LA COSTITUZIONE E IL MENTITORE ISTITUZIONALE. LA LUNGA E DEVASTANTE OFFENSIVA (1994-2009) DEL CAVALIERE DI "FORZA ITALIA" CONTRO L’ITALIA.

CALABRIA, UNIVERSITA’. CARO PRESIDENTE FINI, "L’ARBITRO" NON E’ RISPETTATO DAL 1994. In campo c’è il capo di un partito che fa il doppio gioco e non rispetta le regole!!! - a cura di Federico La Sala

Berlusconi insiste. Dopo l’intervento al congresso del Ppe con le dure accuse alla Consulta e al capo dello Stato, da Bonn torna a mettere nel mirino la Costituzione, a polemizzare con Napolitano (....)
venerdì 11 dicembre 2009.
 

[...] "In politica ci si scontra ma si rispetta l’arbitro e si rispettano le regole del campionato". Sottolinea la necessità nella politica italiana di "avere dei valori condivisi". Parlando all’università della Calabria, il presidente della Camera rileva: "Nella politica servono valori condivisi e la parola avversaria è tipica del gergo sportivo. Come in Milan-Inter o Roma-Lazio ci si scontra ma si rispettano l’arbitro e le regole del campionato" [...]

-  "PUBBLICITA’ PROGRESSO": L’ITALIA E LA FORZA DI UN MARCHIO REGISTRATO!!!

MOZIONE DI SFIDUCIA: DIMISSIONI IMMEDIATE PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. IN ITALIA L’UNICO LEGITTIMO PRESIDENTE DEGNO DI GRIDARE "FORZA ITALIA" E’ IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO. Chi lo ha fatto e continua a farlo illegalmente (e istituzionalmente!) è solo un mentitore e un golpista!!!

-  LODE A FINI PER LE DICHIARAZIONI SULLE LEGGI RAZZIALI, MA "VERGOGNA" PER LA SUA SUDDITANZA AL PARTITO DI "FORZA ITALIA"!!!


-  Il premier insiste: "Costituzione da cambiare e niente elezioni anticipate"
-  Il presidente della Camera Fini: "L’arbitro deve essere rispettato"

-  Berlusconi: "Ce l’hanno tutti con me Napolitano pensi alle toghe politicizzate"

ROMA - Berlusconi insiste. Dopo l’intervento al congresso del Ppe con le dure accuse alla Consulta e al capo dello Stato, da Bonn torna a mettere nel mirino la Costituzione, a polemizzare con Napolitano e a negare elezioni anticipate. Si parte dalla Costituzione: "E’ vecchia, la cambieremo". Poi tocca a Napolitano che aveva parlato di "attacchi violenti": "Semmai sono io a subirli, Napolitano pensi all’uso politico della giustizia contrario alla democrazia e alla libertà". Infine l’ipotesi elezioni anticipate che in molti attribuiscono al Cavaliere: "Non ci ho mai pensato".

Nel frattempo Gianfranco Fini, che ieri aveva bacchettato il premier, torna a parlare. "In politica ci si scontra ma si rispetta l’arbitro e si rispettano le regole del campionato". Sottolinea la necessità nella politica italiana di "avere dei valori condivisi". Parlando all’università della Calabria, il presidente della Camera rileva: "Nella politica servono valori condivisi e la parola avversaria è tipica del gergo sportivo. Come in Milan-Inter o Roma-Lazio ci si scontra ma si rispettano l’arbitro e le regole del campionato".

Berlusconi, però, non molla di un centimetro. Convinto di essere al centro di un attacco su più fronti, si sarebbe sfogato così con i giovani del Ppe incontrati ieri sera: "’Avete visto quante me ne hanno dette, me ne hanno dette di tutti i colori, me ne hanno dette dal presidente della Camera al presidente della Repubblica al presidente del Pd. Ce l’hanno tutti con me’’.

Toni diversi da quelli che Fini riserva alla platea dei giovani calabresi. Per il presidente della Camera la politica italiana "non è capace di vedere al di la del naso. E’ concentrata sul presente, attratta dal rischio di ripiombare in passati recenti o antichi con polemiche continue. Spesso è aspro confronto su cosa fare oggi, ma quasi mai riesce ad immaginare che cosa sarà domani. C’è un eccesso di propaganda e un deficit permanente di dibattito culturale".

Attorno a Berlusconi, invece, si schierano i fedelissimi. Che rilanciano le parole del premier. "E’ doveroso un riequilibrio tra i poteri dello Stato che rispetti la sovranità popolare" dice il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola. Mentre per Sandro Bondi, pur senza citarlo, replica a Fini: "Berlusconi ha aperto uno squarcio di verità. Alcune reazioni e precisazioni che sono scattate puntualmente anche oggi in Italia sono apparse molto discutibili e perfino provinciali".

Ma dall’opposizione il segretario del Pd Pierluigi Bersani avverte il Cavaliere: "Chi ha un consenso non diventa un padrone ma deve confrontarsi con altri poteri che sono istituzionali e costituzionali e deve rispettarli".

* la Repubblica, 11 dicembre 2009


SUL TEMA, NEL SITO, SI CFR.:

CRISI COSTITUZIONALE (1994-2009). DUE PRESIDENTI GRIDANO: FORZA ITALIA!!! LA DOMANDA E’: CHI E’ "PULCINELLA"?

ESPERIMENTO ITALIA. L’ANNO DELLA VERGOGNA (1994): NASCE IL PARTITO DEL "NUOVO" PRESIDENTE DELLA "REPUBBLICA" ... E C’E’ ANCORA!!!

PRESIDENZIALISMO ALLA "FORZA ITALIA". Silvio Berlusconi dal 1994 al 1996 era, fu, ufficialmente d’accordo. Lo dice Marco Pannella, il leader radicale.

MOZIONE DI SFIDUCIA: DIMISSIONI IMMEDIATE PER IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. IN ITALIA L’UNICO LEGITTIMO PRESIDENTE DEGNO DI GRIDARE "FORZA ITALIA" E’ IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, GIORGIO NAPOLITANO. Chi lo ha fatto e continua a farlo illegalmente (e istituzionalmente!) è solo un mentitore e un golpista!!!

"PUBBLICITA’ PROGRESSO": L’ITALIA E LA FORZA DI UN MARCHIO REGISTRATO!!!

-  LODE A FINI PER LE DICHIARAZIONI SULLE LEGGI RAZZIALI, MA "VERGOGNA" PER LA SUA SUDDITANZA AL PARTITO DI "FORZA ITALIA"!!!


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