Una persona totalmente sganciata, senza interessi particolari da difendere e potentati ai quali rendere conto. Questo è, in estrema sintesi, Gianni Vattimo. Fin da ora, possiamo dire che la sua candidatura è stata presa malissimo dai partiti, che sperano fermamente di tirarlo dalla loro parte. E’ certo, ormai, che Vattimo è un pericolo, per la tenuta del sistema attuale. Secondo l’opinione dei politologi di partito, Vattimo può consentire la vittoria d’uno schieramento, o dell’altro, in base a come si porranno i suoi elettori nell’ipotesi di ballottaggio. Questa è un’analisi ingenua e molto superficiale. Vattimo arriverà verosimilmente in ballottaggio. Comunque, il punto non sta nel calcolo, nella previsione elettorale. Un sindaco come Vattimo consentirebbe rapporti immediati con enti pubblici e finanziatori privati. Vattimo è conosciuto in tutto il mondo, per la sua autorevolezza intellettuale e politica. Vattimo può aprire spazi enormi a una politica basata sull’impiego delle risorse territoriali e, d’altra parte, può attirare l’attenzione dei mezzi di comunicazione per promuovere una diversa immagine della città di Gioacchino, fondata sul suo patrimonio storico, culturale e di natura. San Giovanni in Fiore è vicinissima a tre laghi, Arvo, Cecita e Ampollino; è a due passi dal mare, lo Jonio; è il cuore del Parco nazionale della Sila. Questi elementi, questi punti di forza, assieme alla figura dell’abate florense Gioacchino da Fiore, che, per certo non era un uomo passivo, possono creare opportunità di sviluppo solo con una figura (e, con questa, una squadra) al di fuori degli impedimenti scientifici del potere attuale. In altri termini, fino a quando un popolo è tenuto in condizioni di bisogno, gli individui non saranno mai liberi e si presteranno, purtroppo, agli sporchi ricatti dei politicanti di turno. Con Vattimo, tutto questo non sarebbe. Vattimo è professore universitario: ha uno stipendio e non deve cercare lodi e fortune a San Giovanni in Fiore. Anzi, il suo coraggio e la sua scelta di venire in Calabria devono essere di esempio. Va ammirato un uomo che, fatte tantissime cose, nella sua vita, decide di aiutare giovani e meno giovani, schierandosi dalla loro parte. Dalla parte dei più deboli, di chi non si sente rappresentato. A San Giovanni in Fiore c’è da recuperare totalmente la legalità. Bisogna rendersene conto e scriverlo, dirlo, comunicarlo. La città si va spopolando terribilmente e, ormai, di questo passo non resteranno che anziani abbandonati e giovani disperati. Tutto questo è triste realtà. Se si vuole rimediare, si deve votare in coscienza, prescindendo da pressioni e controlli. Staremo a guardare, la sfida è lanciata. Noi stiamo con Gianni Vattimo. "Mai voltarsi indietro, nemmeno per prendere la rincorsa".
A. Totti Chessa