TRENITALIA, INTERROTTA DIRETTRICE TIRRENICA ... L’ITALIA, AL TEMPO DEL MACCHINISTA UNICO.

VIAREGGIO, ALLA STAZIONE UN INFERNO: DERAGLIAMENTO DI UN MERCI ED ESPLOSIONE DI DUE VAGONI CARICHI DI GAS. Aggiornamenti

Sono salite a 19 le vittime dell’esplosione di Viareggio. Una donna è infatti morta oggi nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Versilia.
mercoledì 1 luglio 2009.
 
[...] Racconti dall’inferno della Versilia. Dalle Alpi Apuane, che imbiancano del marmo di Carrara le montagne, dicono di aver visto il cielo diventare arancione. E’ poco prima di mezzanotte quando in stazione transita un treno merci, che si muove da nord verso sud, da La Spezia in direzione di Pisa, col suo convoglio di quattordici vagoni cisterna carichi gas. "Non è che andasse proprio piano, almeno a 90 all’ora" racconta qualcuno. "Il treno sferragliava sui binari, ho visto delle scintille" è la tesimonianza di un altro. Poche decine di metri ed è la catastrofe [...]

Ansa» 2009-07-02 16:39

STRAGE VIAREGGIO, BILANCIO SALE A 19 MORTI

VIAREGGIO (LUCCA) - Sono salite a 19 le vittime dell’esplosione di Viareggio. Una donna è infatti morta oggi nel reparto di rianimazione dell’Ospedale Versilia. Lo ha reso noto in conferenza stampa il direttore generale della Asl 12 Giancarlo Sassoli.


L’indagine è ancora a carico di ignoti. Lo ha detto il procuratore di Lucca Aldo Cicala in una conferenza stampa oggi a Lucca sulla strage di Viareggio. Il procuratore ha spiegato che l’attività di indagine "procede con sequestri, acquisizioni di documenti e con l’affidamento di perizie".

’’Si fa una ipotesi probabile: quella del cedimento di un componente meccanico’’, ha affermato Cicala. Il cedimento ha poi provocato ’’il rovesciamento del primo vagone’’. ’’Purtroppo - ha aggiunto - si e’ aperta una falla su una cisterna del primo vagone con fuoriuscita di gpl’’.

Per tre vittime dell’esplosione avvenuta tre notti fa alla stazione di Viareggio non ci sono elementi che possano indicarne l’identita’. E’ quanto emerso durante la conferenza stampa convocata a Lucca dagli investigatori riguardo l’inchiesta. In base a quanto emerso, le persone per cui l’identificazione e’ certa sono tre: Elena Iacopini, 32 anni di Viareggio, Ilaria Mazzoni, 36 anni di Viareggio e Maria Luisa Carmazzi, 49 anni, di Viareggio. La prima abitava in via Porta Pietrasanta mentre le altre due in via Ponchielli. In queste due strade, oggi sotto sequestro, sono avvenuti i crolli delle palazzine. Gli investigatori - erano presenti il procuratore Aldo Cicala, il primo dirigente del commissariato Leopoldo Laricchia e i dirigenti della Polfer toscana Pierluigi D’Angelo e la dottoressa La Spina - hanno spiegato che le persone ancora da identificare sono 15, ma che per 12 di loro ci sono elementi per l’attribuzione dell’identita’.


Ansa» 2009-07-01 09:45

STRAGE VIAREGGIO, 16 MORTI

VIAREGGIO - E’ salito a 16 il numero delle vittime dell’esplosione del gpl, contenuto in un carro cisterna, avvenuta alla stazione di Viareggio nella notte tra lunedì e martedì. I feriti sono 34, e 12 di loro sono gravissimi.

Erano due bambini le ultime vittime accertate della strage: una bimba di tre anni, di origini non italiane, che era ricoverata all’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma; e Lorenzo, due anni e mezzo, che invece era stato trasferito all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze. Entrambi avevano ustioni nel 90% del corpo.

Durante la notte sono proseguite le operazioni per la messa in sicurezza della zona del disastro e per la ricerca dei dispersi, sul cui numero non c’é ancora certezza: alcune fonti parlano di una persona, altre di tre. I vigili del fuoco hanno già svuotato sei dei 14 vagoni cisterna che componevano il treno merci deragliato nei pressi della stazione. La notte è trascorsa tranquilla per i circa 300 abitanti allontanati per precauzione dal quartiere e ospitati in case di amici, alberghi messi a disposizione dal Comune, nella palestra di una scuola dove è stata allestita anche una mensa, o nella tendopoli alzata davanti al Comune.


