Contro tutte le mafie: solidarietà a Roberto Saviano

Roberto Saviano: alcune dichiarazioni di Saviano e di altri sulle minacce subite dallo scrittore

Cosa vive in questo momento Roberto Saviano
mercoledì 15 ottobre 2008.
 
"Non so se rifarei tutto quello che ho fatto. Sono sicuro di aver compiuto una cosa importante, ma non c’è mattina in cui mi chiedo perchè l’ho fatto e non mi so rispondere, non so se ne valeva davvero la pena" Roberto Saviano

"Vado via dall’Italia" è lo sfogo di Roberto Saviano dalle pagine di la Repubblica "almeno per un po’, non vedo alcuna ragione per ostinarmi a vivere come prigioniero di me stesso, del mio libro, del mio successo’’. Da due anni sotto scorta, autore di Gomorra, libro che ha aiutato a fare luce sulle attivita’ criminali del clan dei Casalesi, annuncia che vuole ritornare a vivere ma per farlo deve lasciare il Paese. ’’In privato sono diventato una persona non bella - scrive - diffidente al di la’ di ogni ragionevolezza’’. E se ritiene di aver ottenuto l’attenzione sul tema della camorra con il suo libro come mai era accaduto prima, l’autore di Gomorra ha deciso di andare via anche per la solitudine in cui e’ costretto a vivere. ’’Nemmeno una casa vogliono affittarmi a Napoli, appena sanno chi sara’ il nuovo inquilino’’ dicono che ’’sono dispiaciuti assai ma non possono’’ e gli amici mi hanno detto ’’ora basta, non ne possiamo piu’ di difendere te e il tuo maledetto libro’’. Saviano e’ consapevole dell’odio che suscita ’’lo sento come un cattivo odore l’odio che mi circonda, non e’ necessario che ascolti le loro intercettazioni e confessioni’’. Ma nonostante tutto sa che le sue parole hanno dato l’avvio ad una mobilitazione ’’la strage dei ghanesi a Castelvolturno ha costretto il governo - scrive - a un impegno paragonabile soltanto alla risposta a Cosa Nostra dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, non pensavo che soltanto un libro potesse provocare questo terremoto’’. http://www.repubblica.it

Alla trasmissione Fahrenheit su Radio3 Roberto Saviano ha detto: "Non so se rifarei tutto quello che ho fatto. Sono sicuro di aver compiuto una cosa importante, ma non c’è mattina in cui mi chiedo perchè l’ho fatto e non mi so rispondere, non so se ne valeva davvero la pena"

Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - "Venire a sapere da un collaboratore di giustizia che il clan dei casalesi aveva in mente di eliminare Roberto Saviano prima di natale e’ la conferma che la camorra, come anche la ’ndrangheta e la mafia siciliana, non dimentica. La storia delle mafie e dell’antimafia e’ costellata di episodi di vendette a orologeria: prima o poi le mafie colpiscono chi ha procurato loro dei danni. E Saviano ha portato in emersione la rete dei colossali interessi economici di quel clan. Per analoghi motivi le mafie hanno colpito in Sicilia e in Calabria. Per questo a Saviano occorre esprimere una solidarieta’ non solo formale, che non servirebbe a nulla, ma una solidarieta’ che implichi il rinnovato impegno del vasto fronte dell’antimafia con azioni concrete nei territori controllati dalla criminalita’ organizzata". Questa la posizione dell’associazione antimafia ’Verso sud’ espressa dal portavoce Orfeo Notaristefano. http://www.adnkronos.com

SAVIANO: FAVA (SD), SOLIDARIETA’ E’ LOTTA CONTRO LE MAFIE "C’e’ un solo modo per far sentire a Roberto Saviano la nostra amicizia e la nostra solidarieta’: liberare questo Paese dalle mafie e dalle camorre". Lo dice Claudio Fava, coordinatore nazionale di Sinistra democratica, che aggiunge: "Ciascuno faccia la propria parte, sino in fondo. A cominciare dai giornalisti: scrivano chi organizza le serrate dei commercianti contro gli immigrati a Castelvolturno, raccontino le carriere di governo cresciute all’ombra dei casalesi, si occupino delle cento storie in cerca d’autore che aspettano d’essere raccontate tra la Sicilia e la Campania. Altrimenti, i gesti di solidarieta’ resteranno solo parole di carta".

http://www.repubblica.it

CAMORRA: VICECAPO POLIZIA CAVALIERE, SAVIANO E’ A RISCHIO E VA DIFESO Roma, 14 ott. - (Adnkronos) - Lo scrittore Roberto Saviano e’ "sicuramente a rischio, in prima linea ed e’ giusto che in questo momento vada difeso". A sottolinearlo e’ stato il vice capo della Polizia Nicola cavaliere intervenendo alla presentazione del libro ’La palude’ di Massimo Martinelli. Cavaliere ha spiegato che quella che leggiamo oggi sui giornali "non e’ la prima minaccia e non fa che riprendere la situazione di qualche giorno fa. I Casalesi sono un gruppo estremamente pericoloso che stiamo cercando di contrastare e i risultati stanno arrivando e altri ne dobbiamo ottenere".

(Mrg/Gs/Adnkronos) - http://www.adnkronos.com 14-OTT-08 14:12

CAMORRA: NAPOLITANO, SI VEGLIA SULLA SICUREZZA DI SAVIANO Roma, 14 ott. (Adnkronos) - "Ho potuto accertare che si veglia sulla sicurezza di Roberto Saviano". E’ quanto assicura il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, al termine della presentazione all’Augustinianum del libro del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe ’Non rubate la speranza’. "Non penso -aggiunge il capo dello Stato- di dover dire nulla che suoni come allarme".

(Bon/Ct/Adnkronos) - http://www.adnkronos.com 14-OTT-08 19:51

Occorre, tuttavia, porsi una domanda di fondo: perché tanto accanimento contro un "libro", che rappresenta per giunta l’esordio di uno scrittore fino a poco tempo pressoché sconosciuto? La risposta è semplice. Non è il libro, non è Gomorra ad avere impensierito gli affiliati alla camorra, notoriamente poco inclini a certe letture ispirate all’impegno civile e politico. E’, invece, la sfida apertamente lanciata al cosiddetto clan dei casalesi da Saviano nella piazza principale di Casal di principe e, soprattutto, è l’essersi fatto egli simbolo della lotta al "sistema" malavitoso che la camorra non può accettare. Per queste stesse ragioni la questione Savaino diventa oggi un punto irrinunciabile, una questione su cui lo Stato gioca buona parte della sua credibilità nella lotta alla malavita organizzata. Può scommettersi che da come il Paese gestirà questo delicato passaggio, i ragazzi a rischio di tante aree della Campania trarranno un segnale decisivo in ordine alla scelta se varcare o meno il confine della legalità.

Pasquale Ciriello*, 14 ottobre 2008, 17:25

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=9435


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