CALABRIA. Visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Calabria il 15 e il 16 gennaio

COSENZA - Giorgio Napolitano, in visita all’Universita’ della Calabria, ha chiesto alle regioni meridionali di superare ’’ogni forma di inerzia e di stanca gestione dell’esistente’’ per affrontare i problemi particolari che affliggono quest’area del paese.

giovedì 15 gennaio 2009.
 
[...] Al suo arrivo all’Università della Calabria, il presidente della Repubblica è stato accolto da una manifestazione organizzata dagli studenti dell’Onda. Una decina di ragazzi sono stati allontanati dalla polizia mentre un loro portavoce spiegava che la contestazione non era rivolta al Capo dello Stato. "La visita di Napolitano in Calabria", ha riferito uno studente che indossava una maglietta bianca con su scritto ’Precari invisibili della ricerca Unical’, "è per noi l’occasione di rilanciare la nostra protesta contro l’attuale sistema universitario" [...]

Ansa» 2009-01-15 12:43

NAPOLITANO: REGIONI MEZZOGIORNO SUPERINO INERZIA

COSENZA - Giorgio Napolitano, in visita all’Universita’ della Calabria, ha chiesto alle regioni meridionali di superare ’’ogni forma di inerzia e di stanca gestione dell’esistente’’ per affrontare i problemi particolari che affliggono quest’area del paese. Il Capo dello Stato ha anche segnalato ’’deleterie contrapposizioni tra Nord e Sud e vecchie e nuove sordita’ verso le esigenze del Mezzogiorno’’.

RICERCATORI,NESSUN FUTURO "Le scelte legislative di questo Governo danno una sola opportunità ai ricercatori delle università italiane: abbandonare il proprio Paese per lavorare all’estero". E’ un passo della lettera aperta che "i precari invisibili della ricerca dell’Università della Calabria" avrebbero voluto consegnare stamattina al Presidente della Repubblica.

"Per motivi di sicurezza, secondo quanto ci è stato spiegato - ha detto uno dei ricercatori precari - non ci è stato consentito di parlare col Capo dello Stato per consegnargli la lettera, ma abbiamo voluto ugualmente fare sentire la nostra voce di fronte a quello che ormai si presenta come un disfacimento del mondo universitario. Il nostro futuro, a causa dei provvedimenti del Governo, è ormai cancellato e non abbiamo alcuna speranza eppure i precari della ricerca e della docenza svolgono un ruolo essenziale per il buon andamento delle attività universitarie. L’abolizione dei provvedimenti che prevedono un’imponente riduzione dei finanziamenti all’università e il drastico ridimensionamento del turnover per il reclutamento di nuovo personale è una condizione assolutamente necessaria. Il Governo, in questo senso, deve compiere un passo indietro e il presidente Napolitano può svolgere un ruolo decisivo".



L’intervento

Il Presidente Napolitano in occasione della intitolazione dell’Aula Magna dell’Università della Calabria a Beniamino Andreatta: "Prezioso per l’Italia sarebbe oggi il contributo della sua competenza e della sua fantasia, della sua passione e del suo coraggio".

"C’è da dire quanto prezioso per l’Italia sarebbe oggi il suo contributo: il contributo della sua competenza e della sua fantasia, della sua passione e del suo coraggio, del suo senso dell’interesse pubblico al servizio di visioni anticonvenzionali dei problemi dell’economia e di scelte limpide e rigorose". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, intervenendo all’Università degli Studi della Calabria, ad Arcavacata di Rende, in occasione della cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna al Prof. Beniamino Andreatta.




-  Il presidente della Repubblica ricorda Andreatta all’università di Cosenza
-  "Il suo esempio una risposta all’inerzia e la stanca gestione dell’esistente"

-  Napolitano in Calabria: "Deleteria
-  contrapposizione tra Nord e Sud"

-  Proteste dei giovani dell’Onda: "Con la riforma precari costretti a emigrare"

COSENZA - Giorgio Napolitano, in visita all’Università della Calabria, ha chiesto alle regioni meridionali di superare "ogni forma di inerzia e di stanca gestione dell’esistente" per affrontare i problemi particolari che affliggono quest’area del paese. Il Capo dello Stato ha anche segnalato "deleterie contrapposizioni tra Nord e Sud e vecchie e nuove sordità verso le esigenze del Mezzogiorno".