ESPLOSIONE IN STAZIONE, E’ STRAGE A VIAREGGIO *

VIAREGGIO - Stato d’emergenza per Vareggio, dopo l’esplosione alla stazione della notte scorsa. ’Lo decreteremo gia’ nel prossimo Cdm’, ha annunciato il presidente del Consiglio Berlusconi che ha visitato il luogo del disastro. Il governo - ha detto ancora Berlusconi - garantira’ la ricostruzione del 100% delle case distrutte.

Il presidente del Consiglio ha poi fornito un bilancio di 13 morti. Alle 11 persone che sono state estratte dalle macerie, se ne aggiungono altre due, fra cui una bambina, che sono morti per le ferite riportate. Sono quattro invece i dispersi.

Ma il bilancio potrebbe aumentare, perché alcuni feriti sono in condizioni gravissime ha confermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella conferenza stampa seguita al briefing fatto in Comune con Guido Bertolaso e le istituzioni locali. "Una persona - ha detto Berlusconi - ha ustioni superiori all’80% della superficie corporea e ci sono altri casi con ustioni superiori al 70%".

Il numero dei 13 morti e’ confermato anche dalla Asl 12 di Viareggio. Al momento, 11 deceduti nell’obitorio dell’ospedale Versilia più due donne morte negli ospedali di Massa e Pisa: viene così aggiornato il dato fornito dalla stessa Asl secondo cui le vittime accertate erano 16.

BERLUSCONI CONTESTATO

Berlusconi e’ stato accolto da applausi ma anche fischi e urla di ’buffone’. Appena arrivato nella sede del Comune di Viareggio è stato accolto da alcune centinaia di persone: alcuni lo hanno applaudito, ma in molti lo hanno fischiato urlando ripetutamente ’buffone’.

La contestazione nei confronti del premier è proseguita anche dopo l’ingresso del Cavaliere nella sede del comune, che è stata blindata dalle forze dell’ordine. Delle circa 300 persone che si trovano davanti al municipio molti hanno ripetutamente urlato "Buffone buffone" all’indirizzo di Berlusconi, rivolgendogli anche offese.

Davanti al comune si trova anche un gruppetto di sostenitori del Cavaliere, meno nutrito, che sta applaudendo nei suoi confronti. Al suo ingresso nella sede del comune Berlusconi non ha risposto alle offese limitandosi a salutare chi lo applaudiva. Nella piazza del comune le fazioni pro e contro Berlusconi si stanno sfidando a colpi di slogan.

Il premier aveva effettuato un sopralluogo alla stazione dove la scorsa notte è esplosa una cisterna carica di gpl. Berlusconi si era soffermato con i vigili del fuoco chiedendo spiegazioni sul tipo di intervento che si sta realizzando ed è passato davanti alle abitazioni che sono crollate e dove si stanno cercando ancora i dispersi.

PAPA, DOLORE CHE COLPISCE L’INTERA CITTA’

Appresa la notizia dell’incidente alla stazione di Viareggio, Benedetto XVI esprime "profonda partecipazione" al "dolore che colpisce l’intera città’" e mentre prega "per quanti sono tragicamente morti" invoca "la guarigione per i feriti". Il papa lo scrive in un telegramma inviato all’arcivescovo di Lucca, mons. Benvenuto Castellani e reso noto dalla sala stampa vaticana.

CITTA’ SCONVOLTA, TURISTI IN SPIAGGIA

I viareggini tra la stazione, l’ospedale e il Comune, i turisti in spiaggia oppure a spasso sul lungomare in costume e pareo. Viareggio è oggi una città divisa in due: l’esplosione che ha squarciato la notte ha sconvolto la vita di questa cittadina: fin dai primi istanti successivi allo scoppio del gas fuoriuscito dal vagone cisterna la gente si è riversata in strada, per aiutare i soccorritori, per cercare i propri cari, oppure soltanto per paura.

E con il passare delle ore il viavai è aumentato fino a quando davanti al municipio, dove è stato allestito il centro dei soccorsi, si é formata una piccola folla di alcune centinaia di persone, riunite in capannelli a raccontare quanto è accaduto. Diversa l’atmosfera sul lungomare dove i turisti, la maggior parte stranieri, erano quasi gli unici presenti. Come in spiaggia, tra un beach-volley, un bagno e un po’ di tintarella.

