Opinione

L’antifascismo di Fini - di Michele Cagnazzo, scrittore antimafia

martedì 16 settembre 2008.
 

A questo punto dovrebbe apparir chiaro che, nel suo significato etico e politico, destra non è soltanto il contrario della sinistra, ma qualcosa di più. Ma perchè la cosa risulti ancor più evidente, nulla potrà forse meglio aiutarci che l’antica parabola del cane enunciata dallo stoico Crisippo.

Quando un cane insegue una lepre, nota Crisippo, se questa nel fuggire ha saltato un fosso, il cane, giunto al fosso, prima annusa a destra e, non avvertendone traccia, annusa a sinistra: se anche a sinistra non avverte traccia, non continua all’infinito ad annusare un pò a destra e un pò a sinistra, ma si decide a saltare il fosso. Ebbene, vero uomo di destra non è colui che si butta a destra soltanto per evitare di buttarsi a sinistra e per contrapporre semplicemente una destra alla sinistra, così come si contrappone il freddo al caldo, o il pari al dispa ri: chi così si comporta è soltanto un conservatore cieco, che vuol contrapporsi ai rivoluzionari, ma non sa e non vuole creare davvero una sua realtà che funzioni.

Il vero uomo di destra non è un automa che si contrappone meccanicamente alla sinistra, ma un autentico essere vivente; anzi è il vero e tipico essere vivente, e come il cane di Crisippo, disdegna la sterile contrapposizione di destra e sinistra, ma punta all’essenza delle cose; e perciò salta il fosso, al di là della contrapposizione meccanica di destra e sinistra.

E questa è la vera autentica destra: non è cioè, il semplice contrario della sinistra, ma quella tendenza consapevole "alla salute e al conseguimento della funzionalità" di cui parlava Crisippo. La parabola di Crisippo non è mai stata tanto attuale come al giorno d’oggi. Essa serve a distinguere gli automi, ovvero gli uomini privi di vitalità (simile ai cani stupidi che siano incapaci di saltare il fosso e continuino a rimbalzare dalla destra alla sinistra e viceversa) dagli uomini vitali, capaci di compiere autonome scelte per la "salute la funzionalità" della Nazione.

Sono certi politicanti che vorrebbero che gli italiani continuassero in eterno a combattere fra loro, come gli antichi guelfi e ghibellini; sono certi politicanti che vorrebbero che tutta la vita politica consistesse nella lotta della sinistra contro la destra (e viceversa), dell’antifascismo contro il fascismo, della rivoluzione contro la conservazione. E perchè vorrebbero perpetuare questa sterile battaglia all’infinito? Perchè sono incapaci di una qualsiasi azione positiva e creatrice; essi sono le forze dell’inerzia, della distruzione e dell’incapacità.

Il vero uomo di destra, invece, combatte la sinistra soltanto se e quando ciò è necessario; ma il suo scopo è di giungere il più presto possibile a un giorno in cui i cittadini possano collaborare unitariamente, nel nome della Nazione, al solo scopo di creare una vita individuale e sociale sana e funzionale. Perciò il vero uomo di destra non è soltanto un "Anti", ma è soprattutto un uomo che vuol creare una vita migliore per sè e per gli altri.

Michele Cagnazzo


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