"VIENI VIA CON ME": TELEVISIONE E POLITICA DOPO BERLUSCONI ....

L’ITALIA DEL 29 NOVEMBRE 2010: "VIENI VIA CON ME". Fazio-Saviano, ultima puntata. Sul palco Dario Fo, Don Ciotti e Piero Grasso - a cura di Federico La Sala

Per lo scrittore di "Gomorra" monologhi sul voto di scambio e sul terremoto all’Aquila. Tra gli ospiti anche Milena Gabanelli
lunedì 29 novembre 2010.
 

[...] Per l’ultima puntata del programma record assoluto di ascolti per la terza rete Rai, realizzato in collaborazione con Endemol Italia, Dario Fo leggerà un elenco con il quale si rivolge alla classe politica. Si parlerà, poi, di volontariato, di legalità - con gli elenchi letti da Piero Grasso e don Luigi Ciotti - ma anche di scuola e università: mentre le proteste contro la riforma Gelmini sono al centro delle cronache di questi giorni, Vieniviaconme mette in scena le ragioni di insegnanti, genitori, studenti e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che raccontano da diversi punti di vista la situazione della scuola italiana oggi [...]


-  Fazio-Saviano, ultima puntata
-  Sul palco Fo, Don Ciotti e Piero Grasso

Per lo scrittore di "Gomorra" monologhi sul voto di scambio e sul terremoto all’Aquila. Tra gli ospiti anche Milena Gabanelli: Domani in prima serata su RaiTre l’ultima puntata. Non si chiuderà a mezzanotte *

ROMA - Con gli elenchi del nobel Dario Fo, della giornalista Milena Gabanelli, del procuratore antimafia Piero Grasso e di Don Luigi Ciotti e le orazioni civili di Saviano, dedicate al terremoto de L’Aquila e al voto di scambio, si conclude domani la narrazione di piccole e grandi storie del paese di Vieni Via Con Me, il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano in onda domani alle 21.05 su Rai Tre. Si chiuderà, si apprende da ambienti Rai, alla solita ora, 23.30 circa. La Rai, dopo la proposta di Fazio di prolungare la diretta fino a mezzanotte, non avrebbe concesso il prolungamento.

Per l’ultima puntata del programma record assoluto di ascolti per la terza rete Rai, realizzato in collaborazione con Endemol Italia, Dario Fo leggerà un elenco con il quale si rivolge alla classe politica. Si parlerà, poi, di volontariato, di legalità - con gli elenchi letti da Piero Grasso e don Luigi Ciotti - ma anche di scuola e università: mentre le proteste contro la riforma Gelmini sono al centro delle cronache di questi giorni, Vieniviaconme mette in scena le ragioni di insegnanti, genitori, studenti e ricercatori attraverso la lettura di elenchi che raccontano da diversi punti di vista la situazione della scuola italiana oggi.

E proprio gli studenti nei giorni scorsi hanno utilizzato la forma linguistica dell’elenco di Vieniviaconme nella protesta davanti a Montecitorio. Non solo: Milena Gabanelli, autrice e conduttrice di Report, leggerà un elenco autobiografico. Dopo Roberto Benigni, Paolo Rossi, Antonio Albanese e Corrado Guzzanti, sarà la volta di Antonio Cornacchione che si esibirà in un pezzo comico in forma di elenco.

A realizzare la coreografia dell’ultima puntata, ispirata alla cena di Trimalcione , cinque tra i coreografi più importanti e rappresentativi della recente storia della coreografia italiana - Michele Abbondanza, Raffaella Giordano, Giorgio Rossi, Caterina Sagna e Roberto Castello, ideatore e curatore di tutte le coreografie di Vieniviaconme - per la prima volta insieme dopo più di vent’anni. I costumi sono di Ester Marcovecchio.

Dopo l’elenco dei "desideri impossibili" della scorsa settimana, in questa puntata Fabio Fazio elencherà "le cose che ho imparato facendo questa trasmissione", che si chiude con il consueto gioco a due insieme a Saviano "vado via perchè/resto qui perchè", diventato un tormentone anche sul web. La scenografia è di Francesca Montinaro.

* la Repubblica, 28 novembre 2010


Sul tema, nel sito, si cfr.:

-  IL SOGNO "INFANTILE", DEVASTANTE E GOLPISTA, DI "FORZA ITALIA" E DELLA CHIESA "CATTOLICA" E’ FINITO!!! 1948- 2008: LA COSTITUZIONE ITALIANA E’ GIOVANE E SALDA E, CON LE SUE RADICI DANTESCHE ED ETERNE, NON HA PAURA DELLE SFIDE DELL’AVVENIRE!!!

-  PACIFICAZIONE, COSTITUZIONE E NUOVO GOVERNO: RESTITUIRE LA PAROLA "ITALIA" AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO, E ALL’INTERO PARLAMENTO.


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