’BLOCCATI IN ESTREMIS DUE TRENI PASSEGGERI’ Secondo la testimonianza del consigliere regionale della Toscana Marco Montemagni (Gruppo misto) "e’erano due treni passeggeri in arrivo nei minuti immediatamente successivi all’incidente che ha provocato la strage nella stazione di Viareggio. Solo grazie alla velocità del capostazione i due treni sono stati bloccati".

"Se quei treni fossero arrivati in stazione sarebbe stata una vera ecatombe - aggiunge Montemagni -. A bordo c’erano centinaia di passeggeri. Il comportamento del capostazione conferma che Ferrovie dello Stato deve desistere dalla sfrenata corsa verso l’automazione. Il fattore umano resta decisivo".

BERTOLASO,2 GIORNI PER OK CIRCOLAZIONE

Tra due giorni dovrebbe essere riattivata la linea ferroviaria dopo l’incidente alla stazione di Viareggio. Lo ha detto il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, sottolineando che "ci vorranno almeno ventiquattr’ ore per svuotare dal gas le cisterne e altre ventiquattro per riattivare la linea ferroviaria". Quanto alla ricerca dei dispersi, il capo della Protezione civile ha aggiunto che si scaverà fin quando "non avremo la certezza che non vi saranno più persone" e ha ribadito che il numero delle vittime è probabilmente destinato a salire in quanto qualcuno dei feriti non ce la farà.

TRENITALIA, MODIFICHE A PERCORSI

A causa dell’incidente di Viareggio, la circolazione ferroviaria sulla Direttrice Tirrenica è interrotta tra le stazioni di Pisa e Forte dei Marmi. Le Fs hanno quindi adottato provvedimenti di circolazione alternativa per i treni interessati. Ecco il programma: per quanto riguarda i treni a media e lunga percorrenza, al momento sono 12 quelli deviati, 17 i convogli che hanno subito limitazioni di percorso e sostituiti parzialmente con bus, 7 quelli cancellati. I ritardi per i convogli diretti da Sud verso Torino sono compresi tra i 60 e i 240 minuti. Questo perché i treni, una volta giunti a Pisa, vengono deviati in direzione Firenze per poi continuare verso Bologna, Piacenza, Alessandria e Torino. Tra Bologna e Piacenza alcuni treni hanno subito ulteriore ritardo a causa di un suicidio mortale tra le stazioni di Rubiera e Modena. I treni della Direttrice Tirennica che servono la Liguria e il Piemonte meridionale subiscono ritardi medi di 60 minuti in quanto i convogli della lunga percorrenza provenienti da Torino vengono attestati a La Spezia e quelli in arrivo da Roma a Pisa. Tra Pisa e La Spezia sono i bus sostitutivi a garantire la mobilità. E’ stato attivato, inoltre, il numero verde gratuito 800 892021 per tutte le informazioni sulle modifiche del percorso dei treni. Ulteriori informazioni, costantemente aggiornate, saranno disponibili su i new media del Gruppo Fs, FSNews Radio e FSNews, che daranno ampio spazio ai provvedimenti di circolazione alternativa. Il Gruppo FS ha istituito un’Unità di Crisi Nazionale che coordina costantemente i centri operativi dislocati sul territorio, in sintonia con i provvedimenti adottati dalla Protezione Civile.