Ricordando Beniamino Andreatta, Napolitano ha sollecitato a ritrovare la "passione" dell’ex ministro della Difesa, "la passione di un uomo del Nord per il Mezzogiorno" che "veniva portata avanti con il sentimento di un dovere nazionale". Una tradizione questa, spiega Napolitano, che "vide via via illuminati uomini del Nord impegnati in prima persona nei primi anni del secolo per la rinascita del Mezzogiorno".

Ebbene, ha auspicato il Capo dello Stato, se "quella tradizione riprendesse vigore sarebbe una risposta a deleterie contrapposizioni fra Nord e Sud, alle vecchie e nuove sordità verso le esigenze del Mezzogiorno". Sarebbe, ha aggiunto duro Napolitano, "una risposta eloquente a ogni forma di scoramento, di inerzia e di stanca gestione dell’esistente in seno alle nostre stesse regioni meridionali".

Al suo arrivo all’Università della Calabria, il presidente della Repubblica è stato accolto da una manifestazione organizzata dagli studenti dell’Onda. Una decina di ragazzi sono stati allontanati dalla polizia mentre un loro portavoce spiegava che la contestazione non era rivolta al Capo dello Stato. "La visita di Napolitano in Calabria", ha riferito uno studente che indossava una maglietta bianca con su scritto ’Precari invisibili della ricerca Unical’, "è per noi l’occasione di rilanciare la nostra protesta contro l’attuale sistema universitario".

I giovani volevano consegnare infatti al presidente una lettera aperta per denunciare come "le scelte legislative di questo governo danno una sola opportunità ai ricercatori delle università italiane: abbandonare il proprio paese per lavorare all’estero". "Per motivi di sicurezza, secondo quanto ci è stato spiegato - ha detto uno dei ricercatori precari - non ci è stato consentito di parlare col Capo dello Stato per consegnargli la lettera, ma abbiamo voluto ugualmente fare sentire la nostra voce".

* la Repubblica, 15 gennaio 2009


LA VISITA

Visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in Calabria il 15 e il 16 gennaio

La visita inizia giovedì 15 gennaio ad Arcavacata -Rende con la partecipazione del Capo dello Stato alla cerimonia di intitolazione dell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Calabria al Prof. Beniamino Andreatta, fondatore e primo Rettore dell’Ateneo, in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico.

Trasferitosi a Lamezia Terme nel pomeriggio, il Presidente Napolitano incontra il Rettore e alcuni componenti del Senato accademico dell’Università degli Studi "Magna Grecia" di Catanzaro. Partecipa, poi, alla inaugurazione della nuova Aula consiliare in occasione del 40° anniversario dell’istituzione del Comune e, in questa sede, incontra una rappresentanza delle Associazioni impegnate nella lotta al racket e alla criminalità organizzata.

In serata il Capo dello Stato arriva a Reggio Calabria e visita, in forma privata, il Museo nazionale della Magna Grecia.

Venerdì 16 gennaio il Presidente Napolitano si reca all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria dove è allestita la mostra dedicata a Antonio Quistelli. Quindi interviene al Convegno Internazionale "Mezzogiorno Euromediterraneo. Idee per lo sviluppo". (All’introduzione del Rettore Giovannini seguono le relazioni dei professori Alessandro Bianchi e Lucio Villari e del Commissario per le Politiche Regionali dell’Unione Europea, Danuta Hubner. Sono previsti anche interventi del Presidente della Reale Accademia di Scienze Economiche e Finanziarie di Spagna, Jaurne Gil Aluja e del Direttore del Censis, Giuseppe Roma).

Nel pomeriggio, prima del rientro a Roma, il Capo dello Stato partecipa alla inaugurazione del nuovo Centro polivalente dell’Associazione "Piccola Opera Papa Giovanni" dedicato alla cura e alla riabilitazione di bambini e giovani disabili.


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