, gli fu assegnato il premio Leibniz Ring per il contributo dato con "l’opera di tutta una vita" all"integrazione dell’Italia nell’Umione Europea e del suo partito nella democrazia parlamentare". "Ma il premio Dan David - ha aggiunto Napolitano - ha ai miei occhi un valore speciale perché si richiama alla singolare esperienza e autorità di uno Stato nato e sviluppatosi come democrazia parlamentare nella difficile regione del Medio Oriente, così lontana dalle tradizioni politiche e statuali dell’Europa e dell’America del Nord".

Il presidente della Repubblica ha concluso riaffermando di essere un "convinto assertore dell’importanza dell’esistenza e della sicurezza dello Stato di Israele" e del fatto che il suo sistema di democrazia parlamentare sia un "punto di riferimento per l’intero Medio Oriente".

* la Repubblica, 15 maggio 2011


Sul tema, nel sito, si cfr.:

UNITA’ D’ITALIA E FOLLIA: EMERGENZA LOGICO-POLITICA EPOCALE. PER UN CONVEGNO E UNA RIFLESSIONE SUL CONCETTO DI ’UNITA’ E DI SOVRANITA’ (SOVRA-UNITA’). Materiali sul tema


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