* Ansa» 2009-06-30 18:33


VIAREGGIO: ESPLOSIONE IN STAZIONE, I MORTI SONO 15 *

VIAREGGIO (LUCCA) - Sono al momento 15 i morti tra cui due bambini, 36 i feriti di cui 12 sono gravissimi, un migliaio le persone evacuate e si scava per cercare i dispersi. E’ il primo bilancio delle tre violente esplosioni e del vasto incendio provocate dalla fuoriuscita di gpl dalle cisterne trasportate da un convoglio merci deragliato intorno alla mezzanotte vicino alla stazione di Viareggio (Lucca) che attraversa il centro. Due palazzine sono crollate. Altre cinque sono state coinvolte dall’incendio e si scava ancora alla ricerca di persone disperse. Tra i feriti ci sono due bambini. Uno è grave ed è ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze con ustioni in gran parte del corpo. L’altro al Bambin Gesù di Roma. I feriti, tra cui molti ustionati, sono stati distribuiti tra gli ospedali di Pisa, Massa Carrara, Firenze, Parma, Roma e Genova. "Ho sentito un esplosione e sono uscito in strada insieme ad altri volontari - ha raccontato un volontario della Croce verde di Viareggio la cui sede è stata travolta dall’incendio - e ci siamo trovati le fiamme di fronte a noi e, purtroppo, un corpo carbonizzato a terra. E’ stata una scena terrificante". "Abito vicino al luogo dove c’é stato l’incidente e ho visto una scena apocalittica" ha testimoniato invece il sindaco di Viareggio Luca Lunardini. "Uno dei vagoni è deragliato - ha spiegato il comandante del corpo nazionale dei vigili del fuoco Antonio Gambardella che dal centro operativo del Viminale sta coordinando le operazioni di soccorso - e si sono susseguite diverse esplosioni". Quanto alle cause, Gambardella non si è sbilanciato, limitandosi a dire che secondo alcune testimonianze sembra che il treno sia entrato in stazione con i freni in fiamme. I vigili del fuoco sono giunti in forze sul luogo dell’incidente insieme a carabinieri, polizia, guardia di finanza, personale medico del 118 e volontari della protezione civile. A Viareggio è giunto il capo della protezione civile Guido Bertolaso che è in contatto col presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. In arrivo a Viareggio anche il ministro dell’Interno Roberto Maroni. Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è in contatto con il prefetto di Lucca Carmelo Aronica mentre il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli ha interrotto la sua visita ufficiale in Venezuela e ha nominato una commissione d’inchiesta. Un’inchiesta è stata aperta dalla Procura di Lucca. Il treno deragliato è un convoglio merci composto da 14 vagoni e proveniva da La Spezia in direzione Pisa.

FS, CINQUE VAGONI DERAGLIATI

Sono cinque i vagoni del treno merci su cui si è verificata l’esplosione alla stazione di Viareggio che sono deragliati. Lo rendono noto le Ferrovie dello Stato, confermando che non c’é stato alcuno scontro tra convogli. "Alle 23.48 di questa notte, in prossimità della stazione di Viareggio, un carro cisterna contenente gpl, in composizione a un treno merci partito da Trecate e diretto a Gricignano, è esploso per cause in corso di accertamento" sottolineano le Ferrovie in una nota. Secondo le prime notizie disponibili "e stando all’evidenza dello scenario - proseguono - la locomotiva è regolarmente sui binari: dei 14 carri che componevano il treno, il primo, presumibilmente quello esploso, è riverso sulla massicciata, così come gli altri quattro carri successivi. Degli altri nove, due sono rimasti in posizione verticale, ma fuori dai binari, mentre gli altri sette non hanno subito conseguenze". Il treno era trainato da una locomotiva di Trenitalia, mentre dei 14 vagoni il primo è immatricolato presso la compagnia ferroviaria polacca Pkp, mentre gli altri 13 presso le ferrovie tedesche Deutsche Bahn.

DANNO A CISTERNA DITTA DI VIENNA

Apparterrebbe alla società internazionale Gatx con sede europea a Vienna, la cisterna da cui è fuoriuscito il gas che ha innescato l’esplosione alla stazione di Viareggio. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, a provocare il deragliamento è stato il primo carro merci, quello subito dietro la locomotiva, immatricolato dalle ferrovie polacche ma di proprietà, appunto, della Gatx. Il vagone avrebbe subito un cedimento strutturale: si sarebbe rotto un’asse. Ed è proprio la società con sede a Vienna, sottolineano le stesse fonti, che deve assicurare la revisione di tutti gli elementi strutturali. Il treno, precisano inoltre le fonti, procedeva a 90 chilometri orari, una velocità regolare per quel tratto di ferrovia.

MILLE PERSONE EVACUATE

Sono un migliaio le persone evacuate dalle loro abitazioni in seguito all’esplosione di un convoglio avvenuta questa notte alla stazione di Viareggio. Lo ha detto il sindaco della città, Luca Lunardini, che ha spiegato che 200 di queste sono state accolte in un centro di prima assistenza allestito nel municipio. "Nella piazza davanti al Comune - ha spiegato il sindaco - sono state installate cinque tende da campo che ospitano un centinaio di persone. Altrettante hanno passato la notte all’interno del municipio". Il sindaco ha spiegato che gli edifici crollati sono due mentre "altri 4 o 5 sono stati interessati dallo scoppio anche se non sono interamente crollati. Le altre persone sono state evacuate per una questione di sicurezza. Cercheremo di trovare accordi con gli albergatori in Versilia per ospitarle".

