La Voce di Fiore di carta

Per l’estate un numero della Voce in formato cartaceo. Sarà tutto diverso: non più urla ma parole sommesse, non più appelli ma ballate, non più arringhe ma poesie

sabato 15 luglio 2006.
 

Scusate l’assenza, ma sono alle prese con il trasloco e, avendo fatto l’Enel solo oggi l’allaccio della luce, sono andato avanti con candele e fiammiferi. Come ai tempi dei “cleb”. Bando alle ciance, vi preannuncio una novità, sta volta non finta, che riguarda l’estate. Denaro permettendo e per la sfortuna di qualcuno, uscirà un numero della Voce di Fiore in formato cartaceo per i mesi d’agosto e settembre. Le idee ci sono e anche i pezzi. Vi consiglio di non comprarlo se vi attendete ciò che si è sempre detto e scritto. Questa volta non ci saranno critiche, denunce, rilievi ma solo rose e fiori. Rose senza spine e fiori bianchi, azzurri, rossi e verdi. Insomma la Voce dei Fiori. Non più urla ma parole sommesse. Non più appelli ma ballate. Non più arringhe ma poesie. Che so, Saverio ci disegnerà il modello di città che ha nella mente, senza fare riferimento alcuno ai vari assessori all’urbanistica che finora si sono susseguiti in un vortice di cemento. Federico scriverà di Gioacchino in versione inedita, che potrà scandalizzare anche i meno ortodossi gioachimiti. Mauro getterà pennellate di territorio mai valorizzato dal punto di vista turistico, senza addebitare colpe e omissioni, ignorando lui i venditori di fumo. Maria Costanza ci parlerà di arte, di quell’arte che negli animi dei sangiovannesi non manca. Domenico di politica sociale. E il direttore cosa scriverà? Boh, per ora non so dirvelo, perché oramai lui non parla molto. Qualcosa gliela tireremo però. Forse queste cose e forse altre saranno scritte, con l’impegno di non deludervi. Ma questo sta a voi dirlo dopo aver letto. A presto in pompa magna in tutte le edicole di San Giovanni in Fiore.

Vincenzo Tiano


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