IL PREFETTO: 36 FERITI GRAVI

Sono 36 le persone ferite gravemente nell’esplosione avvenuta alla stazione di Viareggio in seguito all’ incidente ferroviario che ha coinvolto un treno che trasportava gpl. Fra questi, ha spiegato il prefetto Carmelo Aronica, ci sono due bambini e quindici persone sono gravissime. I due piccoli sono ricoverati il primo all’ospedale pediatrico Majer di Firenze e al Bambin Gesù di Roma il secondo. Le vittime sono tredici: fra queste alcune persone che si trovavano a passare nelle strada che costeggia la ferrovia e alcuni abitanti di due palazzine crollate in seguito allo scoppio. Danni sono visibili anche su altri edifici limitrofi. Il bambino ricoverato all’ospedale pediatrico Meyer di Firenze ha due anni e mezzo. Il piccolo, secondo quanto si apprende dall’ospedale, è in condizioni molto gravi: ha riportato ustioni su vasta parte del corpo. Il bambino é ricoverato in rianimazione, con prognosi riservata.

TRENITALIA, INTERROTTA DIRETTRICE TIRRENICA

A causa dell’incidente di Viareggio la circolazione ferroviaria sulla Direttrice Tirrenica è interrotta tra le stazioni di Pisa e Forte dei Marmi. Provvedimenti di circolazione alternativi sono stati adottati dal gruppo Fs. I convogli della Direttrice Torino - Genova - Roma potranno subire ritardi, deviazioni di percorso e possibili cancellazioni. I convogli del trasporto regionale provenienti da Sud verranno attestati nella stazione di Pisa, quelli da Nord, invece, a Forte dei Marmi e i treni regionali da Est sosteranno a Lucca. Un servizio di bus sostitutivi garantirà i collegamenti tra queste tre località e le stazioni intermedie. I convogli della media e lunga percorrenza subiranno alcune modifiche di percorso. Alcuni treni diretti da Sud a Torino, arrivati a Pisa, verranno deviati a Firenze per poi proseguire verso Bologna, Piacenza, Alessandria e Torino. Altri convogli della Direttrice Tirrenica verranno attestati a La Spezia (quelli provenienti da Torino) e a Pisa (quelli da Roma) e in questo tratto di linea saranno garantiti i collegamenti con bus sostitutivi.

TRENITALIA: POSSIBILE CEDIMENTO CARRELLO

In relazione all’incidente del treno merci 50325 Trecate-Gricignano, gli elementi al momento a disposizione fanno presumere che il cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna sia la causa piu’ probabile di quanto accaduto. Lo comunicano le Ferrovie dello Stato in una nota. A causa di cio’ il carro sarebbe deragliato trascinando altri 4 carri. Lo svio avrebbe provocato la fuoriuscita del gas Gpl contenuto nella cisterna che si sarebbe incendiato al di fuori di questa. Non ci sarebbe stata dunque l’esplosione del primo carro cisterna come precedentemente reso noto a causa delle prime indicazioni. Il controllo effettuato sui carri dai tecnici della verifica in partenza da Trecate non aveva evidenziato alcuna anomalia

IGNOTE ALCUNE DELLE VITTIME, PARENTI IN OSPEDALE Un pellegrinaggio ininterrotto di amici, parenti e conoscenti è in corso da ore al pronto soccorso dell’Ospedale Versilia dove si è concentrata l’emergenza sanitaria causata dall’esplosione alla stazione di Viareggio. Sono ancora da identificare nove dei 10 deceduti, e fra i numerosi feriti ci sono ancora persone senza nome. Nella sala d’aspetto del pronto soccorso si avvicendano viareggini, ma anche stranieri alla ricerca di notizie di congiunti e conoscenti. "La persona deceduta da noi - ha spiegato il direttore del pronto soccorso Sergio Milletti - è stata riconosciuta dalla sorella grazie ad una catenina perché il corpo era completamente ustionato e ci sono ancora persone da identificare anche tra i feriti; per gli extracomunitari questo compito è ancora più difficile". Per molti, la speranza che i propri cari non siano tra i deceduti è che siano stati trasferiti in altri ospedali, oppure che facciano parte dei feriti a cui non è stato ancora possibile dare una identità. Al pronto soccorso sono stati curati soprattutto gli ustionati. "Si tratta di gente - ha proseguito il direttore - raggiunta dal fuoco in strada, nelle abitazioni e nei pressi della stazione. Invece i pochi traumatizzati arrivati da noi hanno avuto ferite o contusioni per cadute causate dallo spostamento d’aria provocato dall’esplosione".

* Ansa» 2009-06-30 (per aggiornamenti, cliccare sul rosso).



-  Un merci deraglia ed esplodono due vagoni carichi di gas: fiamme alte

-  L’esplosione investe cinque abitazioni, ed decine di automobili

-  Viareggio, treno esplode in stazione. E’ strage
-  In fiamme auto e palazzi: 13 morti e 35 feriti

-  Testiomonianze in diretta su internet: "Tanti scappavano coi vestiti in fiamme"

-  daL nostrO inviato MAURIZIO BOLOGNI

VIAREGGIO - Tredici morti tra cui un bambino carbonizzato, 50 feriti di cui 35 feriti ustionati in modo grave (alcuni nel 90% del corpo), altre decine di persone contuse, sotto schock, disperse, un migliaio di abitanti evacuati. E poi due palazzine distrutte e altre tre evacuate, alcune centinaia di sfollati. Lutti e devastazione in un paradiso delle vacanze al mare, Viareggio, a causa di un treno merci carico di Gpl (Gas propano liquido) che a mezzanotte deraglia in stazione e innesca l’apocalisse nel centro della città: una serie di esplosioni e l’incendio.

Il bilancio delle vittime è provvisorio. Alle sei della mattina vigili del fuoco e uomini della protezione civile stanno ancora scavando tra le macerie da cui hanno già estratti vivi tre bambini, un uomo e una donna.

"Come un terremoto, come un tornado, ho avvertito uno spostamento d’aria e il pavimento muoversi" racconta un giovane. "Dormivo, mi è piombato il lampadario addosso, sono vivo per caso" dice un altro. "Mio marito, un eroe. Mi ha preso di peso e trascinato fuori da una porta sul retro prima che crollasse tutto. Da sola, con queste gambe malridotte, operate da poco, non ce l’avrei mai fatta" aggiunge un’anziana sorretta a braccia da due volontari della protezione civile che l’accompagnano nella tendopoli allestita in piazza del municipio.

Racconti dall’inferno della Versilia. Dalle Alpi Apuane, che imbiancano del marmo di Carrara le montagne, dicono di aver visto il cielo diventare arancione. E’ poco prima di mezzanotte quando in stazione transita un treno merci, che si muove da nord verso sud, da La Spezia in direzione di Pisa, col suo convoglio di quattordici vagoni cisterna carichi gas. "Non è che andasse proprio piano, almeno a 90 all’ora" racconta qualcuno. "Il treno sferragliava sui binari, ho visto delle scintille" è la tesimonianza di un altro. Poche decine di metri ed è la catastrofe.

In quel punto la linea ferrata è costeggiata dai palazzi, in parallelo corre via Ponchielli. Il merci 50325 Trecate-Gricignano deraglia, probabilmente per il cedimento del carrello di uno dei primi carri cisterna che trascina fuori dai binari altri quattro vagoni. Solo uno dei vagoni salta in aria. Purtroppo basta a causare l’immane disastro. Le esplosioni e le fiammate investono i palazzi e la strada. Una palazzina, dove vivono 18 persone, si sbriciola. Una più piccola, monofamiliare, prende fuoco. Alla fine, crollate o gravemente danneggiate, le case coinvolte saranno cinque. Come un proiettile, un grosso pezzo di metallo investe un uomo - che risulterà essere un quarantenne extracomunitario - e lo scaraventa ad una decina di metri uccidendolo. Per lo spostamento d’aria un’altra persona vola contro un cassonetto e avrà le gambe maciullate. Una ragazza, avvolta dalle fiamme, corre in strada, grida, cerca di strapparsi i vestiti.

Scene così ce ne sono tante. Le fiamme avvolgono un gazebo dove stanno cenando alcune persone. Scattano i soccorsi. Per timore che possano espoldere anche gli altri vagoni rimasti integri, vengono evacuati altri tre palazzi. "La cabina è stata invasa dal gas, siamo riusciti a scappare - raccontano i due macchinisti, feriti in modo non grave - Siamo vivi per miracolo".

* la Repubblica, 30 giugno 2009


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